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Mal di testa: l’importanza della giusta alimentazione


Curare e prevenire gli attacchi partendo dalla tavola

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Mal di testa: a chi non è mai capitato? Parliamo di un disturbo tra i più frequenti. Sono circa 27 milioni gli italiani che soffrono di episodi di cefalea o emicrania, e una buona percentuale ha forme croniche, che peggiorano notevolmente la qualità della vita.

La maggior parte delle persone si limita ad assumere antidolorifici, ma la vera cura parte da alimentazione e stile di vita. Si tratta però di un disturbo complesso, che richiede la guida di specialisti che si occupano di curare il mal di testa. Per questo motivo, per fare un po’ di chiarezza ho deciso di affrontare l’argomento con un medico esperto di questo problema: il Dottor Vincenzo Tullo, Neurologo e responsabile dell’Ambulatorio sulle cefalee di Humanitas.

Sentiamo sempre parlare di cefalea, emicrania, mal di testa… come si distinguono? «La definizione generica “mal di testa” è un sinonimo di cefalea, ovvero un dolore che colpisce la parte alta del capo, al di sopra delle orecchie. Esistono più di 100 tipi di cefalee; si dividono prima di tutto in secondarie, quando sono conseguenti a una causa (ad esempio mal di denti o traumi), o primarie, che non sono cioè causate da altre patologie. Fra le forme più diffuse (ed invalidanti) di cefalee primarie troviamo l’emicrania: ne soffre almeno il 15% della popolazione, arrivando fino al 25% nelle donne in età fertile; non risparmia neanche i bambini, colpendo il 9% degli under 12.
Si distingue per un dolore intenso e localizzato a un lato solo della testa, che peggiora col movimento e spesso porta con sé altri sintomi come nausea o intolleranza a suoni e rumori; la crisi può durare qualche ora ma anche qualche giorno. L’emicrania può essere episodica o cronica: circa 2-3 milioni di italiani soffrono di mal di testa cronici, con cui combattono quasi tutti i giorni.»

Emicrania

Foto: www.tantasalute.it

Tante le cause che possono scatenarlo, come lo stress o i cambiamenti di stagione, ma un ruolo di primissimo piano sembra averlo l’alimentazione. «Quando i pazienti vengono all’Ambulatorio sulle cefalee, iniziamo proprio da qui. Esistono diversi cibi che possono provocare gli attacchi, in chi è predisposto ma anche in chi non lo è; tra questi ci sono formaggi stagionati, carni rosse e insaccati, dadi da brodo e tutto ciò che contiene glutammato o sostanze come tiramina, istamina e nitriti. Attenzione anche ai fritti e cibi grassi in generale: una digestione lenta affatica anche il sistema nervoso. Banditi i superalcolici, ad eccezione del vino rosso, che contiene il resveratrolo, un antiossidante che può invece essere di aiuto; l’importante è la misura.»

Foto: www.lacucinaitaliana.it

Soprattutto con i più piccoli, occorre qualche attenzione in più: «Evitare bevande contenti caffeina e occhio anche ai cibi confezionati, ricchi di conservanti. I bambini devono bere molto durante il giorno, perché anche la disidratazione può scatenare l’insorgenza del mal di testa; molto importante la giusta alimentazione, ma anche i giusti orari. Distribuire correttamente i pasti e rispettare gli orari comunque sono indicazioni valide per tutti.»

Abbiamo parlato dei “cibi no”, ma esistono quelli che invece potrebbero aiutare se inseriti nella dieta quotidiana? «Certo, tutti quelli a base di magnesio, ferro, calcio, vitamine e aminoacidi, che permettono il corretto funzionamento dell’organismo e quindi anche del sistema nervoso; tali elementi li troviamo ad esempio in cereali integrali, pesce azzurro, verdura a foglia verde e negli ortaggi in generale. Frutta e verdura sono molto importanti anche perché hanno effetto depurativo, diuretico, digestivo e tonico, contribuendo ad eliminare le tossine accumulate nell’organismo, altra causa che si riflette nel mal di testa.»

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Foto: www.starbene.it

Una sana alimentazione va a braccetto con un corretto stile di vita. C’è qualche accorgimento particolare che si dovrebbe adottare? «Lo sport può essere un valido alleato perché aiuta a scaricare le tensioni; meglio però svolgere attività fisica all’aperto, anche una semplice passeggiata, ed evitare luce artificiale o rumori forti, tipici delle palestre.
Se però l’emicrania vi compare solitamente al risveglio, la causa probabilmente è la cattiva qualità del sonno. È importante invece riposare bene: per farlo, si consiglia di dormire in un ambiente buio e silenzioso, senza apparecchi elettronici, ed aspettare almeno 3 ore dopo cena prima di coricarsi.»

Un consiglio, infine, per chi risolve gli attacchi di mal di testa a suon di analgesici: «Questo tipo di farmaci solitamente contiene caffeina; inoltre, un loro abuso può ottenere l’effetto opposto, ovvero cronicizzare il disturbo. La corretta alimentazione, un buon sonno ristoratore, la regolare attività fisica e un approccio sereno alla vita sono i pilastri fondamentali per combattere e prevenire il mal di testa

E non solo, aggiungo io: sono la base del benessere a 360°!

 

Ringrazio il Dott. Tullo e l’ospedale Humanitas per la collaborazione; se volete approfondire questo o altri argomenti, vi consiglio di consultare il loro giornale online Humanitas Salute.

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