Green lifestyle

Le migliori app per combattere lo spreco alimentare


Gratuite e semplici da utilizzare, permettono di evitare sprechi e risparmiare

Il 5 febbraio, in occasione della Giornata contro lo spreco alimentare, presso la sede romana della FAO sono stati presentati i dati dell’Osservatorio Waste Watcher: per nulla confortanti, perché solo in Italia ci costa più di 15 miliardi di euro. Sono stati presi in considerazione gli sprechi lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, ma la maggior parte (per quasi 12 miliardi) avvengono a livello domestico. In media, è come se ogni italiano in un anno gettasse nell’immondizia 36 kg di cibo perfettamente commestibile. Niente scuse, dunque, per un comportamento negativo sotto tanti punti di vista; economico, etico (basterebbe un quarto del cibo sprecato a livello globale per risolvere il problema della fame nel mondo) e ambientale, perché secondo Ispra lo spreco alimentare genera 3,3 miliardi di tonnellate di CO2 l’anno. Limitarlo è anche uno dei suggerimenti per spostare in avanti, di ben 38 giorni, l’Overshoot Day, il giorno in cui si esauriscono le risorse annuali del pianeta.

La buona notizia è che la tecnologia in questo caso ci viene in aiuto: sono sempre più numerose le applicazioni per smartphone che possono evitare inutili sprechi di cibo, da quelle che tengono sotto controllo gli alimenti in scadenza, a quelle che permettono scambi, donazioni a enti di beneficenza o acquisti last minute a metà prezzo.
Ho selezionato per voi alcune app contro lo spreco alimentare, gratuite e facili da utilizzare!

TOO GOOD TO GO, per acquistare piatti dei ristoranti a prezzi stracciati

Un’app famosa in tutto il mondo, creata nel 2015 in Danimarca e appena sbarcata in Italia: il suo successo è dato dalla possibilità per gli utenti di acquistare piatti da ristoranti o alberghi, ma anche snack da forni e pasticcerie, a prezzi che vanno dai 2 ai 6 €.
Il funzionamento è semplicissimo, il cibo avanzato dalla giornata lavorativa (ma ancora freschissimo e commestibile, “troppo buono per essere buttato”, come dice l’app) viene messo in vendita in “Magic Box”, che gli utenti possono acquistare e ritirare nelle fasce orarie stabilite.
Gratuita su Google Play e Apple Store.

 

MYFOODY, per trovare le offerte dei supermercati sotto casa

Questa invece nasce da una startup tutta italiana: mette in contatto i consumatori con negozi e supermercati che si trovano con cibo a rischio spreco, perché in eccesso, vicino alla data di scadenza o con difetti estetici di confezionamento.
Funziona tramite geolocalizzazione: all’utente basta registrarsi per poter visualizzare le offerte dei supermercati nelle propria zona e acquistare prodotti perfettamente commestibili a metà prezzo.
MyFoody è scaricabile gratuitamente su App Store e Google Play.

 

BRING! LISTA DELLA SPESA, per non comprare più del necessario

Uno dei principali fattori che porta a buttare cibo nella spazzatura, è quello di acquistarne troppo. La famosa lista della spesa è diventata tecnologica: l’app più famosa è questa, che permette di creare una lista e condividerla con tutta la famiglia (o i coinquilini), in modo che ciascuno scriva quello di cui ha bisogno o lo spunti se già acquistato in modo da evitare doppioni.
Disponibile gratuitamente su Google Play e App Store.

 

PUCCIFRIGO, per tenere d’occhio gli alimenti in scadenza

Anche questa è molto utile per evitare gli sprechi casalinghi: ogni volta che si fa la spesa, si registrano  i cibi sull’app con la loro data di scadenza, e questa li terrà monitorati al posto nostro. Ogni mattina si ricevono notifiche che ricordano quali stanno per scadere, in modo da consumarli a breve; è possibile anche suddividere i vari prodotti per zona di conservazione, come frigo, freezer, dispensa.
Gratuita, disponibile per Android.

 

RATATOUILLE, l’app del “food sharing” per scambiarsi il cibo

Vi è mai capitato di regalare ai vicini cibo avanzato, magari perché siete in partenza per le vacanze? Questa app funziona così: mette in contatto privati della stessa zona, comprese mense e campus universitari, in modo che chi ha cibo in più possa cederlo a chi lo desidera, che magari potrà restituire il favore. Iscrivendosi si crea la propria dispensa virtuale, segnalando quello che si mette a disposizione, da vendere o scambiare.
Gratuita su App Store.

 

BRING THE FOOD, per donare il cibo avanzato a chi ne ha bisogno

Combattere lo spreco alimentare e aiutare il prossimo? è semplicissimo: con l’app creata insieme alla ONLUS Banco Alimentare, quello che non si consuma più e che andrebbe buttato, si rende disponibile agli enti che sostengono gli indigenti, come le mense pubbliche. Basta solo registrarsi, pubblicare il cibo che si vuole offrire e le strutture caritatevoli in zona possono così prenotarlo.
L’app è gratuita, disponibile su App Store e Google Play.

 

Infine, non dimenticate la cucina degli avanzi: spesso quello che rimane in fondo al frigo è un’ottima base per semplici e gustosi piatti, a costo quasi zero. Se vi manca un po’ di fantasia, prendete spunto da qui, con le ricette di riciclo che vi ho proposto a “Cotto e Mangiato”!

 

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