A tavola

Qual è la migliore farina per una buona pizza?


Un Maestro pizzaiolo di Roma ci spiega la differenza che fa il prodotto giusto

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Continua la mia ricerca per carpire tutti i segreti di una vera pizza, quella buona ma anche sana, che non crea problemi di digestione!

A Milano abbiamo parlato soprattutto di lievito: perché l’impasto cresca correttamente e non rimanga poi sullo stomaco, fondamentale è il lievito madre, ovvero quello ottenuto con la fermentazione di sola acqua e farina. Questo renderà pane, pizza e gli altri prodotti in cui viene impiegato, croccanti, leggeri e assolutamente digeribili.

Ma per un impasto perfetto, i trucchi non finiscono qui… e ogni Maestro pizzaiolo ha i propri.

Così questa volta mi sono recata a Roma e ho incontrato Stefano Callegari, che mi ha mostrato la sua tecnica per preparare una buona pizza. Non c’è solo un modo per fare una “buona pizza”, ma quello che non può mancare è la qualità delle materie prime, a cominciare dalla farina: ci vuole il prodotto giusto (o il giusto mix di prodotti) per garantire un impasto omogeneo e una cottura uniforme.

Ho scoperto che la farina 00 è quella che regala più leggerezza e che permette alla pizza di crescere meglio, mentre l’aggiunta di una farina semi integrale, meglio ancora se di tipo artigianale, macinata a pietra, regalerà anche più sapore e più sostanze nutrienti.

Se si utilizza una farina non adeguata, a cui si aggiunge spesso una lievitazione troppo breve, ecco che la pizza sarà più difficile da digerire… e anche il gusto ne risentirà!

Se anche voi siete curiosi e volete scoprire tutti i segreti per una pizza perfetta, buona da mangiare e che non faccia male alla salute, guardate il video che ho girato a Roma: tra chiacchiere con i passanti e il pomeriggio con il Maestro pizzaiolo al lavoro, c’è molto da imparare!

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