I raggi solari hanno benefici ma anche controindicazioni: le principali spiegate dalla specialista
Gli italiani amano abbronzarsi, uomini o donne, di tutte le età. Da un’indagine realizzata dalla società di ricerche OnePoll per eDreams è emerso che sono proprio gli abitanti del nostro Paese quelli che ci tengono di più a sfoggiare un bel colorito dorato, tanto da passare molte più ore sotto il sole rispetto agli altri popoli europei. Quest’anno più che mai, poi, era tanta la voglia di stare all’aria aperta e godere dei raggi del sole! Purtroppo però, se il sole ha degli effetti positivi, ha anche un rovescio della medaglia: e spesso paghiamo con danni a lungo termine gli effetti di una “abbronzatura selvaggia”.
Ho nuovamente consultato la Dott.ssa Marta Brumana, Dermatologa di Humanitas Medical Care Milano, che già nel recente post sulla corretta beauty routine per il rientro delle vacanze avvertiva che in questo periodo occorre rimediare ai danni provocati a pelle e capelli con l’esposizione solare. «Il sole è un toccasana per l’umore, e quest’anno ne avevamo davvero bisogno, in più permette la sintesi di vitamina D, fondamentale non solo per la salute delle ossa ma anche per il buon funzionamento del sistema immunitario e dell’apparato cardiovascolare. I raggi UV però hanno anche effetti nocivi, immediati o cronici: la maggior parte sono UVA, quelli che regalano l’abbronzatura, responsabili anche di stress ossidativo e aumento di radicali liberi, quindi invecchiamento cutaneo, inestetismi e talvolta di patologie; gli UVB sono una piccola percentuale, ma sufficiente per creare infiammazioni acute, come scottature e dermatiti, ma anche di danneggiare il nostro DNA e quindi aumento del rischio di tumori alla pelle.»
Per questa volta ho preferito soffermarmi sui danni legati al fotoinvecchiamento, per il quale si fa ancora poca prevenzione. È un peccato perdersi il bello del sole: basta un po’ di accortezza per limitare spiacevoli conseguenze!
E se invece ormai il danno è fatto? La Dottoressa ci spiega come rimediare alle problematiche più comuni dopo l’esposizione solare.
MACCHIE SOLARI
«Si tratta di alterazioni della pigmentazione, quella che si cerca con l’esposizione al sole: quando però questa è eccessiva, può portare alla formazione di macchie, che non sono segno di una patologia, sono un problema estetico, ma piuttosto diffuso.
Tra i principali abbiamo le lentigo solari e il melasma. Le lentigo non vanno confuse con le lentiggini (il cui vero nome è efelidi), tipiche dei fototipi più chiari, più visibili in estate e tendono a svanire in inverno; si tratta invece di quelle macchie scure che compaiono su viso, décolleté, spalle, mani, soprattutto da una certa età in poi ma possono comparire già dai 20 anni. Il melasma invece è la zona scura che si forma tipicamente su fronte, zigomi o sul labbro superiore, più frequente nelle donne e molto comune durante la gravidanza, ma anche in chi assume contraccettivi orali; ha un andamento ricorrente, in inverno si nota meno ma si accentua nuovamente in primavera-estate.»
Cosa fare
«Per le lentigo ci sono molti prodotti cosmetici, ma l’unica soluzione davvero definitiva è la terapia laser, in cui vengono utilizzate specifiche lunghezze d’onda a seconda del colore della pelle e della profondità a cui si trova la macchia; è un trattamento indolore e molto efficace, solitamente in 1 o massimo 2 sedute il problema è eliminato.
Per il melasma le possibilità sono diverse, bisogna valutare il caso specifico: può essere utile ancora il laser, oppure si possono eseguire dei peeling a base di un mix di acidi esfolianti, ma il numero di sedute è variabile in base all’estensione. Può essere utile anche una cura domiciliare, con cosmetici ad azione schiarente, oppure con prodotti specifici prescritti dal medico come i derivati della vitamina A. In entrambi i casi, molto importante è la fotoprotezione, sia dopo il trattamento, per evitare la formazione di nuove macchie, sia come regola generale di prevenzione.»
