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Detergenti intimi: tutti gli ingredienti nocivi


Le sostanze più dannose che si trovano nei tradizionali prodotti in commercio

det intimi cop - starbene

Il detergente intimo è uno di quei prodotti che dovremmo sempre scegliere con attenzione: è importante che sia delicato e non danneggi la flora batterica “buona”, ovvero la naturale difesa dell’organismo; un buon detergente dovrebbe quindi innanzi tutto rispettare il pH leggermente acido e avere quindi a sua volta un pH compreso tra 3,5 e 5,5.

Non è tutto però: occorre anche fare attenzione a non cadere nelle trappole degli “ecofurbi”, che fanno sembrare sicuro e naturale anche quello che non lo è. Frasi come “clinicamente testato”, come abbiamo già visto, da sole non significano quasi nulla: meglio sempre controllare gli inci dei prodotti alla ricerca di possibili ingredienti desiderati.

Tensioattivi chimici come SLES e SLS, dall’elevato potere sgrassante, non solo non servono, ma rischiano di causare irritazioni alla pelle, considerando soprattutto l’uso frequente che si fa del prodotto; anche la Cocamide viene usata come tensioattivo (spesso si nasconde in shampoo e bagnoschiuma), senza prendere in considerazione che molti studi ne denunciano il potenziale cancerogeno.
Non parliamo poi del Triclosan, una sostanza chimica utilizzata come antibatterico in saponi (anche quelli per le mani) e dentifrici, già bandita negli Stati Uniti: considerato un interferente endocrino, contribuirebbe anche a sviluppare antibiotico resistenza, oltre ad inquinare l’ambiente e in particolare i nostri mari.
Per finire, un cenno merita anche il Phenoxyethanol: conservante che in Italia è, per ora, ancora ammesso, al contrario della Francia, che ne ha ridotto il limite di sicurezza dall’1% allo 0,4% del prodotto e sconsiglia di utilizzare i prodotti che lo contengono sia sulle parti intime, sia sui bambini sotto i 3 anni (come le creme da pannolino). Il motivo? I presunti effetti tossici su riproduzione e sviluppo.

Vogliamo vedere insieme cosa contengono i principali detergenti intimi che troviamo in commercio?

 

INFASIL – Detergente intimo neutro (€ 2,80 / 200 ml)

infasil

Uno dei più famosi e acquistati; da sempre pubblicizza di essere clinicamente testato e di proteggere la flora batterica.
Il secondo ingrediente dell’inci è il Magnesium Laureth Sulfate, tensioattivo simile allo SLES e sempre derivato petrolifero; poco più in basso si trovano anche Laureth-2 e Laureth-3, per cui vale lo stesso discorso. Troviamo anche Disodium EDTA, sequestrante di metalli pesanti, 2 PEG, Phenoxyethanol e ben 5 allergeni del profumo, di cui uno che fa parte della lista dei 26 da evitare.
Hanno rinnovato le formulazioni, ma certi ingredienti sono rimasti…

 

CHILLY – con Antibatterico (€ 2,80 / 200 ml)

chilly

Altro famoso detergente, che troviamo sempre sugli scaffali dei supermercati. Con pH 5, clinicamente testato… c’è anche la versione con antibatterico.
Ed è proprio questa che mi incuriosisce: PEG, Magnesium Laureth Sulfate, Polysorbate 20 (altro tensioattivo di derivazione petrolifera)… ed eccolo lì, il Triclosan! Completano la lista Propylene Glycol (emulsionante chimico, quello usato anche come anti-gelo nelle auto), Disodium EDTA, DMDM Hydaintoin (conservante cessore di formaldeide) e un colorante di sintesi.
Non c’è che dire: non manca nulla!

 

LACTACYD – Detergente intimo lenitivo (€ 2,98 / 300 ml)

Lactacyd

Passiamo a un marchio venduto in farmacia, famoso per le sue linee di prodotti per l’igiene intima; sempre testati clinicamente e con pH bilanciato, sono arricchiti da ingredienti naturali come l’acido lattico, che rinforza la flora batterica. Saranno così naturali tutti gli ingredienti?
Solo al secondo posto della lista troviamo Magnesium Laureth Sulfate, seguito da SLES, Laureth-10 e Cocamide. Ci sono anche diversi PEG, Propylene Glycol, Phenoxyethanol e altri due conservanti, Methylchloroisothiazolinone e Methylisothiazolinone, anche questi cessori di formaldeide.
Una sola parola: aiuto!

 

DERMOGELLA – Detergente intimo pH 4.5 (€ 2,70 / 200 ml)

dermogella

Altro prodotto di farmacia, anche questo con il giusto pH e ingredienti naturali come estratto di giglio bianco dal potere rinfrescante e proteine d’avena per l’azione lenitiva; ho visto spesso utilizzarlo anche per i bambini.
Al secondo posto dell’inci c’è il Magnesium Laureth Sulfate, seguito da PEG, Phenoxyethanol e 4 allergeni del profumo, di cui uno sintetico e nella “lista rossa”.
Meno sostanze dannose rispetto ad altri, ma dal mio punto di vista non ci siamo.

 

NEUTRO MED – Dermo defense (€ 1,48 / 200 ml)

neutro med

Un prodotto abbastanza economico, che si trova facilmente nella grande distribuzione; hanno rifatto da poco le formulazioni, così decido di dare un’occhiata.
In effetti non è male: le uniche sostanze da segnalare sono lo SLES e il Propylene Glycol.
Ok, non sarà un prodotto ecocentrico per eccellenza, ma è comunque il meno peggio trovato finora.

 

AVEENO – Detergente intimo con avena colloidale (€ 6,65 / 250 ml)

aveeno

E torniamo in farmacia, con questo marchio che molti considerano come completamente naturale (anche io ci sono cascata!).
Purtroppo invece nell’inci troviamo diversi PEG, SLES e Laureth-3, Acrylates Crosspolymer (filmante sintetico), Phenoxyethanol e due parabeni.
Mai fidarsi delle apparenze!

 

Se siete alla ricerca di un detergente intimo naturale, efficace e molto economico, vi suggerisco il mio rimedio: l’argilla verde, naturale, essiccata al sole, che ha un’azione lavante molto delicata ed ha proprietà purificante, riequilibrante ed antinfiammatoria.

Certo, non è molto pratica… preferireste utilizzare detergenti intimi bio o con buon inci, facilmente reperibili e magari anche convenienti? Posso fare una ricerca e trovare qualche prodotto da consigliarvi!

 

N.B.: Le mie considerazioni sugli ingredienti le ho fatte alla luce di studi scientifici, opinioni di esperti di cui mi fido, fonti come il Biodizionario o i regolamenti delle certificazioni eco-biologiche.

 

 

Foto copertina: www.starbene.it

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