Green Fashion

Abiti per la palestra: in forma, pensando all’ambiente


Tessa Gelisio, abiti per la palestra

Tornare in palestra è quel buon proposito che ogni anno ci promettiamo di realizzare, dopo il lungo relax delle vacanze. D’altronde, tutti in estate ci concediamo qualche libertà in più e, con l’arrivo dell’autunno, ci troviamo con qualche chiletto di troppo che vorremmo smaltire. Ma se quello con la palestra è un appuntamento che non tutti rispetteranno con costanza, c’è un altro buon proposito che potremmo realizzare senza troppa fatica: rendere il nostro allenamento più sostenibile per l’ambiente. Come? Scegliendo abiti e indumenti per lo sport realizzati nel massimo rispetto del Pianeta.

Tra un allenamento e l’altro, ho deciso di proporvi alcuni marchi che producono indumenti sportivi con grande attenzione nella ricerca dei materiali, nel risparmio delle materie prime e nel riciclo. Perché anche un gesto così quotidiano come andare in palestra può fare la differenza sul nostro impatto ambientale!

Patagonia, gli abiti per la palestra di proprietà della Terra

Patagonia, abiti per palestra

La notizia è di pochi giorni fa: Patagonia, il brand noto in tutto il mondo per il suo impegno ambientale pluridecennale, ha deciso di far ancora di più per la protezione del Pianeta. Come? Rendendo la Terra il suo primo azionista. Detta così può sembrare strano, ma è proprio il progetto annunciato dai vertici dell’azienda: il 98% delle azioni passa infatti nelle mani di Holdfast Collective, un fondo che si dedicherà completamente a progetti di tutela e salvaguardia ambientale.

Una ragione in più per scegliere Patagonia per le nostre necessità in palestra, anche per la cura nella scelta dei materiali dei suoi prodotti e la vocazione alla sostenibilità. Ad esempio, amo molto la loro linea Baselayer per tutte le attività sportive, in particolare per il jogging: maglie e leggins, da indossare da soli o sotto le tute, per mantenersi caldi anche durante l’allenamento all’aperto nei mesi invernali. A questo scopo, l’azienda ha sviluppato il suo Capilene: un tessuto sintetico proveniente da fibre completamente riciclate, leggero, traspirante, elastico e dalla veloce asciugatura, così da evitare la fastidiosa sensazione di umidità quando si corre o si suda. Ad esempio, la maglia Baselayer Midweight Crew è realizzata in poliestere al 100% riciclato ed è in vendita a 80 euro, magari da abbinare con i leggings Midweight Bottoms, proposti sempre a 80 euro.

BeGin, gli abiti da palestra di CasaGin

Abiti per palestra BeGin

Vi ho parlato più volte in questi anni di CasaGin, un marchio tutto italiano ed eccellenza nella moda più sostenibile. E insieme abbiamo imparato a conoscere questa azienda, specializzata in indumenti da casa e relax di elevatissima qualità, realizzati con fibre più sostenibili e votate alla durata. Forse non tutti sanno, però, che CasaGin ha anche la sua linea di abbigliamento da palestra: BeGin.

La filosofia alla base di BeGin è la stessa che da sempre contraddistingue il marchio: alta qualità, senza nessuna rinuncia sul fronte di una maggiore sostenibilità. Un proposito che appare più che evidente in prodotti quali la Canotta Be.Performance (85 euro), realizzata in uno speciale tessuto tecnico più sostenibile, per garantire il massimo della vestibilità e della traspirazione anche durante gli allenamenti più intensi. Dotata di inserti in rete riciclata e basata sulla tecnica Greenperforming 2.0 – un sistema di produzione che accelera la biodegradabilità del tessuto, garantendo estrema morbidezza – questa canotta permette alla pelle di respirare e di lasciarla sempre asciutta, nonostante la sudorazione. Ancora, è dotata di scritte e loghi ad alta visibilità sia sul fronte che sul retro, una sicurezza in più per chi corre su strada e ha bisogno di essere sempre riconoscibile.

