La mia personalissima hitparade delle perle dei nostri mari
Tante piccole perle, tutte assieme, legate dal filo blu del Mediterraneo così immagino le “isole minori” dei nostri mari. Minori per dimensione certo ma non per bellezza.
Le amo tutte e ho avuto il privilegio di vederle tutte (tranne Alicudi e Filicudi). Ognuna ha un proprio carattere, ognuna un proprio mood e, per un motivo o per l’altro, nel mio girovagare con Pianeta Mare, ho lasciato pezzettini di cuore qua e là. Oggi stilo la mia classifica. Non me ne voglia chi si sentirà escluso… Ho deciso di autolimitarmi a 10 gioielli brillanti, quelli che più ho amato.
Partiamo dalla decima fino alla prima, come in ogni hitparade che si rispetti! Ecco la mia compilation di purissimo Mediterraneo.
10- PROCIDA
Ischia è incantevole ma la sua sorellina promette di più: è più timida, più discreta, per questo ai miei occhi più magnetica.La sua scura natura vulcanica crea un contrasto abbagliante con i centri abitati composti da tante piccole abitazioni dipinte con colori brillanti. La linea della costa è scavata da quelli che in tempi remoti dovevano essere crateri e oggi sono semplicemente calette da sogno. Il mio consiglio è: perdetevi nei vicoletti che tagliano i centri abitati. Ammirate l’anfiteatro naturale costituito da Marina di Corricella e il convento di Santa Margherita, respirate antichità nel centro di Terra Murata e i profumi del Mediterraneo nei Giardini di Elsa. Il panorama che si gode da Punta Pioppeto non ha prezzo.
9- ISOLA DI SAN PIETRO
Nell’Arcipelago del Sulcis le due isole principali Sant’Antioco e San Pietro sono uno splendido manifesto del sud della Sardegna: visto che tramonto si ammira da San Pietro nella foto di copertina? Amo Sant’Antioco ma adoro letteralmente Carloforte, maggiore centro abitato di San Pietro. E’ un’ “isola nell’isola”. Trecento anni fa è diventata la dimora di una comunità di pescatori liguri e tutt’ora sembra un cittadina del Ponente ligure dove si parla un dialetto che sa molto di genovese. Una bella passeggiata sul lungomare del porto, una sosta per godersi l’ombra delle 4 gigantesche magnolie che decorano Piazza della Repubblica dopo aver percorso i vicoletti colorati della cittadina vi basterà per cogliere l’atmosfera del posto. La costa di San Pietro è una pacchia per i cacciatori di calette come me: piccole o minuscole, rocce e sabbia candida, falesie e faraglioni, piscine naturali, profonde insenature e isolette… Tutto il repertorio sardo in uno spazio piccolo piccolo. Se vi piace il tonno l’isola è da visitare a maggio la stagione della cattura, eccezionale.
8- STROMBOLI
Le immagini notturne delle sue spettacolari eruzioni sono una delle icone più classiche e note di Stromboli e dell’Eolie. Nonostante la vivacità del vulcano, Stromboli è il posto giusto dove cercare pace e relax. Le poche centinaia di residenti, sparsi in piccoli centri abitati, hanno scelto di conservare l’isola e la genuinità dei suoi ambienti facendola diventare un meta per turisti in fuga dalla movida estiva, attratti qui dalla sua selvaggia bellezza. Le poche strade presenti sono poco più che mulattiere percorribili soltanto in motorino, l’acqua dolce in estate è sempre al limite della disponibilità e non esiste alcuna illuminazione stradale: per altre località queste sarebbero gravi handicap, qui diventano solo affascinanti caratteristiche che mi fanno tornare indietro nel tempo. E’ rarissimo altrove avere l’opportunità visitare luoghi antichi come Ginostra, piccolo centro abitato posto sul lato sud-ovest dell’isola: piccola, pittoresca località rimasta a due secoli fa dove si circola ancora soltanto a dorso di mulo. Chi a resta a Stromboli dopo il tramonto del sole può godere per lo più dello spettacolo della natura. L’assenza di illuminazione stradale garantisce la visione di cieli stellati mozzafiato e dall’Osservatorio posto nei pressi del cratere del vulcano si possono ammirare i fiammeggianti rigurgiti di lava.
