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Cane abbandonato? Ecco cosa fare


La Lega del Cane ci spiega come intervenire a chi rivolgersi

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Si avvicinano non solo le vacanze estive, ma anche un periodo di ponti e festività, in cui molti ne approfitteranno per concedersi una vacanza. Questo purtroppo si traduce anche nel periodo dell’anno in cui i casi di abbandono di animali raggiungono i picchi più alti, che in Italia riguardano mediamente più di 1000 cani. Pazzesco.

Che ci si trovi in un luogo di villeggiatura oppure si rimanga in città, niente di più facile quindi che imbattersi in un cane vagante. È capitato anche a me qualche anno fa: trovai un pastore tedesco presso una stazione di servizio chiusa, chiaramente lasciato lì di proposito; dopo mille telefonate, riuscii a risolvere la situazione grazie a un’amica poliziotta e i responsabili di un’associazione animalista con cui ho collaborato in passato.

Mi sono resa conto però che è una situazione tutt’altro che semplice da gestire, se non altro per la burocrazia, e che la maggior parte delle persone non sa a chi rivolgersi. Ecco perché ho chiesto aiuto alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane e, con i loro suggerimenti, ho deciso di preparare un piccolo vademecum per rispondere alla domanda: cosa faccio se trovo un cane abbandonato?

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Foto: www.deabyday.tv

Prima di tutto, bisogna essere certi che il cane sia effettivamente vittima di un abbandono. Se vi capita di cogliere i responsabili sul fatto, avvisate subito le forze dell’ordine: si tratta di un reato punibile con l’arresto e fino 1 anno di reclusione o una sanzione fino a 10.000 euro. Se invece, cosa più probabile, trovate un cane vagante per strada da solo, fate attenzione a questi atteggiamenti: «È spaesato, si muove in modo confuso, non ha una direzione, spesso insegue i passanti? Quasi sicuramente si tratta di un cane smarrito», mi spiegano alla Lega del Cane.

A questo punto, per aiutare il cane bisogna evitare che scappi: catturarlo non sarà semplice, occorre armarsi di pazienza perché sarà sicuramente spaventato. Va avvicinato piano, senza fare movimenti bruschi, accucciandosi vicino a lui, tendendogli la mano, chiamandolo a voce bassa, se possibile offrendogli da mangiare o da bere, in modo da guadagnare la sua fiducia. Se il cane non sembra aggressivo e si lascia toccare, si può controllare se ha una medaglietta con i contatti del proprietario; in caso contrario, bisogna per forza chiamare le forze dell’ordine: «Non serve chiamare direttamente il canile perché purtroppo gli addetti possono intervenire solo se chiamati dall’autorità competente.»

E chi è l’autorità competente? Beh, preparatevi a incontrare qualche difficoltà, ad esempio essere “rimbalzati” da un ufficio all’altro. Ma chiariamolo subito: tutte le forze dell’ordine sono obbligate ad intervenire dal regolamento di Polizia Veterinaria e, come spiega l’Avv. Michele Pezone: «Il mancato intervento è denunciabile perché si tratta di un pubblico servizio.»
Se doveste avere qualche problema, dimostrate di conoscere i vostri diritti!

Le prime autorità a cui rivolgersi sono i Vigili Urbani (trovate i centralini di Polizie Municipali-Locali-Provinciali su www.comuni-italiani.it) oppure i Servizi Veterinari delle ASL, anche loro tenuti ad avere reperibilità 24 ore su 24, giorni festivi compresi. I Carabinieri (112) sono obbligati ad intervenire, ma anche il Corpo Forestale dello Stato (1515) può accorrere in vostro aiuto.

Bisogna poi tenere conto anche del luogo in cui si trova il cane, perché è più facile ricevere soccorso se ci si rivolge alle persone giuste: nei pressi di binari ferroviari, contattate la Polfer; se è stato abbandonato in autostrada o in altre strade a lunga percorrenza fuori dai centri abitati, avvisate la Polstrada; in situazioni particolari (tetti, alberi, cunicoli) chiamate i Vigili del Fuoco (115).

Una volta che il cane è stato recuperato, verrà trasferito al canile municipale. Lega del Cane raccomanda: «Prima di lasciarlo in mani altrui, verificate che sia davvero in canile e fatevi dare il nominativo della persona a cui avete l’avete consegnato.»

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Foto: www.greenstyle.it

Avete la possibilità di ospitarlo a casa e vorreste evitargli il canile? Attenzione a non cadere nel reato di appropriazione indebita: magari il cane è solo scappato al suo padrone, che lo sta cercando disperatamente. Dovrete comunque denunciarne il ritrovamento, lasciare i vostri recapiti al canile e verificare insieme a un veterinario se possiede un microchip o un tatuaggio, tramite il quale risalire al suo padrone.

In ogni caso, nei giorni successivi segnalate il ritrovamento: affiggete dei volantini con i recapiti di chi ha in custodia il cane, avvisate le stazioni di polizia dei comuni limitrofi, fate segnalazioni su siti che raccolgono informazioni su animali smarriti, contattate le associazioni per la difesa degli animali come Lega del Cane.

Avete tenuto il cane con voi e nel frattempo vi siete affezionati? «Adottare un cane ritrovato si può! Nel caso in cui sia sprovvisto di un tatuaggio o di un microchip che consentano di rintracciare il proprietario, il veterinario ASL può disporre che sia affidato temporaneamente per 60 giorni, e poi in via definitiva.»

Fondamentale però intervenire: un cane abbandonato è un pericolo per se stesso (l’80% di loro non sopravvive) e per i cittadini. Non abbandonatelo anche voi!

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Foto: Ministero della Salute

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1 Comment

  • Reply
    Viviana
    19 Aprile 2017 at 8:19

    post utilissimo! grazie mille

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