INVECCHIAMENTO CUTANEO
«L’invecchiamento è un processo naturale, ma strettamente legato all’esposizione solare: i raggi del sole possono causare diversi problemi alla pelle, oltre alle già citate macchie, come perdita di elasticità, secchezza, formazione di rughe, dilatazione dei capillari sul viso che diventano così più evidenti.»
Cosa fare
«A casa, consiglio creme dall’azione idratante o contenenti ingredienti come i retinoidi (i derivati della vitamina A). Nel campo della medicina estetica, le terapie possibili sono molteplici, da scegliere in base alla tipologia di pelle; il problema però non è tanto la singola ruga, è un’alterazione della consistenza della pelle, che è più difficile da trattare: ecco perché l’aspetto chiave deve essere la prevenzione. Utilizzare sempre la protezione solare, che va scelta in base al proprio fototipo, ma non deve essere in ogni caso troppo bassa: io consiglio di non scendere sotto un indice di 20 o 30 SPF, quindi media-elevata. Importante anche l’alimentazione: alcune tipologie di antiossidanti hanno un’attività dimostrata nel ridurre i danni dei raggi solari.»
L’ACNE MIGLIORA O PEGGIORA?
«I raggi solari possono avere, nell’immediato, un effetto benefico perché ad alcune lunghezze d’onda hanno un’azione antinfiammatoria. D’altra parte, però, come sistema di difesa, la pelle tende a ispessire lo strato corneo, quello più superficiale, che è anche quello in cui si forma l’acne: ecco perché, una volta terminata l’esposizione e persa questa sorta di terapia, il problema tende a peggiorare (considerando anche gli sbalzi di temperatura autunnali e lo stress del rientro).»
Cosa fare
«Oggi l’acne può essere curata davvero e in modo risolutivo, le terapie possibili sono moltissime; l’importante è rivolgersi al dermatologo precocemente, prima che si aggravi, perché i segni che lascia sulla pelle sono permanenti. L’autunno è il momento ideale per iniziare i trattamenti, che solitamente richiedono diversi mesi e sono controindicati in estate perché potenzialmente sensibilizzanti; possono essere prescritti rimedi locali, da applicare sulla pelle, o eventualmente farmaci come retinoidi o antibiotici.»
I CAPELLI SONO ROVINATI!
Si parla molto di capelli secchi e sfibrati dopo l’estate: sole, salsedine, cloro, lavaggi frequenti e magari tinture e strumenti roventi per lo styling, li mettono a dura prova. Sappiamo che dobbiamo proteggere le lunghezze con prodotti specifici, ma della cute ci preoccupiamo abbastanza?
«L’autunno è un momento critico per i capelli, e questo in gran parte è dovuto all’esposizione solare durante l’estate. Il sole può sia peggiorare l’alopecia androgenetica (la principale forma di calvizie, colpisce soprattutto uomini ma anche donne), sia aumentare la fase telogen del ciclo di vita del capello: in ogni caso, il risultato è un aumento della caduta dei capelli.»
Cosa fare
«Presto la caduta eccessiva verrà compensata: a meno che non si noti diradamento, occorre solo aspettare. Nel frattempo, consiglio di prendersene cura utilizzando prodotti idratanti e maschere riparatrici, evitando ogni fonte di stress ed eventualmente assumendo integratori specifici. Anche in questo caso però è importante la prevenzione: in estate occorre sempre proteggere capelli e cuoio capelluto con gli appositi prodotti solari e, ancora meglio, un cappello, perché in questa zona i raggi arrivano in modo perpendicolare e possono creare danni seri.»
Insomma, a tutto (o quasi) c’è rimedio: questo è il momento migliore per correre ai ripari, perché molte delle terapie proposte dagli specialisti come la Dott.ssa Brumana non si possono eseguire sulla pelle abbronzata né prima dell’esposizione, come durante la stagione primaverile.
E l’anno prossimo, ricordiamo che prevenire è sempre meglio che curare!
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