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Animali marini: 10 specie che è meglio non incontrare


Sulla spiaggia o tra le onde è molto comune incontrare animali marini, ma alcuni possono rappresentare un pericolo per la nostra incolumità.

Per colpa di famosi film, sembra che in mare ci siano solo squali e orche potenzialmente pericolosi per l’uomo, quando invece tra pesci, coralli o meduse, sono tante le specie che possono causare seri problemi. Inoltre, alcune sono originarie dei mari tropicali, ma con l’innalzamento delle temperature ormai è facile trovarle anche da noi che non ce l’aspettiamo.

Se volete quindi godervi in tutta tranquillità le vacanze, cercate di non avvicinarvi troppo a questi animali marini!

1) MEDUSA

Le temutissime e odiate meduse! Non sono proprio pericolose, ma sicuramente qualche problema lo creano. A chi è capitato un “incontro ravvicinato” lo sa bene: basta sfiorare i suoi tentacoli urticanti perché la pelle bruci come il fuoco e si riempia di vesciche!
Ultimamente poi siamo stati messi in guardia dalla possibile presenza della Caravella portoghese nei nostri mari. Chiamata anche medusa killer (il nome la dice lunga), arriva dal Portogallo e i suoi tentacoli lunghissimi sono molto velenosi e possono causare anche un arresto cardiaco.

2) RICCI DI MARE

Abbastanza diffusi nel mar Mediterraneo, i ricci sono degli invertebrati ricoperti di aculei che vivono sui fondali rocciosi; tipico farsi male mettendoci un piede sopra. Hanno caratteristiche e dimensioni diverse: quelli dei nostri mari difficilmente sono pericolosi (anche se gli aculei possono spezzarsi e restare conficcati nella carne… vi lascio immaginare il dolore), mentre alcune specie tropicali contengono anche delle tossine velenose e potenzialmente mortali, come il riccio diadema o il riccio fiore.

3) TRIGONE

Presente sia nel Mar Rosso che nel Mediterraneo, è una specie di razza che può raggiungere i 3 metri di lunghezza; difficile che attacchi per prima, ma meglio starle alla larga perché si difende usando la coda, coperta di spine velenifere, come una frusta. Gli aculei provocano delle ferite che possono andare anche in necrosi, inoltre iniettano una cardiotossina che può portare a un collasso o a uno choc anafilattico.

4) SCORFANO

Uno dei pesci più temuti dai pescatori! Non attaccano l’uomo, i contatti sono sempre accidentali, magari calpestandoli sul fondo del mare o maneggiandoli dopo averli pescati. Basta appena sfiorare le spine che ha sul dorso per provare una dolorosa puntura, come è capitato a me durante le riprese di “Pianeta Mare”, quando a bordo di un peschereccio uno scorfano mi è caduto sul piede! Il dolore è causato anche dalla sostanza tossica che viene iniettata, che nei soggetti allergici può essere pericolosa; quelli che vivono nei mari tropicali hanno causato anche punture mortali.

5) TRACINA

Anche la tracina, molto diffusa nel Mediterraneo, possiede un corpo spinoso: vive sui fondali sabbiosi, lasciando sporgere la testa e una parte del corpo con le spine erette, tanto che non c’è niente di più facile che calpestarle camminando nell’acqua! Il dolore provato dagli aculei e dal veleno è molto intenso, compare immediatamente e può durare anche fino a 24 ore.

6) PESCE PRETE

Chiamato anche pesce lucerna, come la tracina vive semi nascosto nella sabbia. Sopra la testa ha due spine che iniettano un veleno, anche se meno forte di quello della tracina. Questo pesce può anche dare delle piccole scariche elettriche: quindi attenzione a dove mettete i piedi!

7) MURENA

Vive solitamente tra gli scogli o i coralli e l’innata aggressività la porta ad attaccare se viene disturbata; inoltre, può capitare che azzanni un braccio o una gamba scambiandolo per un succulento pesce! Non è velenosa, ma il pericolo sta nei morsi con suoi terribili denti aguzzi e seghettati, che possono provare ferite non di poco conto. Meglio evitare di passare vicino alle loro tane…

8) SPINAROLO

È una specie di squalo, molto comune nel Mediterraneo, che si può trovare sia a largo che vicino alla costa. Non è di grandi dimensioni (di solito non supera il metro e mezzo di lunghezza) e non è pericoloso se paragonato ai suoi “cugini”, ma possiede due grosse spine con all’interno una ghiandola velenifera. Se disturbato reagisce facilmente e, oltre a provocare ferite con gli aculei, la tossina che inietta può causare reazioni allergiche. Mai sottovalutare uno squalo!

9) PESCE SCORPIONE

Una versione tropicale dello scorfano e della tracina, facile da avvistare nel mar Rosso. Sul dorso e sulla pinna ha degli aculei velenosi che, oltre a una dolorosa puntura, possono causare diverse reazioni: da un semplice eritema alla necrosi alla perdita di sensibilità nella zona anche per più giorni. Normalmente vive nascosto tra rocce o coralli, ma è velocissimo ad attaccare, quindi cercate di non avvicinarlo e non fare movimenti bruschi; meglio ancora camminare con scarpe di gomma.

10) CORALLI

Questi animali marini (anche i coralli sono degli invertebrati) sono quasi tutti urticanti, alcuni anche pericolosi. Possono causare dei tagli anche se sfiorati, ma il peggiore è il corallo di fuoco, che provoca gli stessi sintomi di un’ustione: un gran bruciore nell’immediato, seguito da un eritema. Comune in tutte le barriere coralline, si trova facilmente anche nel mar Rosso.

 

Se nonostante le accortezze finiste comunque per imbattervi in uno di questi animali marini, vi consiglio di leggere anche questo post con i consigli dell’esperto per rimediare agli inconvenienti estivi… “incontri ravvicinati” compresi!

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