Green Fashion

Sciarpe, guanti e cappelli: quali sono i modelli più sostenibili


Tessa Gelisio, sciarpe, cappelli, guanti

L’autunno è ormai entrato nel vivo e, con il calo delle temperature, è tempo di ripescare dall’armadio sciarpe, guanti e cappelli. Degli accessori indispensabili per affrontare la seconda parte di questa stagione e l’imminente inverno, per rimanere sempre al caldo anche quando il clima esterno è gelido. Eppure, anche nella scelta di questi indumenti possiamo – e dobbiamo – pensare all’ambiente. Come? Preferendo marchi e aziende che assicurano una produzione attenta al Pianeta, il più possibilmente a basso impatto ambientale e, perché no, dedite al recupero e al riciclo dei più svariati materiali tessili.

Fortunatamente, sul mercato vi sono diverse proposte interessanti, pronte a confermare quanto sostengo da sempre: ci si può sbizzarrire con la moda, riducendone al massimo l’impatto sulla Terra. Ho quindi deciso di proporvi alcune realtà davvero impegnate sul fronte della sostenibilità, per una stagione fredda al caldo e, soprattutto, ecocentrica!

Bambù e cashmere rigenerato, per il perfetto foulard autunnale

Sciarpa InnBamboo

L’autunno è una delle mie stagioni preferite, non solo perché la natura ci regala un ’incredibile spettacolo di colori, ma anche per le sue temperature non ancora proibitive. Sul fronte del vestiario, però, la stagione autunnale ci mette a dura prova: è difficile capire come vestirsi. Sì, perché a momenti di intenso freddo se ne alternano altri di temperature ancora generose e l’unica soluzione è quella di scegliere un abbigliamento a strati, da gestire all’occorrenza. Ma se approfittassimo di uno scialle, o di un foulard, per coprirci collo e spalle per gli improvvisi sbalzi di temperatura?

Ad aiutarci ci pensa InnBamboo, una società nata a Firenze nel 2013 e impegnata nella produzione di accessori più sostenibili. L’azienda ha infatti deciso di produrre sciarpe, scialli e altri accessori moda in un’ottica di alto rispetto per l’ambiente: non solo vengono utilizzate fibre al 100% vegetali e da coltivazioni certificate, ma anche tessuti rigenerati per dar loro una seconda vita. Un perfetto esempio è il foulard Degradè, realizzato in fibra di bambù e cashmere rigenerato, il tutto con un processo produttivo a basso consumo di acqua ed energia e con l’impiego di tinte naturali applicate artigianalmente.

Colorato, caldo e anche dal packaging sostenibile in cartone, il foulard è in vendita sullo shop ufficiale a un prezzo di 90 euro.

Sciarpa e stola? In lana rigenerata, con Rifò

Sciarpa Rifò, stola

Della “circular fashion” di Rifò vi ho parlato ormai molte volte: si tratta di un’azienda che seguo con grande interesse, per la loro capacità di recuperare fibre tessili, rigenerarle e donare loro una seconda vita. La varietà di prodotti di Rifò è davvero elevata – dalla maglieria al recupero dei jeans, passando per le calde tute in cotone rigenerato – e in catalogo non potevano di certo mancare sciarpe e stole.

Ad esempio, la stola Penelope è completamente realizzata da materiali di recupero: il 95% di cashmere rigenerato e il 5% di lana, sempre rigenerata. Il tutto con una lavorazione completamente Made in Italy, con fornitore a ridotta distanza dall’azienda e seguendo processi a basso consumo di acqua ed energia. Rispetto a un cashmere vergine, infatti, quello rigenerato richiede il 65% in meno di acqua, il 68% in meno di energia e le emissioni di produzione sono ben l’84% in meno rispetto alle lavorazioni classiche.

La stola Penelope è disponibile sullo store ufficiale al prezzo di 85 euro.

Eleganza e sostenibilità, con la sciarperia Canepa

Sciarpa Canepa

Per chi ama uno stile classico, ricercato e dalle stampe creative, Canepa rappresenta la perfetta soluzione nell’universo della sciarperia. L’azienda comasca, con la sua divisione Soft Accessories, da anni realizza degli splendidi capi in cashmere, lana, lino e altre fibre nobili, per delle collezioni di sciarpe, foulard e scialli davvero di alta qualità.

