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Bicarbonato e percarbonato di sodio: differenze, vantaggi e utilizzi 


Bicarbonato percarbonato Tessa Gelisio

Il bicarbonato e il percarbonato di sodio rappresentano valide alternative ad alcuni prodotti per la pulizia della casa che contengono componenti inquinanti, ma siamo sicuri di saperli usare nel modo corretto?

Se da un lato è innegabile che le due sostanze si rivelano spesso efficaci per la preparazione di semplici rimedi naturali, dall’altro lato è importante conoscerne proprietà e differenze per sfruttarle al meglio senza rischiare di rimanere delusi pretendendo risultati miracolosi!

Proprio per questo ho pensato di soffermarmi sui vantaggi e sugli utilizzi di bicarbonato e percarbonato in ambito domestico, preparando una guida sintetica che può aiutare a dissipare molti dubbi e a favorire un uso più consapevole di questi prodotti.

Bicarbonato di sodio: proprietà e falsi miti

Certamente versatile e presente nella maggior parte delle case, il bicarbonato di sodio può essere reperito facilmente in tutti i comuni supermercati, presentandosi come una sottile polvere bianca che si scioglie facilmente in acqua.

Del bicarbonato è noto l’utilizzo alimentare, dovuto al suo potere lievitante, così come il suo potenziale antiacido che lo rende protagonista di diverse preparazioni farmaceutiche.

Grazie all’azione leggermente abrasiva viene usato anche come ingrediente per la preparazione di trattamenti per sbiancare i denti (da usare con molta parsimonia non più di una volta al mese!), mentre il suo utilizzo per lavare frutta e verdura riducendone la carica batterica è stato più volte messo in discussione non avendo infatti un potere igienizzante.

Uno studio condotto dall’Università di Teramo e pubblicato nel Journal of Food Safety nel gennaio 2022, ad esempio, ha sottolineato l’inefficacia del bicarbonato per eliminare la Salmonella enterica dalla verdura a foglie, contrapponendo invece la validità dell’olio essenziale di cannella.

Anche per quanto riguarda le pulizie di casa si tende spesso ad attribuire a questa sostanza molte più proprietà di quelle che vanta realmente, tanto che i miti da sfatare sono numerosi:

  • il bicarbonato non ha potere sgrassante, neanche se aggiunto all’aceto del quale neutralizza l’acidità diminuendone la capacità pulente;
  • non ha alcuna efficacia nella rimozione del calcare, proprio perché per sciogliere questa sostanza è necessaria una soluzione acida (come l’acido citrico);
  • non è utile per ammorbidire i tessuti durante il lavaggio, contribuendo invece alla formazione del calcare responsabile di conferire maggiore durezza agli indumenti e alla biancheria.

Come usare il bicarbonato in casa quindi? Certamente si rivela prezioso per creare un ottimo deodorante naturale o un detergente delicato per la pulizia dei pavimenti e delle piastrelle, anche se di marmo o granito, ad esempio unendolo all’acqua, all’alcool e al sapone di Marsiglia.

Miscelando bicarbonato, sale fino, acqua corrente e acqua ossigenata, invece, si realizza una soluzione in grado di eliminare la muffa che diventa una validissima alternativa alla comune candeggina.

Cos’è e a cosa serve il percarbonato di sodio

Il percarbonato di sodio è un composto ottenuto dalla reazione che si scatena addizionando carbonato di sodio e perossido di idrogeno, meglio noto come acqua ossigenata.

Reperibile sotto forma di granuli di piccole dimensioni, svela tutto il suo potenziale pulente nel momento in cui vene dissolto in acqua abbastanza calda (la temperatura deve essere almeno di 40°), un’operazione che permette al percarbonato di liberare ossigeno.

Gli utilizzi del percarbonato sono legati principalmente al bucato, grazie alle sue spiccate virtù sbiancanti e igienizzanti. A questo proposito le funzioni del percarbonato sono essenzialmente tre:

  • sbiancare i tessuti chiari, anche se ingrigiti e ingialliti, aggiungendo un cucchiaio circa di prodotto nel cestello della lavatrice o durante il lavaggio a mano;
  • eliminare le macchie, sia aggiungendolo all’acqua di ammollo degli indumenti sia pretrattando gli aloni più ostinati, realizzando un composto a base di acqua e percarbonato da lasciare agire sulle macchie per circa dieci minuti prima di procedere con il consueto lavaggio (sempre prestando attenzione ai tessuti delicati);
  • ottenere un effetto ammorbidente naturale in alternativa agli ammorbidenti tradizionali. Anche in questo caso è sufficiente aggiungerne un cucchiaio nell’apposita vaschetta della lavatrice.

Bicarbonato e percarbonato a confronto: quando e come usarli

Entrambe soluzioni ecosostenibili, bicarbonato e percarbonato danno un prezioso contributo alle faccende domestiche e non solo. Sono prodotti economici che è facile trovare anche nella grande distribuzione, tuttavia alla luce di quanto ho descritto sopra si può dedurre che le due sostanze si caratterizzano per funzionalità e utilizzi molto diversi tra loro:

  • il bicarbonato di sodio ha un leggero potere abrasivo ma non ha un effetto sbiancante sui tessuti, mentre si presta bene per la pulizia delle superfici dure, per trattare depositi di muffa e per deodorare in modo naturale. Non è utile come anticalcare né tantomeno come additivo ai lavaggi in lavatrice o in lavastoviglie;
  • il percarbonato di sodio è un agente sbiancante e si utilizza soprattutto per lavare e ammorbidire la biancheria. Non si rivela efficace, invece, per la pulizia dei pavimenti anche perché rischierebbe di lasciare troppi residui.

Se l’obiettivo è mettere da parte i prodotti inquinanti senza tuttavia rinunciare all’igiene e alla pulizia tra le pareti domestiche, quindi, avere sempre a portata di mano una piccola scorta di bicarbonato e percarbonato è certamente una scelta green e consapevole!

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