Producono ossigeno, ci forniscono cibo, medicine e gioia, la giornata è stata istituita per ricordarci il ruolo centrale che gli oceani hanno nelle nostre vite.
Cosa realmente si celi sotto la superficie del mare, quali meraviglie e misteri si nascondano nei più remoti recessi oceanici, lo ignoriamo e, forse, non lo scopriremo mai. È anche per questo che gli oceani ci affascinano tanto e da sempre attirano la nostra specie col richiamo dell’ignoto.
Gli scienziati ritengono che la maggior parte delle specie marine sia ancora da scoprire, secondo una stima del World Register of Marine Species (Worms), ci sarebbero tra i 500mila e i due milioni di organismi multicellulari ancora sconosciuti alla scienza. Molte di queste creature potrebbero però scomparire prima di essere scoperte, a causa del devastante impatto umano sugli ecosistemi marini.
Una giornata per gli oceani
Proprio per evidenziare la vitale importanza degli oceani, e la necessità di preservarli, l’Onu, nel 1992, ha istituito la Giornata mondiale degli oceani. La giornata rappresenta un’occasione per riflettere sui benefici che gli oceani ci donano e ci esorta ad impegnarci di più per contrastare le minacce cui sono sottoposti. Il suo scopo, si legge sul sito dedicato, è “informare il pubblico sull’impatto delle azioni umane sull’oceano, sviluppare un movimento globale di cittadini per l’oceano e mobilitare e unire la popolazione mondiale in un progetto per la gestione sostenibile degli oceani del mondo”.
Il tema dell’edizione del 2021 è “L’oceano: vita e mezzi di sussistenza“, e, a causa della pandemia, la celebrazione sarà completamente virtuale.
Perché non possiamo fare a meno degli oceani
Volendo guardare gli oceani da un punto di vista utilitaristico, per evidenziare il loro valore, basterebbe pensare che generano il 5 per cento del Pil mondiale. Ma attaccare loro un cartellino col prezzo sarebbe come sminuire questi antichi ecosistemi, da cui la vita ha avuto origine e da cui tutti discendiamo.
Queste sterminate distese di acqua salata, che coprono oltre il 70 per cento del pianeta, garantiscono la sopravvivenza di tre miliardi di persone, ospitano la maggior parte della biodiversità mondiale, regolano il clima e producono almeno il 50 per cento dell’ossigeno che respiriamo. Gli oceani hanno infine un inestimabile valore culturale e ricreativo, in grado di darci sollievo e ispirare la nostra creatività.
Oceani in pericolo
Nonostante lo sterminato elenco di servizi ecosistemici che ci forniscono gratuitamente, la salute degli oceani è gravemente compromessa dall’impatto sconsiderato delle nostre azioni.
Numerose sono le minacce cui devono far fronte gli ecosistemi marini. Le più gravi sono l’acidificazione degli oceani, causata dalle ingenti quantità di CO2 che abbiamo riversato in atmosfera, la CO2 viene infatti assorbita dagli oceani e ne altera il Ph, rendendo l’acqua sempre più acida e inospitale per la maggior parte delle specie marine; i cambiamenti climatici; l’inquinamento, si stima che ogni anno circa otto milioni di tonnellate di plastica finiscano negli oceani; e la pesca sregolata, che nel giro di pochi decenni ha trasformato ambienti ricchi di vita in sterili deserti sottomarini, portando al collasso circa il 90 per cento delle grandi popolazioni ittiche.
Mediterraneo un tesoro da salvare
Nel 2017, secondo la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco, il Mar Mediterraneo ha generato 59,6 miliardi di euro di valore aggiunto lordo, secondo solo all’Oceano Atlantico. Il nostro mare sarebbe inoltre un eccellente alleato nella lotta al riscaldamento globale, in grado di sequestrare fino a 13,2 milioni di tonnellate annue di carbonio.
Ciononostante anche il Mediterraneo è minacciato dalla pressione antropica, dalla grande presenza umana sulle coste, all’inquinamento, fino alle attività estrattive e all’introduzione di specie alloctone che arrivano da altri mari.
Siamo tutti oceanici
Per esercitare pressione sui governi affinché adottino misure immediate per preservare gli oceani e i mari di tutto il pianeta, è necessario comprendere e tenere bene a mente una cosa: le nostre origini affondano negli oceani, siamo tutti collegati agli oceani e il nostro futuro è legato al loro.
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