Oggi la collezione può vantare oltre 150 disegni jacquard, stampe esclusive e design dall’elevata creatività, per soddisfare ogni esigenza di gusto. Il tutto, con un’attenzione particolare all’ambiente. Canepa ha infatti deciso di sposare il progetto “Save the Water”, per una produzione tessile dal ridotto consumo d’acqua e dalle basse emissioni di CO2, così come lo standard Kitotex. Si tratta di un brevetto realizzato in collaborazione con i ricercatori del CNR-ISMAC di Biella, nato per recuperare i gusci di crostacei scartati dall’industria alimentare per ricavarne il chitosano. Questa sostanza viene impiegata in diversi processi industriali, e anche sugli stessi filati, e permette di ridurre di 12 volte il consumo d’acqua, del 90% quello di energia e di limitare fortemente il ricorso a detergenti, sbiancanti e altri agenti chimici normalmente impiegati nell’industria tessile.

Le sciarpe e gli scialli Canepa sono disponibili presso lo shop di San Fermo della Battaglia o, ancora, in moltissimi negozi dedicati alla moda di alta qualità sparsi sullo Stivale.

Con Patagonia, mani al caldo anche quando si usa lo smartphone

Sciarpe e guanti Patagonia

Cosa c’è di più noioso, nelle fredde giornate autunnali e invernali, che dover togliere i guanti per rispondere a una telefonata oppure inviare un messaggio? Questo perché quasi tutti i tessuti non sono conduttivi dal punto di vista elettrico e, così, non interagiscono con lo schermo touchscreen del nostro smartphone. Da Patagonia arriva però una soluzione: dei guanti high-tech, ovviamente realizzati con grande rispetto per l’ambiente, come da filosofia aziendale.

L’azienda è nota da sempre per il suo impegno ambientale, tanto che di recente ha deciso di destinare gran parte del proprio patrimonio azionistico proprio in progetti di tutela del Pianeta. Non stupisce, di conseguenza, che la medesima attenzione sia stata conferita alla produzione degli R1 Daily Gloves, pensati con strato “touchscreen” per permettere di utilizzare i dispositivi elettronici senza rimuovere i guanti.

Realizzati con lo speciale tessuto R1 Daily, in poliestere ed elastan riciclati, questi guanti offrono il calore tipico di un tessuto in pile, con la versatilità dello strato conduttivi per smartphone. Il tessuto impiegato arriva ad altissimi livelli di riciclo – oltre il 94% delle fibre impiegate è di recupero – e i guanti possono essere nuovamente riciclati al termine del loro ciclo di vita.

Gli R1 Daily Gloves sono disponibili in diversi colori sullo store ufficiale Patagonia, a un prezzo di 55 euro.

Un berretto in lana merino riciclata, da Colorful Standard

Berretto Colorfull Standard

Man mano che le temperature scendono, non si può uscire di casa senza un accessorio davvero utile: un classico berretto. Il modo migliore per mantenere il capo sempre caldo e, allo stesso tempo, allontanare il rischio di emicrania e dolori cervicali. Anche in questo caso, possiamo scegliere prodotti più sostenibili: come quelli di Colorful Standard, azienda europea con produzione in Portogallo, che ha fatto del riciclo delle fibre tessili la propria vocazione.

I berretti della linea Wool Merino Beanie sono realizzati in lana merino – una delle più calde e pregiate – al 100% riciclata. Ma non è tutto, poiché tutti i processi di recupero del filato – dal lavaggio alla tinteggiatura – sono realizzati rispettando gli standard Oeko-Tex per ridurre il consumo di acqua ed energia. Il risultato è un cappello di elevata qualità, elastico e dalla maglia sottile, pensato per durare a lungo nel tempo.

I cappelli Wool Merito Beanie sono disponibili sullo shop ufficiale a un prezzo di 35 euro.

In definitiva, possiamo vivere un autunno e un inverno al caldo e alla moda, senza però danneggiare l’ambiente: basta scegliere i prodotti e i marchi giusti!


I contenuti di questo post non sono legati a nessun tipo di operazione commerciale.
Le aziende e i prodotti segnalati sono stati recensiti di mia iniziativa e in base ai miei gusti e valori.

Tessa Gelisio

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