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Colpi di sole, punture, scottature solari, come evitare gli infortuni estivi?


Come evitare gli infortuni estivi e il rischio di trasformare le vacanze estive in un incubo fatto di scottature, punture o peggio ancora pericolosi colpi di sole? Niente falsi miti o rimedi fai da te superati, come prima cosa adottiamo la giusta prevenzione. Bere molto, almeno due litri al giorno, attenzione al sole, tanta frutta e verdure… regole che dovremmo conoscere tutti ormai ma un piccolo promemoria non farà male.

Scottature e colpi di sole, pericoli spesso trascurati

Re e regina degli infortuni estivi sono le scottature e i colpi di sole: il comune denominatore tra queste situazioni è un’esposizione solare eccessiva e non sufficientemente protetta da prodotti con un fattore di protezione adeguato alle caratteristiche individuali, cioè al fototipo (colore della pelle, dei capelli e degli occhi e quanto ci si abbronza facilmente). 

Se la protezione solare è essenziale, le scottature o l’insolazione a volte possono verificarsi per qualche dimenticanza o senza che ce ne accorgiamo. Non bisogna trascurare queste ustioni, qualunque sia la loro apparente gravità.

La regola generale per evitare entrambe queste situazioni è che non bisogna mai uscire senza crema solare, indice SPF 50 minimo, soprattutto nei primi giorni di esposizione, e assicurarsi di coprirsi la testa. Non appena si notano arrossamenti o mal di testa, cercare una zona d’ombra come ristoro. Beviamo molta acqua e manteniamoci idratati. 

La scottatura, anche chiamata eritema solare, è una reazione infiammatoria “normale” della pelle al sole: ciascuno ha una soglia di tolleranza ai raggi ultravioletti, oltre la quale la cute reagisce arrossandosi e scaldandosi. 

A seconda dell’intensità dell’eritema (leggero, medio, intenso o molto intenso), si presentano gonfiori, prurito, desquamazione, edemi e bolle. Questa reazione fisiologica della pelle si manifesta immediatamente con una colorazione rosea o rosso vivo e raggiunge il picco dopo 24 ore dall’esposizione al sole. 

È localizzata nelle aree cutanee colpite direttamente dai raggi solari e si riconosce facilmente. Infatti, premendo con un dito sulla zona interessata, l’arrossamento scompare, per ricomparire non appena si smette di premere.

Dopo una scottatura solare, applicare un unguento sedativo e soprattutto non strappare la pelle desquamata. Anche se può essere allettante, non schiacciamo le potenziali vesciche: potrebbe ritorcersi contro e creare un’infezione. L’ideale sarebbe l’aloe vera, questa pianta miracolosa non solo rinfresca ma cede anche tanta umidità e ha azione antinfiammatoria.

Il colpo di sole invece si verifica nel caso specifico in cui una quantità eccessiva di raggi UVB riesce ad aggirare le difese naturali della pelle e a penetrare nella cute fino a produrre danni alle cellule. Questo provoca una sovrapproduzione di radicali liberi e “accende” l’infiammazione.

Il colpo di sole è veramente un «colpo basso» che può investirci d’estate e rappresentare uno dei principali infortuni estivi. Ce ne accorgiamo solo qualche ora dopo, ma arriva con tutta la sua violenza. Eccone i sintomi:

  • Forte arrossamento del capo e dolori alla cervicale. Una peculiarità è la testa che scotta mentre il resto del corpo è fresco;
  • Emicrania e vertigini. Nei casi più gravi, accompagnati da forte malessere e vomito.

Se l’ustione è gonfia o supera più del 10% della superficie corporea, consultare immediatamente un medico. La scottatura solare può essere lieve, ma la sua gravità non deve essere trascurata.

Colpi di vento: sono pericolosi?

Sicilia, Sardegna, magari una bella isola minore: se in programma c’è un viaggio su un’isola, un po’ di vento è da mettere in conto, che sia il maestrale sardo o lo scirocco siciliano. 

Sfatiamo un vecchio mito: il vento di per sé non provoca problemi di salute a nessuno, neppure ai bambini. Certo, può darsi che a qualcuno sia infastidito dalla sua presenza e immaginarlo come una delle cause dei possibili infortuni estivi, i capelli scombinati, la sabbia negli occhi, gli ombrelloni che volano, effettivamente il vento non è sinonimo di vacanza tranquilla.

