Le sostanze da cui tenersi alla larga
Lo smalto, spesso, è un concentrato di sostanze tossiche, più di qualunque altro cosmetico: ci sono 4 sostanze che potrebbero contenere e da cui è meglio stare alla larga.
La prima è la formaldeide: quando presente, viene raccomandato di evitare il contatto con la pelle! Questo perché è altamente tossica, irritante per pelle, occhi, mucose e già da diversi anni inserita dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro tra le sostanze quasi certamente cancerogene. Nell’inci occhio anche alla resina di formaldeide (formaldeide resin) e ai potenziali cessori di questa sostanza: sodium hydroxymethyl glycinate, benzylhemiformal, imidazolidinyl urea e diazolidinyl urea.
Il toluene è un solvente, che negli smalti favorisce la stesura; pericoloso sia per assorbimento che per inalazione, può causare vari disturbi alle vie respiratorie, al sistema nervoso, irritazioni cutanee, infezioni e, pare, anche danni al nascituro se utilizzato durante la gravidanza.
La canfora è una sostanza deleteria anche per l’ambiente: è come un potete veleno per flora e fauna, tanto che la Food and Drud Administration americana ne ha fissato l’11% del prodotto totale come limite massimo. Nella scheda di FDA si leggono, tra gli effetti che potrebbe provocare, difficoltà respiratorie e faringiti se inalata, irritazioni a occhi e mucose, mal di testa, nausea; si precisa però che potrebbe avere anche altre conseguenze non ancora conosciute.
Infine il dibutyl phtalate, che troverete come DBP, è un ingrediente vietato in Europa per la sua tossicità, ma ancora consentito in alcuni Paesi esteri, e a volte arriva anche da noi nascosto dietro la dicitura ‘Parfum’. Gli studi hanno riportato effetti nocivi soprattutto in gravidanza, come malformazioni del feto o aborti spontanei, ma anche una riduzione della fertilità.
Non voglio creare allarmismi: bisogna anche considerare l’uso che si fa di uno smalto. Ma dal momento che, spesso, gli effetti dannosi a lungo termine si scoprono almeno dopo vent’anni, perché rischiare? Io preferisco perdere due minuti a leggere le etichette, ma almeno stare tranquilla per la mia salute.
Molte aziende hanno riformulato i propri prodotti e dovrebbero aver fatto piazza pulita di questi ingredienti; sarà davvero così? Per scoprirlo ho analizzato gli inci di qualche smalto famoso…
RIMMEL – Nail Rescue (€ 7,90)
Rimmel sta riformulando gli smalti, ma alcuni hanno ancora formaldeide o toluene; in questo prodotto in particolare, è segnalata la presenza di formaldeide come avvertenza. Sono presenti anche sostanze chimiche, tra cui filmanti (nitrocellulose, acrylates copolymer), un filtro solare chimico (benzophenone), acetone, siliconi (dimethicone).
ESSENCE – studio nails ultra strong (€ 1,85)
Questo smalto contiene formaldeide. Non tutti gli smalti di questo marchio lo contengono, quindi altri potrebbero essere più sicuri. Qui troviamo anche gli stessi filmanti come sopra, solventi chimici (butyl acetate), benzophenone e il propylene glycol, il solvente di cui abbiamo parlato altre volte perché piuttosto aggressivo.
DEBORAH – 7 Days Long (€ 8,50)
Mi erano stati segnalati come contenenti toluene e formaldeide; quelli che ho controllato io non la contengono, ma dipende dai singoli prodotti, quindi sempre meglio verificare di volta in volta. In compenso contiene diverse sostanze di sintesi: butyl acetate, nitrocellulose e acrylates copolymer, dimethicone, un filtro solare chimico e coloranti artificiali.
COLLISTAR – elisir trifasico unghie (€ 19,00)
Una volta il prodotto rinforzante era a base di formaldeide e toluene, ora fortunatamente sono cambiate le formulazioni e pare li abbiano eliminati. Comunque sono presenti tanti composti chimici: per citare i più famosi, PEG, paraffina (entrambi derivati dal petrolio), parfum, BHT (conservante sintetico bandito in molti Paesi), coloranti artificiali.
KIKO – smalto nail lacquer (€ 1,90)
Di questo marchio fino a poco tempo fa c’era uno smalto, chiamato “Extra strong & hard”, che conteneva formaldeide; ora fortunatamente non è più in produzione (se lo trovate, è una rimanenza, perché è sparito anche dal sito ufficiale). In quello che ho trovato io comunque ci sono diverse componenti che è meglio evitare, come i filmanti, acetone, benzophenone, siliconi (disiloxane), coloranti sintetici e il synthetic fluorphlogopite, una sostanza non biodegradabile e probabilmente tossica anche per l’uomo.
Mi sembra di capire che sia più facile trovare questi ingredienti nei prodotti indurenti: quindi in questi casi meglio fare ancora più attenzione. Inoltre, per rafforzare le unghie esistono tantissimi rimedi naturali: ad esempio, dei massaggi con olio di mandorla o di oliva!
E per avere unghie colorate senza ricoprirle di chimica? Esistono smalti privi di queste sostanze… ne parleremo molto presto!
N.B.: Le mie considerazioni sugli ingredienti le ho fatte alla luce di studi scientifici, opinioni di esperti di cui mi fido, fonti come il Biodizionario o i regolamenti delle certificazioni eco-biologiche.
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