Gli errori più comuni che si commettono in questo periodo
Situazione tipica in vacanza? Aperitivi in spiaggia, cene fuori, serate nei locali, più il tentativo di rinfrescarsi dall’afa opprimente, con svariati cocktail con ghiaccio. Bene, prima di tutto si tratta di una pura illusione, perché in realtà l’alcol non disseta ma disidrata ulteriormente l’organismo. Inoltre, si rischia di perdere il conto e alzare un po’ troppo il gomito. Intendiamoci, un bicchiere o due di vino durante i pasti non si negano a nessuno, anzi: quello rosso contiene anche sostanze preziose per la salute, come il resveratrolo, un potente antiossidante che pare abbia anche azione anti tumorale. Quelli da cui guardarsi sono i superalcolici: 6 bicchieri in un giorno (o una serata) sono già considerati un consumo eccessivo.
L’errore in cui poi cadono in molti è quello di credere che se si supera la soglia, ma solo ogni tanto, non sia così grave; sbagliato, perché sono considerate ugualmente rischiose sia la frequenza che la quantità, pur se in un’unica occasione. Provate a pensare: vi sembra la stessa cosa mangiare un piatto di pasta al giorno, o digiunare tutta la settimana per mangiarne sette piatti la domenica? Una vera e propria abbuffata, come quella di alcolici: non a caso la tendenza a strafare occasionalmente viene chiamata dagli esperti “binge drinking”, ovvero “abbuffata alcolica”, di certo non priva di conseguenze.
Ma leggendo nella sezione che ISS ha dedicato ai Falsi miti e bufale, di cui vi ho già parlato altre volte qui su Ecocentrica, ne ho scovati anche altri che rispecchiano comportamenti e stili di vita tipici del periodo estivo.
Curiosi di scoprirli?
“È VERO CHE SE ESAGERO CON L’ALCOL SOLO NEL FINE SETTIMANA NON METTO A RISCHIO LA MIA SALUTE?”
Foto: www.stile.it
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la pratica del “binge drinking” è diffusa soprattutto tra i giovani, nella fascia tra i 18 e i 24 anni, a cui si dedicano nel fine settimana. Purtroppo sottovalutano i vari rischi, da quelli più immediati e facilmente deducibili come incidenti stradali, a quelli secondari come inclinazione a comportamenti violenti, emarginazione sociale, calo negli studi scolastici e aumento di rapporti sessuali non protetti. I dati inoltre mostrano che il fenomeno è in aumento negli ultimi anni, tanto che ormai riguarda il 22,2% dei maschi e l’8,6% delle femmine.
Difficile dire come fare prevenzione al meglio. Certo è che noi adulti potremmo innanzi tutto dare il buon esempio, limitandoci a un buon vino rosso senza esagerare…
“SULLE USTIONI BISOGNA METTERE IL BURRO?”
Foto: www.donnaglamour.it
In tanti anni di vacanze al mare, ho sentito dire spesso questo presunto rimedio. Gli esperti di ISS spiegano che non ha nessun fondamento dal punto di vista medico, e oltre a non portare nessun beneficio, può essere addirittura controproducente, perché il grasso del burro trattiene il calore sotto pelle, che peggiora quindi la bruciatura; in più, può anche aprire la strada a vari tipi di infezione.
Se la scottatura non è grave, usate un buon doposole o del gel di aloe vera; se compaiono bolle o vesciche, significa che è più profonda: meglio consultare un medico. In ogni caso, attenzione al fai da te!
“L’ANANAS BRUCIA I GRASSI: MA È PROPRIO COSÌ?”
Foto: www.ilgiornaledelcibo.it
Tipico del momento in cui si avvicinano le vacanze e la tanto temuta prova costume, cercare rimedi last minute per perdere quei chili di troppo. Non ho mai creduto ai cibi miracolosi: per stare in forma (e in salute) non c’è altro segreto se non quello di una sana alimentazione da seguire quotidianamente tutto l’anno.
Nel caso dell’ananas, ha il vantaggio di essere un frutto ricco di acqua e con poche calorie; la sostanza creduta portentosa è la bromelina: esistono studi scientifici che confermano il suo effetto drenante (aiuta cioè ad eliminare i liquidi in eccesso), ma è contenuta principalmente nel gambo, non nel frutto. Inoltre, sui grassi non ha nessun effetto. Quindi, se vi piace l’ananas, mangiatelo pure, ma non pensate che vi faccia dimagrire!
Un consiglio ecocentrico: vista la provenienza di questo frutto, scegliete quelli da commercio equosolidale.
“BISOGNA BERE SOLO QUANDO SI HA SETE?”
Foto: www.ideegreen.it
L’acqua è l’elemento fondamentale per il nostro corpo: possiamo sopravvivere più a lungo senza mangiare che senza bere. Sul sito di ISS si legge che non solo l’acqua garantisce le nostre funzionalità vitali, ma permette anche di mantenere la normale temperatura corporea a prescindere da quella esterna, fondamentale nelle giornate estive per prevenire colpi di calore. Con la sudorazione si perdono liquidi e sali minerali, che è necessario reintegrare; bisognerebbe ricordarsi di bere spesso, senza aspettare lo stimolo della sete, perché questo compare quando si è già in stato di disidratazione.
“IL SOLE ABBASSA LA PRESSIONE, PUÒ QUINDI SOSTITUIRE I FARMACI CONTRO L’IPERTENSIONE?”
Foto: www.humanitasalute.it
Secondo i dati della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, riportati da ISS, 1 paziente su 2, tra chi soffre di pressione alta, abbandona la terapia prescritta dallo specialista in meno di un anno: un errore che espone allo stesso rischio cardiovascolare di chi non ha mai curato l’ipertensione. Le motivazioni sono varie, c’è chi vede tornare normali i valori della propria pressione (segno che la terapia funziona) e pensa di essere guarito tanto da poterla interrompere, come chi crede che non serva più perché con il caldo la pressione generalmente si abbassa. Gli esperti però spiegano che, anche se questo generalmente può succedere, non è detto che si renda necessario modificare o sospendere la terapia: solo lo specialista più dirlo. Mai improvvisarsi medici!
Attenzione a non cadere in questi tranelli… rischieresti di non godervi a pieno l’estate!
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