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La mia vita con Jack – cap. 1: La pipì


Comincia il racconto di come Jack Bau e io impariamo, giorno dopo giorno, a vivere insieme

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Milano non è solo una città, è una metropoli, con i ritmi di una metropoli moderna e un cane come il mio piccolo Jack deve imparare a convivere con gli umani e i loro costumi quanto io devo imparare a convivere con un Jack Russell e i suoi costumi, nello spazio e nel tempo comuni che ci sono concessi. Ci si educa a vicenda, si cresce insieme e la convivenza diventa la piccola avventura che sto vivendo e che vi racconterò capitolo per capitolo: chissà che non possiamo condividere esperienze e darci una mano tra noi di Ecocentrica.

 

Guardando negli occhi la creaturina ho visualizzato subito un’equazione dai risultati imprevedibili: CASA + JACK. Passerà ore tra le quattro mura e Jack Bau è potenzialmente un generatore casuale di guai: immaginate concentrate in quell’esserino lì l’argento vivo del cucciolo e l’intelligenza tipica della sua razza. Quindi è fondamentale che ci siano patti chiari da subito.

E’ un cucciolino, e come tutti i cucciolini di città deve capire dove e quando fare… ciò che deve fare. Specialmente i bisogni. Una cosa ho capito parlando con gli esperti di comportamento: se la piccola peste fa pipì dove non deve, non servono punizioni o pratiche antidiluviane (inutili e stressanti) come il famoso “muso nella pipì”…

Così lo spaventerei e Jack  non capirebbe. Nel caso sporcasse in casa pulisco usando un po’ di aceto (no candeggina, no ammoniaca perché sono acri e ricordano l’urina) in modo da cancellare l’odore della pipì. Gli insegno quando farla, invece, premiando le buone abitudini. Dopo ogni pasto, dopo aver dormito o giocato lo porto fuori in modo che si abitui a ben definiti “momenti pipì” e quando ha fatto i suoi comodi lo premio con un bon bon per cani accompagnato da una carezza e da un “bravo” detto con tutta la dolcezza del mondo. In questo modo ai bisognini fatti nel posto giusto Jack abbinerà qualcosa di piacevole e gratificante. E’ un trucco, ma devo ricordarmi sempre che, per quanto a volte faccia cose che mi sembrano straordinarie, tra uomo e cane esiste un vocabolario fatto di azioni e conseguenze e non di lunghi discorsi, ramanzine e scoppole che il quadrupede non capirebbe affatto.

In casa, Jack, deve, come i cuccioli di tutti i mammiferi, imparare a gestirsi e per questo ho messo sul balcone qualche foglio di giornale con sotto una traversa  60×90 (sono i pannoloni per letti, si prendono in farmacia). La prima volta che ho notato che cominciava ad annusare e a gironzolare cercando “il posto giusto” l’ho messo sul giornale che è molto meglio dei   “prati finti” per cane o dei soli pannolini che potrebbero spingerlo a prendere di mira qualsiasi tappeto. E vorrei evitare di girare scene in cui il protagonista è Jack e il coprotagonista il tappeto persiano di valore inestimabile appartenuto alla famiglia di un amico per generazioni. Insomma, un cucciolo in città è un lavoro di precisione. Jack Bau e io stiamo imparando a vivere insieme!  Già dalla foto si vede che Jack respira l’aria di Milano: ha scelto la finanza mondiale per “esprimersi” 😉

 

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4 Comments

  • Reply
    stefano
    19 Maggio 2015 at 11:13

    Complimenti Tessa, hai scelto, o forse è meglio dire ti ha scelto, una delle razze più testarde e cocciute dell’universo canino. Che però sicuramente terrà vive le tue giornate con la sua esuberanza.

    • Reply
      Tessa Gelisio
      22 Maggio 2015 at 10:42

      mah…. speriamo di no!!! per ora è super ubbidiente!!! baci

  • Reply
    andrea
    19 Maggio 2015 at 15:39

    Anch’io ricordo con particolare tenerezza quando abituammo la piccola Bloom (una Yorkshire di ormai quasi 4 anni) a fare i bisogni sulla sua traversa. Ogni volta che faceva la pipì correttamente al posto giusto veniva premiata con un pezzettino di formaggio; ormai era abituata che appena faceva i suoi bisogni correva davanti al frigorifero ad aspettare il premio! Ma era arrivata a fare di meglio: faceva finta di accucciarsi a fare la pipì, non la faceva, e poi subito in cucina a chiedere il formaggino!!!

    • Reply
      Tessa Gelisio
      22 Maggio 2015 at 10:41

      ma lo sai che Jack ieri ha fatto la stessa cosa al parco!!! sono incredibili…

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