A tavola

Stop alle bufale sul cibo!


Un po’ di chiarezza sui cibi “miracolosi” e i cibi “velenosi”

La scorsa primavera Coldiretti ha condotto una campagna chiamata #stopfakeatavola, presentando un’indagine secondo cui 3 italiani su 4 sono preoccupati per quello che mangiano per colpa delle “fake news”, dette volgarmente “bufale”. L’amplificatore di queste informazioni è, ovviamente, la rete: vi basta fare una ricerca su un certo alimento e state pur certi che se aprite dieci articoli, troverete dieci cose diverse, o quasi. È vero che questo vale più o meno per tutte le notizie, ma basarsi su informazioni scorrette quando si tratta di alimentazione può diventare un rischio per la salute.

Quanti cibi in questi anni sono rimbalzati su siti, social e blog, sono stati oggetto di vere e proprie mode, perché considerati miracolosi? Dai cosiddetti superfood come le bacche di Goji (i “nostri” mirtilli sono molto più ricchi di antiossidanti, ma non se li fila nessuno perché fanno meno tendenza), ad alimenti di cui improvvisamente venivano scoperte straordinarie proprietà (la bromelina, sostanza contenuta nell’ananas che sarebbe una vera cura dimagrante, in realtà si trova nelle foglie e non nel frutto), ad altri che improvvisamente erano al centro di allarmismi (come il latte dopo la pubblicazione di “The China Study”, uno studio che non è mai stato validato scientificamente e di cui AIRC ha ritenuto inattendibili i risultati), non si sa più cosa mettere in tavola.

Oggi ho deciso di sfatare qualche mito e smascherare un po’ di inganni affidandomi ad un esperto: questa lista di 10 bufale sul cibo è stata compilata con i suggerimenti di Giorgio Donegani, Tecnologo alimentare esperto in nutrizione.

«IL SALE DELL’HIMALAYA È UN CONCENTRATO DI VIRTÙ, PERSINO AFRODISIACO»

Foto: www.greenme.it

Contrasta la ritenzione idrica e l’ipertensione, equilibra l’acidità cellulare, migliora le funzioni intestinali, combatte i crampi, rende le ossa più forti, protegge i reni e garantisce persino un buon sonno, offre un aiuto naturale al desiderio sessuale.
Proprio nei giorni scorsi diverse pubblicazioni affermavano che la comunità scientifica sta cercando di mettere un freno alle voci che millantano tutte queste proprietà. Cominciamo dall’origine: non viene dall’Himalaya ma da una miniera del Salt Range in Pakistan. Ma soprattutto, innumerevoli analisi hanno dimostrato che, colore a parte (è dovuto a insignificanti tracce di ferro), quello dell’Himalaya è semplicemente sale, simile a quello che usiamo da sempre: composto da cloruro di sodio per il 97%, contiene per il resto delle impurità che non hanno alcun interesse, e non è nemmeno iodato. La vera differenza? Il prezzo stratosferico!

«LA FARINA BIANCA È UN VELENO»

Foto: www.viversano.net

L’ha detto in televisione un noto oncologo ed ecco scatenarsi immediatamente l’ansia collettiva e crollare i consumi, con danni enormi per contadini, mugnai e panettieri.
La farina bianca è costituita in gran parte da amido (la nostra più importante fonte di energia) e fornisce un buon quantitativo di proteine. Qual è il suo peccato? È un alimento ad alto indice glicemico: fa innalzare velocemente la glicemia provocando un rapido rilascio di insulina, e questo predispone a sovrappeso e obesità. Ma basta accompagnarla a verdure, pesce, formaggio, olio, per abbassare drasticamente il carico glicemico dei pasti.

«LA FARINA INTEGRALE È UN SUPERALIMENTO»

Foto: www.cucinarefacile.com

Rispetto a quella bianca, la farina integrale è decisamente più ricca di fibre e se questo può essere considerato un pregio, è allo stesso tempo il suo limite. Le fibre dei cereali integrali, infatti, sono particolarmente ricche di acido ossalico e acido fitico, due sostanze che tendono a ostacolare l’assorbimento di minerali importanti come il ferro e il calcio; inoltre queste fibre possono anche svolgere un’azione irritante sulle pareti dell’intestino.

