6 prodotti a confronto e le sostanze che non dovrebbero contenere
Le labbra sono una delle zone più delicate: la pelle è molto sottile e non ha ghiandole sebacee, in più la cattiva abitudine di leccarle asporta il film idrolipidico che le protegge e le rende ancora più secche. Siamo un po’ tutti/e dipendenti dal burrocacao: lo utilizziamo ogni giorno e parecchie volte al giorno.
Ma non finisce solo sulla nostra pelle… ho letto che il 70% di ciò che viene messo sulle labbra, viene poi ingerito! Quindi la preoccupazione degli ingredienti da evitare dovrebbe essere doppia.
Queste sono le sostanze che sarebbe meglio non trovare:
- Petrolati, come paraffina (paraffinum o paraffinum liquidum) o vaselina (petrolatum)
- Siliconi, che danno l’illusione di idratare la pelle ma non fanno altro che ricoprirla impedendole di respirare (nell’inci si nascondono spesso in quei nomi che finiscono con –ONE)
- BHA e BHT, due conservanti messi al bando dalla cosmesi eco-bio perché irritanti per pelle e mucose e accusati di interferire con il sistema endocrino
- Propylene glycol, che abbiamo già trovato negli shampoo. Peggio ancora quando è in un prodotto che non si risciacqua!
- Filtri solari chimici
Ho preso un po’ di burrocacao, di diverse fasce di prezzo, al supermercato o in farmacia; ho scelto proprio quelli con un’immagine più naturale, per scoprire se lo fossero veramente. Ecco quello che ci ho trovato…
NUXE – Balsamo labbra nutriente Rêve de Miel® (€ 10)
Contiene Behenoxy Dimethicone e Dimethicone, due siliconi; Ethylhexyl Methoxycinnamate, un filtro solare chimico segnalato tra quelli più pericolosi; tre allergeni del profumo e il BHT.
Troppi ingredienti dannosi per un prodotto che si spaccia per naturale; la dimostrazione che la qualità non ha sempre a che vedere con il prezzo alto.
I PROVENZALI – Stick Labbra al Karitè (€ 2,89)
Anche se non fa parte della linea bio dell’azienda, l’inci è tutto sommato buono. Non contiene conservanti come BHA e BHT, allergeni o derivati animali, anche se difficile sapere cosa nasconda la dicitura ‘Parfum’; semaforo rosso per la cera microcristallina, un particolare tipo di cera ottenuta da petrolati.
A parte questo nulla da segnalare: sicuramente il migliore prodotto che ho trovato come lista di ingredienti. Ottimo prezzo.
SPECCHIASOL – Epistick propoli (€ 5,50)
Aprono l’inci paraffina e petrolatum, seguiti da ozokerite e cera microcristallina: tutti derivati della lavorazione del petrolio; in più troviamo anche il BHA.
Non molto bene per un’azienda che dice di usare solo materie prime naturali e rispettare l’ambiente…
YVES ROCHER – Balsamo Labbra Noce di Cocco (€ 1,95)
Ai primi tre posti della lista degli ingredienti ci sono paraffina, ozokerite e olio di palma. Inoltre contiene anche parabeni (Propylparaben).
Ci saranno anche marchi con elenchi di sostanze da evitare più lunghi, ma petrolati, parabeni e olio di palma bastano e avanzano per farmi dire no.
LA ROCHE-POSAY – Balsamo barriera riparatore Cicaplast (€ 6,25)
Burrocacao riparatore, senza profumo e senza parabeni; peccato però che presenti in cima alla lista ben due PEG, emulsionanti chimici e sostanze piuttosto aggressive, seguita dalla Silica Dimethyl Silylate, che si dice non sia così pericolosa come la silice in polvere (pericolosa per i polmoni se inalata), ma che io preferirei evitare.
Attenzione quindi anche ai prodotti comprati in farmacia…
EUCERIN – Stick Labbra Protezione Attiva (€ 3,90)
Formulato per pelli sensibili e con protezione solare, contiene cera microcristallina, Hydrogenated polydecene, un altro ingrediente di origine petrolifera, il filtro solare chimico Ethylhexyl Methoxycinnamate e il BHT.
Petrolati in prima posizione, filtri chimici e un ingrediente dannoso come il BHT: non mi piace.
Insomma, per mantenere le labbra sane e realmente idratate, meglio scegliere un burrocacao bio o almeno a base di sostanze naturali. Farò una ricerca personale e presto vi dirò quali sono i prodotti migliori!
N.B.: Le mie considerazioni sugli ingredienti le ho fatte alla luce di studi scientifici, opinioni di esperti di cui mi fido, fonti come il Biodizionario o i regolamenti delle certificazioni eco-biologiche.
2 Comments
innocenza
19 Maggio 2016 at 23:52Ciao. .ed io che compro yver Rocher perché penso che siano senza olio di palma e altri conservanti…..
Tessa Gelisio
20 Maggio 2016 at 15:39shhhh