Provato per voi

Cosa contengono i “migliori autoabbronzanti dell’estate 2020”


Un’occhiata all’INCI dei prodotti più famosi di questa stagione

Ho da poco riscoperto l’utilità dell’autoabbronzante: ricordo i primi prodotti eco-bio in commercio, qualche anno fa, che non regalavano un effetto proprio naturale, con quel colore arancione e macchie ovunque! Ora invece devo ammettere che sono molto migliorati, sia nella facilità dell’applicazione che nel risultato finale.

Quest’anno poi potrebbero rivelarsi degli utili alleati, visto che ci accingiamo solo ora a prendere il primo sole: per chi non vuole arrivare in spiaggia ancora pallido, gli autoabbronzanti sono un’ottima soluzione e una valida alternativa alle lampade solari (che, vi ricordo, sono classificate come cancerogeni certi da AIRC!).

Gli autoabbronzanti invece sono innocui, purché non contengano sostanze indesiderate. Il problema non sono tanto le molecole che regalano il colore, perché si tratta di zuccheri, spesso il diidrossiacetone (che nell’INCI trovate come Dihydroxyacetone, o DHA) oppure anche l’eritrulosio (Erythrulose), nei prodotti naturali così come in quelli “tradizionali”; quello a cui fare attenzione è tutto il resto, ovvero gli altri ingredienti che completano la formula.

Per farmi un’idea, ho fatto un’indagine sui prodotti più famosi, comprati e ricomprati negli anni o eletti come i “best of” del momento, poi ho analizzato l’INCI con l’EcoBioDizionario.
Siete curiosi di scoprire cosa contengono i migliori autoabbronzanti del 2020?

AVÈNE – Autoabbronzante idratante gel (€ 17,90 / 100 ml)

Come si presenta

Il marchio è venduto in farmacia, e anche questo prodotto, come tanti altri, è raccomandato per le pelli sensibili: la linea cosmetica Avène è ricca di acqua termale, di cui sono note le proprietà idratanti e lenitive, tanto che questo autoabbronzante, si legge sulla confezione, garantisce un “effetto seta”. Infine, aggiungono che è ipoallergenico e non comedogeno, ovvero non ostruisce i pori della pelle.

INCI: le sostanze da semaforo rosso

Se leggete questo post sulle allergie e dermatiti, in cui ho intervistato uno specialista in Dermatologia, scoprirete che espressioni come “ipoallergenico”, “dermatologicamente testato” o “Nickel tested”, vanno prese con le pinze perché le sostanze potenzialmente allergizzanti sono infinite, e non si possono escludere completamente.
Fatta questa premessa, ecco le sostanze bocciate da EcoBioControl: PEG, Hydroxyethyl Acrylate/Sodium Acryloyldimethyl Taurate Copolymer (un polimero di sintesi, usato come emulsionante, poco o nulla biodegradabile), il colorante Blue 1 (sintetico), Isohexadecane (un idrocarburo, ovvero derivato del petrolio, della stessa famiglia delle paraffine), Polysorbate 60 (un altro componente petrolifero), Yellow 5 (altro colorante artificiale).
Con tanti derivati del petrolio, faccio fatica a credere che non occluda la pelle.

BIOTHERM – Olio Spray Autoabbronzante corpo (€ 21,50 / 200 ml)

Come si presenta

Non fatevi ingannare dal prefisso “Bio”: si tratta solo del nome del marchio, e, anche se richiamano ad acqua, cure termali, ingredienti naturali del mare, non ha nulla a che vedere con i cosmetici biologici.
Questo autoabbronzante è particolare, perché è in spray e ha una consistenza bifasica, quella di un’acqua tonificante e di un olio idratante.

INCI: le sostanze da semaforo rosso

L’INCI è breve, però al primo posto compare Dimethicone, che è un silicone, poi c’è Ethylhexyl Methoxycinnamate, uno dei filtri solari chimici più utilizzati, che però al momento è al centro di studi per la sua presunta attività di interferente endocrino; infine c’è il colorante sintetico CI 60725.
Ingredienti su cui un Ecocentrico non può chiudere un occhio.