The Minu, i leggings da avere sempre con sé

Leggings The Minu

Per chi ama lo sport, oppure pratica regolarmente discipline come lo yoga e il pilates, poter approfittare di indumenti elastici, che avvolgono il corpo e che non limitano i movimenti è davvero importante. Ed è per questo che, nella sacca della palestra delle appassionate di fitness, non manca mai almeno un paio di leggings.

Tra le tante proposte sul mercato, ne arriva una di un’azienda tutta italiana, in pieno stile ecocentrico: The Minu. Il brand ha infatti deciso di proporre al pubblico, in particolare quello femminile, degli indumenti per la palestra e il fitness di elevatissima qualità, realizzati con grande attenzione all’ambiente. Oltre all’impiego di materiali innovativi, come l’Econyl, la visione di The Minu è molto chiara: produrre senza danneggiare l’ambiente.

Interessanti sono i leggings Astrid, proposti a 139 euro e realizzati proprio in Econyl: si tratta di una fibra realizzata grazie al riciclo al 100% di nylon, in particolare proveniente da reti da pesca o altri rifiuti che vengono normalmente abbandonati in discarica. Questi pantaloni avvolgono e scolpiscono il corpo, non limitano i movimenti e sono perfetti proprio per lo yoga e il pilates, perché garantiscono il massimo dell’elasticità anche durante l’esercizio più complesso.

La tuta per la palestra? In cotone rigenerato, grazie a Rifò

Tuta Rifò

Anche di Rifò vi ho parlato spesso, un’azienda davvero innovativa tutta italiana che ha fatto del riciclo delle fibre tessili la propria vocazione. I più la conosceranno per gli splendidi indumenti ottenuti dal recupero del denim e dai suoi scarti industriali, fibra che poi viene rigenerata per regalarle una seconda vita. Ma Rifò si occupa anche di cotone completamente rigenerato, per una vita in palestra confortevole e più amica dell’ambiente.

Ad esempio i pantaloni Talia (95 euro) e la felpa Altea (85 euro) sono la soluzione ideale per qualsiasi attività sportiva, dalla corsa fino al workout sotto al bilanciere. Morbida, calda e traspirante, questa tuta non costringe il corpo e garantisce una buona capacità di movimento. Ed è davvero più sostenibile: è realizzata al 50% con cotone rigenerato e al 50% con cotone organico, proveniente da fornitori a chilometro zero e da coltivazioni non intensive e certificate.

E le scarpe? Sport e tempo libero, con AllBirds

Scarpe AllBirds

Naturalmente, quando si parla di palestra e allenamento non possono mancare le giuste scarpe, sia per proteggere il piede durante gli sforzi che per evitare traumi. Non basta indossare una scarpa da tennis qualsiasi, o scegliere una comune sneaker: serve una calzatura specificatamente pensata per lo sport.

AllBirds, un’azienda di origine neozelandese e oggi disponibile anche in Europa, realizza da tempo proposte per lo sport più sostenibili, in particolare scarpe. Ogni modello incorpora almeno il 75% di materiali riciclati e la produzione tende il più possibile a essere carbon neutral, con opere di compensazione della CO2, nonché fibre vegetali e animali provenienti dall’agricoltura e dall’allevamento rigenerativo.

Fra le tante proposte, spiccano le scarpe Women’s Tree Runner: sono state progettate a partire da foglie di eucalipto provenienti da foreste certificate, prevedono poi suole e intersuole ricavate dalla canna da zucchero e parti tessili traspiranti ottenute dall’abbinamento tra lana di merinos riciclata e olio di ricino. Le scarpe sono disponibili sullo store ufficiale dell’azienda, a 120 euro.

Insomma, dedicare del tempo al proprio benessere e alla forma fisica è fondamentale per una vita in salute. Ma è addirittura meglio se, per farlo, possiamo ridurre il nostro impatto sul Pianeta!

I contenuti di questo post non sono legati a nessun tipo di operazione commerciale.
Le aziende e i prodotti segnalati sono stati recensiti di mia iniziativa e in base ai miei gusti e valori.
Tessa Gelisio

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