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Diritti (dei cani) e doveri (dei padroni)


Quali sono gli obblighi che si è tenuti a rispettare quando si vive con un cane

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Su Ecocentrica parliamo spesso della vita con i nostri amici a quattro zampe e dei nostri diritti, come l’accesso nelle spiagge o nei luoghi pubblici. Quando si ha un cane in famiglia, però, esistono anche alcuni doveri e responsabilità che si è tenuti a rispettare: e per farlo, bisogna prima di tutto conoscerli.

Ho chiesto qualche informazione ad un’amica, l’Avvocato Barbara Marascio, e insieme abbiamo fatto il punto della situazione, affrontando tutti i temi principali.

Iniziamo dal principio: per legge, il padrone è tenuto a registrare il proprio cane entro 2 mesi dalla nascita o dal momento in cui gli viene affidato, tramite microchip (un piccolo dispositivo elettronico che viene inserto sottocute dal veterinario) e iscrizione all’anagrafe canina, una banca dati realizzata dal Ministero della Salute che raccoglie le informazioni relative ai cani identificati.

vaccini - www.tuttozampe.com

Foto: www.tuttozampe.com

Passiamo ai vaccini: alcuni sono solamente consigliati, mentre altri sono obbligatori e ogni cane è tenuto a farli. Si tratta di cimurro, epatite, parvovirosi e leptospirosi: di solito vengono effettuati sui cuccioli di circa 45 giorni, ma si può vaccinare anche un cane già adulto; hanno richiamo annuale. Contestualmente al primo vaccino, il veterinario rilascia un libretto sanitario, utile sia come promemoria delle vaccinazioni che come documento da esibire su richiesta dell’autorità.

Esistono poi le norme di comportamento, alcune delle quali già viste insieme: ad esempio l’obbligo del guinzaglio, non più lungo di m 1,5, quando si porta il cane a passeggio in aree urbane e nei luoghi pubblici (salvo aree apposite), o l’obbligo della museruola quando è previsto oppure c’è rischio di incolumità o, infine, dell’obbligo di raccogliere gli escrementi.

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Foto: www.qzlife.it

E se nonostante il tentativo di prevenirlo, accadessero comunque aggressioni o danni a cose e persone? Secondo il nostro Codice Civile, la responsabilità dei padroni è di tipo oggettiva e quindi essi rispondono dei danni causati degli animali, siano dolosi o colposi, semplicemente perchè proprietari dell’animale. Per essere assolti è necessario dimostrare che il danno è stato un evento fortuito, imprevedibile ed inevitabile.

Non esiste più l’obbligo di assicurazione di responsabilità civile (io comunque la consiglio), se non per quei cani che abbiano manifestato precedenti episodi pericolosi: i cani, a seguito di morsicatura o aggressione, vengono inseriti in un particolare registro tenuto dai Servizi Veterinari, i quali sono chiamati ad accertare le condizioni psicofisiche dell’animale e la sua gestione da parte del proprietario. I cani inseriti in questo registro non possono essere posseduti da: minori o soggetti interdetti per inabilità mentale; delinquenti abituali; chiunque sia stato condannato, anche in via non definitiva, per reati previsti dal Codice Penale a tutela degli animali.

Sempre in tema di tutela e diritti degli animali, è da segnalare la presenza nel Codice Penale di alcune disposizioni, come l’obbligo di fermarsi e soccorrere gli animali in difficoltà; chi non le osserva viene punito con una sanzione amministrativa. Siamo tenuti anche a denunciare il rinvenimento di un animale alle forze dell’ordine o alla Polizia Municipale; potete rivolgervi a loro anche se capitasse o voi di smarrire il vostro cane, recandovi anche al Servizio sanitario presso l’Asl competente per segnalare i dati relativi all’animale.

Negli ultimi anni gli animali sono passati, anche per la legge, dall’essere trattati come oggetti a venire considerati come essere senzienti: nel Codice Penale è stato creato il titolo relativo ai “Delitti contro il sentimento degli animali”, che includono tra gli altri uccisione, maltrattamenti, divieto di combattimento, divieto di utilizzo di animali in spettacoli che causino loro sofferenza, di abbandono così come di detenzione in condizioni non compatibili con la loro natura.

Anche il cane è un soggetto titolare di diritti: deve ricevere dal proprio proprietario adeguate cure, cibo adatto, spazio sufficiente e tutto ciò che permette un’esistenza dignitosa. A proposito di diritti canini: in seguito a un episodio di lite condominiale, un giudice ha firmato una sentenza in cui sanciva come diritto esistenziale del cane quello di abbaiare (nei limiti della tollerabilità), sottolineando la condotta naturale dell’animale, che nel caso specifico svolgeva anche il ruolo di guardia.

abbaia - www.petsblog.it

Foto: www.petsblog.it

Un cenno lo meritano anche i collari elettrici anti-abbaio: in Italia non sono ancora vietati, ma sempre più spesso ultimamente diverse sentenze ne condannano l’uso, configurando il reato di maltrattamenti.

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2 Comments

  • Reply
    Viviana
    22 Settembre 2016 at 14:42

    grazie per questo post: racchiude in breve tutto ciò che di essenziale c’è da sapere. Utilissimo!

    • Reply
      Malinda
      19 Gennaio 2017 at 22:40

      That ingsthi’s just what I’ve been looking for. Thanks!

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