COLLISTAR – Gocce magiche corpo-gambe (€ 35,00 / 125 ml)

Come si presenta

Uno dei prodotti autoabbronzanti più famosi, disponibile anche in versione viso e per uomo; concentrato, ad azione rapida, asciuga rapidamente, permettendo di vestirsi subito dopo l’applicazione, inoltre promette di idratare e mantenere la pelle tonica e compatta.

INCI: le sostanze da semaforo rosso

In questo invece l’INCI è piuttosto lungo. Attenzione a: PPG, PEG, Imidazolidinyl Urea e DMDM Hydantoin (conservanti che liberano formaldeide), parabeni, Benzophenone-4 (un filtro UV di tipo chimico, secondo gli esperti una sostanza fotosensibilizzante, ovvero che al sole può scatenare reazioni allergiche, e accusato di essere un perturbatore endocrino), Tetrasodium EDTA (sequestra i metalli pesanti, quindi è inquinante per le acque) e infine CI 19140, CI 16035, CI 28440, CI 42090, che sono coloranti di sintesi.
In una parola? Bocciato!

L’ORÈAL PARIS – Sublime Bronze Latte Autoabbronzante (€ 12,90 / 150 ml)

Come si presenta

Passiamo alla grande distribuzione, con uno dei prodotti più acquistati ormai da anni, che non ha bisogno di molte introduzioni. C’è da ammettere che, almeno, non fanno nessun richiamo al naturale.

INCI: le sostanze da semaforo rosso

INCI davvero lungo, ecco cosa non mi piace: C12 – C15 Alkyl Benzoate e Tri-C14-15 Alkyl Citrate (sostanze usate come emollienti, scarsamente biodegradabili e tossiche per le forme di vita acquatiche), Cyclohexasiloxane (silicone), il filtro UV già citato prima Ethylhexyl Methoxycinnamate, PEG, Sodium Polyacryloyldimethyl Taurate (un polimero sintetico usato come emulsionante), ancora siliconi (Dimethicone) e paraffine (Isohexadecane), Disodium EDTA e Polysorbate 80 di cui abbiamo già parlato (cambiano i numeri, ma la funzione resta la stessa) e per finire qualche allergene del profumo.
Troppe sostanze controindicate per la salute e per l’ambiente.

SEPHORA – Spray autoabbronzante colorato corpo (€ 15,90 / 150 ml)

Come si presenta

L’ultimo prodotto di questa selezione è di Sephora, famosa catena di profumerie che ha anche una linea cosmetica a marchio. Il loro autoabbronzante è in formato spray, con, scrivono, estratto di mango per un’azione nutriente; dalla tollerabilità cutanea clinicamente testata.

INCI: le sostanze da semaforo rosso

Da segnalare la presenza di un PEG, oltre a coloranti e profumi di sintesi. Sicuramente meno sostanze dannose rispetto ad altri prodotti, ma mi piace poco il “green washing”: sulla tollerabilità cutanea rimando a quello che ho scritto sopra, mentre per quanto riguarda l’estratto di mango, questo è in fondo alla lista degli ingredienti, quindi presente in quantità minore rispetto agli altri.

Se le vacanze sono ancora lontane, e siete stanche del colorito pallido, non preoccupatevi: la soluzione c’è. La cosmesi eco-bio in questi anni ha iniziato a proporre diverse alternative ai classici prodotti, senza ingredienti di sintesi e super efficaci, tanto che ammetto di esserne stata piacevolmente stupita! A questo link trovate gli autoabbronzanti bio che ho provato e che mi sono piaciuti di più.

N.B.: Le mie considerazioni sugli ingredienti le ho fatte alla luce di studi scientifici, opinioni di esperti di cui mi fido, fonti come EcoBioDizionario o i regolamenti delle certificazioni eco-biologiche.
Foto copertina: trucchi.tv

Ti potrebbe anche interessare

No Comments

Leave a Reply


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.