7- ASINARA
Uno dei suoi ultimi inquilini stabili è stato Totò Riina, star carceraria della Colonia penale che ha chiuso nel ’97. Da allora l’Asinara che si affaccia sulle Bocche di Bonifacio, è semplicemente una bellezza naturale con pochi rivali al mondo. I 51 km quadrati meno cementificati del Mediterraneo. E lo dico senza tema di smentita. Euforbie e boschi di lecci sono una cartolina che arriva diretta dal passato del Mare nostrum: era così, bello e selvaggio, aspro puro e profumato. Per ricordarlo basta visitare questo capolavoro naturale. Tante le escursioni possibili con le guide del parco alla scoperta degli abitanti dell’isola: berte e uccelli della tempesta, falchi pellegrini e sterne, testuggini e mufloni… Per non parlare dei fondali meravigliosi che circondano l’isola. Insomma, per chi ama la natura come me è una meta imperdibile.
6- LAMPEDUSA
Lampedusa è nel mezzo del Mediterraneo. Purtroppo oggi ne sentiamo parlare soprattutto per gli sbarchi di migranti, ma l’isola che si affaccia sull’Africa è un posto incantevole dagli orizzonti infiniti. Lunga meno di 10 km e stretta meno due è visitabile con una bicicletta. Tutto brilla, tutto riflette il sole, è una passeggiata in un bagno di luce. I brillanti, tipici dammusi parlano di culture che qui si incontrano, di un’Italia tanto vera quanto di un’Africa accennata ma inequivocabile. Lungo la costa ogni baia e cala una scoperta. Nella Baia dei Conigli l’acqua è talmente limpida da sembrare vetro. Di notte, d’estate la spiaggia diventa un luogo sacro nel quale le poche tartarughe marine dei nostri mare vengono a deporre le uova con un rito millenario. Tutto è incanto.
5- GIGLIO
Adesso di fronte a Giglio Porto non c’è più il lugubre mausoleo della Costa Concordia. Il ricordo del dramma è troppo fresco per non comparire nei discorsi di turisti e isolani, ma il Giglio, grazie al cielo, è molto più di questo. Una delle più belle isole del mio amato Arcipelago toscano, un luogo in cui turismo balneare e naturalista mantiene un ragionevole equilibrio. Per definire l’isola con una parola direi che è “piacevole”. E in un articolo in cui si sprecano i superlativi può sembrare poco, invece il Giglio celebra questo: il relax. E’ un luogo facile da vivere, da visitare e da godere. Una visita al Castello è una bella esperienza specialmente se innaffiata con del buon Ansonaco, vino di cui i gigliesi vanno molto orgogliosi. Gli isolani sono “ruspanti” e pregni di quella sincera toscanità che ti fa sentire a casa e tutto sommato tra amici anche dopo pochissimo tempo.Natura tanta, tantissima, per terra e per mare. E vogliamo parlare dei siti di immersione? Per tutti i gusti e tutti i brevetti. Il Tirreno qui è ricco di vita.
4- MARETTIMO
Senza dubbio una delle isole più sottovalutate dei nostri mari. Minuscola, solitaria, all’estremità dell’Egadi. Le spalle alla Sicilia il viso al Mediterraneo aperto. Un solo centro abitato, poco spazio per qualsiasi cosa, umani e barche e per questo tanta, tanta pace. Fino a qualche tempo fa non esisteva nemmeno l’illuminazione stradale. L’acqua è calda e di una trasparenza impressionante. L’isola è un sasso coperto di macchia mediterranea nutrita da tante sorgenti di fresca acqua minerale. Una camminata di qualche ora vi permetterà di attraversarla tutta. Un tramonto al forte saraceno e una vista dallo splendido sito della guardia romana rimangono nel cuore come quelle stellate che solo dal ponte di una barca nel nulla del mare aperto si riescono ad ammirare. I fondali per i patiti di immersioni sono semplicemente incantevoli, ma per chi appena pinneggia bastano una maschera e un boccaglio per aver la sensazione di essere in una vasca dell’acquario di Genova.