Facciamo bene attenzione al caso in cui il venticello che ci attraversa sia fresco. Con i venti freschi non si percepisce affatto o in maniera minore l’intensità dei raggi solari, quindi si tende a stare maggiormente al sole e il rischio di ustioni o colpi di sole è maggiore. In caso di vento caldo invece, il consiglio è di bere tantissimo e nutrire la pelle con crema protettiva.  

Quando il vento è particolarmente alto e causa arrossamenti degli occhi, gli infortuni estivi sono sempre alle porte. Innanzitutto prevenire è meglio che curare, dunque in giornate particolarmente ventose non dimenticare di indossare gli occhiali da sole, una volta al riparo utilizzare – al bisogno – un collirio omeopatico o fiori di camomilla fresca. 

Punture di insetto, infortuni estivi comuni: i riflessi giusti per proteggerci 

infortuni estivi

Per le punture di insetti, la prevenzione rimane la migliore protezione. Evita le bevande zuccherate nelle vicinanze, i profumi e non fare gesti improvvisi in loro presenza. Prima di ricorrere a litrate dei soliti prodotti chimici perché non provate a spalmare sulla pelle qualche goccia di olio essenziale di eucalipto, lavanda, citronella, olio di neem o tea tre oil prima di scendere in spiaggia? Vi assicuro che gli insetti odiano queste essenze!

Nel caso in cui la prevenzione non è sufficiente e il morso è ormai avvenuto vediamo come porre rimedio a questi piccoli infortuni estivi.

  • Morso di zanzara: evitiamo di grattarci, lo sfregamento, soprattutto con le mani non disinfettate, può essere veicolo di un’infezione e lasciare cicatrici. Nella maggior parte dei casi, quando una zanzara mi prende in pasto, mi basta un po’ di acqua fredda o un cubetto di ghiaccio: anestetizzano la zona e “raffreddano” l’infiammazione causata dalla saliva del vampiretto di turno. Nei casi più “gravi” taglio una foglia di aloe e la strofino sulla puntura. Un antifiammatorio naturale veramente prodigioso. Qui la mia selezione dei miei prodotti dopo puntura preferiti;
  • Morso di api: La prima cosa da fare è estrarre il pungiglione con una pinzetta e poi lavare con acqua fredda e sapone. Applicate del ghiaccio e nel giro di qualche ora il fastidio dovrebbe finire lì. Prendere un antistaminico se i sintomi non si limitano al solo prurito e chiamare subito il pronto soccorso se il gonfiore dovesse aumentare, potrebbe trattarsi di un’allergia;
  • Morso di scorpione: questi, a differenza dei precedenti, quando pungono fanno male. Molto. Per fortuna quelli italiani non sono letali ma come nel caso del calabrone possono procurare ben più di un fastidio. Impacchi freddi e pazienza sono gli strumenti migliori. Ora, farsi pungere da uno scorpione è assai complicato ma può succedere.

In spiaggia, attenzione alle punture di meduse e ricci di mare

Prima cosa da ricordare per le lesioni acquatiche: niente panico. Se siete in acqua, uscite con calma, nuotate verso la riva e mettetevi al riparo in un posto ombreggiato, questi infortuni estivi possono succedere, non c’è da cadere nello sconforto.

Per le punture di medusa, non fidiamoci delle credenze popolari: urinare o grattarsi la piaga potrebbe portare a una superinfezione. Inoltre, non bisogna applicare acqua dolce o soluzioni alcoliche. Una volta in spiaggia, la ferita va sciacquata con acqua di mare, quindi va applicato uno strato di sabbia bagnata che, una volta asciutto, va rimosso e applicato un antisettico. 

Se la ferita copre più del 50% del braccio, della gamba o del viso o si notano segni di allergia, non bisogna esitare a chiamare il pronto soccorso.

Nel caso di una puntura di riccio di mare, il metodo è simile. Pulire la ferita, ma questa volta con acqua dolce ed evitando l’acqua di mare, quindi applicare un antisettico. Rimuovere le spine è necessario, facendo attenzione a non romperle, utilizzando delle pinzette precedentemente disinfettate. Se dopo alcuni giorni la ferita mostra segni di infezione, contattare il medico.

Ecco adesso siamo pronti per goderci la vacanza, con PREVENZIONE come parola d’ordine. Che dirvi di più? È stato un anno duro per tutti, che le tanto meritate ferie possano essere il ristoro di cui abbiamo bisogno e riportare il nostro benessere al centro delle giornate di relax.

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