«LE BANANE SONO RICCHISSIME DI POTASSIO»

Foto: www.amando.it

Ci sono alimenti decisamente più adatti delle banane per ristabilire i livelli di potassio nell’organismo: tutta la frutta essiccata, per esempio (le albicocche secche forniscono più del triplo del potassio presente nelle banane), ma anche i pistacchi, le mandorle, le nocciole e in generale tutta la frutta guscio. Parlando di frutta fresca, anche i kiwi ne contengono più delle banane, che si assestano più o meno sugli stessi livelli dell’albicocche e del melone.

«GLI AGRUMI AIUTANO A GUARIRE IL RAFFREDDORE»

Foto: www.chedonna.it

È un mito legato a studi che risalgono agli anni ’70 e al libro pubblicato dal premio Nobel Linus Pauling, nel quale si parlava delle miracolose proprietà della vitamina C nella cura dei raffreddori, e quindi dell’opportunità di consumare molti agrumi. A tutt’oggi, però, non risultano evidenze scientifiche che portino a sostenere questa teoria, come ha chiarito in tempi più recenti lo studio “Vitamin C for preventing and treating the common cold” condotto da ricercatori di dipartimento di salute pubblica dell’università di Helsinki.

«LE BACCHE DI GOJI ALLUNGANO LA VITA»

Foto: www.meteoweb.eu

Spacciate come frutto miracoloso proveniente dal Tibet (in realtà sono originarie di altre zone della Cina), vengono considerate come un vero elisir di lunga vita, capaci di rinforzare le difese immunitarie, abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, contrastare i radicali liberi e prevenire l’invecchiamento e le malattie cardiovascolari; tutto questo però non è dimostrato da alcuna prova scientifica, tanto che l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha approvato alcun claim legato alle bacche di goji.

«LA QUINOA: IL CEREALE DELLA SALUTE»

Foto: www.cure-naturali.it

Se da un lato questo pseudocereale apporta quantità notevoli di proteine e di amido, insieme a minerali e grassi polinsaturi, dall’altro lato contiene anche una serie di sostanze indesiderate che ne sconsigliano il consumo troppo frequente: gli ossalati inibiscono l’assorbimento di diversi minerali, così come i fitati e le saponine che sembrano anche favorire la comparsa di intolleranze.
Senza contare che la coltivazione di quinoa, cresciuta a ritmo vertiginoso, sta producendo non pochi danni all’ambiente in Bolivia, con forte consumo di acqua e impiego di concimi chimici e fitofarmaci.

«LE UOVA SONO PIENE DI ANTIBIOTICI»

Foto: www.donnamoderna.com

Lo scorso novembre la Conferenza Stato – Regioni ha approvato il Piano Nazionale contro l’antibiotico-resistenza, un sistema di misure che, insieme al Piano Nazionale per il controllo dei residui di farmaci, esclude il rischio di assumere antibiotici indesiderati con il cibo. Nello specifico delle uova, è previsto che, nel caso il veterinario somministri un antibiotico (o un qualsiasi altro farmaco) per curare la gallina, debba poi passare un periodo, più o meno lungo a seconda del prodotto utilizzato, prima che le uova possano essere avviate al consumo. Certo, poi ci sono le frodi… ma è un’altra cosa.

«È SEMPRE MEGLIO EVITARE IL GLUTINE»

Foto: ilsalvagente.it

Assolutamente no: il glutine deve essere evitato da chi è celiaco o mostri sensibilità nei suoi confronti, ma per chi non ha questi problemi consumare i prodotti che lo contengono garantisce una quota importante di utili proteine vegetali. Seguire una dieta “gluten free” senza un reale bisogno, riduce inevitabilmente la varietà della dieta, e non serve nemmeno a dimagrire!

«L’ACQUA MINERALE FRIZZANTE GONFIA LA PANCIA»

Foto: www.dietando.it

È una diffusissima leggenda metropolitana. Certamente bevendo molta acqua gassata ci si può sentire un po’ gonfi perché si è introdotto del gas, ma il gonfiore percepito non è effettivo. Addirittura, chi si sente spesso gonfio, magari per un po’ di stitichezza, potrebbe attenuare il disturbo proprio bevendo più acqua frizzante, soprattutto durante i pasti.

 

La verità fondamentale è che non ci sono cibi “magici” e cibi velenosi in assoluto: basta solo un po’ di buon senso, la chiave è la moderazione. E se avete qualche dubbio, rivolgetevi a uno specialista di scienze dell’alimentazione!

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