3- CAPRAIA
E’ un mondo a parte. A volte si ha la netta sensazione di essere in un luogo dimenticato dal resto del mondo! Un sasso scuro che calleggia su un abisso blu in mezzo al nulla. L’esplorazione dell’isola quando conduce alla scoperta dei vecchi posti d’osservazione della Marina (si parla dei primi anni del secolo scorso) o della colonia penale può dare la sensazione di essere in uno di quei film post apocalittici in cui l’uomo è quasi estinto e la natura ha ripreso il sopravvento. Essere soli, nella macchia Mediterranea o alla punta dello Zenobito è come essere a milioni di chilometri da ovunque. In un’altra epoca. Il paese è minuscolo… d’altronde non c’è spazio. Un campeggio, un hotel, un paio di ottimi ristoranti e gli abitanti meravigliosi che ti fanno respirare sempre e comunque l’aria del piccolo paese di mare. Il mare, beh… Il mare è blu profondo, ovunque.
2- PALMAROLA
Selvaggia, ancestrale, bellissima. E’ il vero senso del nostro mare, una storia antica, una riserva naturale che è un luogo incontaminato. Nel vero senso della parola. Molti la giudicano una delle isole più belle del mondo. Non è un’esagerazione. I ponzesi che fuggono dal turismo più assillante si nascondono quasi letteralmente, qui, nelle case grotta scavate nel tufo. Le cale, i faraglioni e le falesie, le tante piccole grotte lungo la linea della costa, raccomandano un’esplorazione a bordo di una piccola barca. Sbarcare, godere del mare e della natura, risalire a bordo e via per un’altra esplorazione. Da vedere? Tutto! Signori ecco a voi come era il nostro mare un tempo.
1- CAPRERA
Ed eccoci alla numero 1! La regina è, per me, Caprera. Nell’Arcipelago della Maddalena: uno dei posti più belli del mondo . Soltanto quindici chilometri quadrati ma di puro incanto. Poche, eleganti costruzioni non disturbano il paesaggio che anzi ne esce arricchito. Il granito è la roccia dominante al contrario di tanti altri gioielli di questa classifica non ha nulla a che fare con il magma e i vulcani. E’ solo roccia, scavata dalla violenza del mare e dalla carezza del vento, che nei millenni ha assunto le forme più strane. Si possono leggere immagini nelle rocce dell’isola quante se ne possono immaginare nelle nuvole in cielo. L’acqua è di un colore indefinibile e magnifico, in continua oscillazione tra l’indaco, il verde e l’azzurro più pallido. Attira come una calamita. E’ un luogo che è il riassunto di tutti gli altri luoghi della mia hit parade. Bellezza, pace, elegante e discreta presenza umana. L’isola è completamente inclusa nell’area marina protetta della Maddalena e tanta bellezza merita a volte di essere inaccessibile e protetta integralmente. Quindi, se avrete “l’onore” di visitarla, rispettatela e state attenti ai limiti imposti dalla AMP
5 Comments
Luca
21 Luglio 2015 at 15:27E sant’Antioco, anche se è collegata con l’istmo. Sei a Mangiabarche nella foto, no? Un abbraccio.
Tessa Gelisio
24 Luglio 2015 at 14:21esatto!!
Francesco
21 Luglio 2015 at 16:25Manca la mia di isola preferita, La Figlia Del Vento, Pantelleria.
Tessa Gelisio
24 Luglio 2015 at 14:19bellissima… ma io preferisco Lampedusa!!!
Ilaria
21 Luglio 2015 at 22:46Belle ma io metterei anche Salina, Ustica, Pantelleria, Favignana… non si capisce mica che amo la Sicilia 😛