Sicuramente sono molte di più: paesaggi imponenti, piccole perle bagnate dal mare, località aspre e inospitali, ma di un fascino struggente, tesori in pericolo… insomma, ognuno fa la sua classifica. Io ho scelto queste, ma sono certa che voi ne aggiungerete altre.
Cascate di Iguazù (Brasile e Argentina)
L’acqua scende tumultuosa dalle cascate di Iguazú al confine tra Brasile e Argentina. Questa meraviglia è stata classificata al primo posto nel concorso organizzato sul web da New7Wonders, ideato dallo svizzero Bernard Weber. Sono generate dal fiume Iguazú al confine tra la provincia argentina di Misiones e lo stato brasiliano del Paraná. Il “sistema” consiste di 275 cascate, con cadute alte fino a 70 metri.
Monument Valley (USA)
Come si fa a trascurare questa vallata, il simbolo stessa dell’America selvaggia e dell’intero West? La Monument Valley è un pianoro di origine fluviale al confine tra Utah e Arizona, scolpito nei millenni dal vento che ha dato origine a spettacolari guglie rocciose.
Triangolo di Afar (Etiopia)
Questo è il triangolo di Afar, chiamato anche Depressione della Dancalia, regione del Corno d’Africa che comprende lo Stato di Gibuti e parte di Eritrea ed Etiopia. Si trova a 155 metri sotto il livello del mare. Il paesaggio è contemporaneamente sublime e infernale, composto com’è principalmente da distese di lava basaltica su cui zampillano vulcani ancora attivi. La temperatura qui sfiora i 55°.
Baia di Ha Long (Vietnam)
E’ un’insenatura nel golfo del Tonchino e comprende circa 3000 isolette calcaree con numerose grotte carsiche. La baia si trova a 164 km a est della capitale Hanoi, non lontano dal confine con la Cina. In lingua vietnamita ha long significa “dove il drago scende in mare”. Dal 1994 è un patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Oggi è meta molti di battelli turistici il cui impatto è mostruoso: l’ho visitata un anno fa e posso dire di aver visto raramente un mare così sporco (foto Steven Vidler, Eurasia Press/Corbis)
Parco nazionale di Komodo (Indonesia)
E’ la casa del famoso “drago” che avevamo già visto tra gli animali più pericolosi del mondo. E’ entrato tre le 7 meraviglie del concorso svizzero. Il parco è stato istituito nel 1980 proprio per proteggere questo rettile in via d’estinzione, ma ora tutela anche altre specie, molte di queste marine. (foto Handler, National Geographic)
Table Mountain (Sudafrica)
Un’altra meraviglia inserita fra i vincitori di New7Wonders: una montagna piatta come un tavolo illuminata dalle luci di Cape Town. La cima della montagna è spesso avvolta da una coltre di nubi e nebbia umida che viene chiamata “tovaglia” ma quando il cielo è terso da lassù si ammira una vista semplicemente fantastica, così com’è affacciata sulla fine del mondo. E’ il cuore di un parco nazionale la cui vegetazione simile alla macchia mediterranea è considerato a elevatissima biodiversità. Qui si trovano circa 1470 specie di piante. (foto Meyer, IAIF/Redux)
Foresta pluviale amazzonica (Brasile)
Occupa circa il 65% del territorio brasiliano, ma si estende anche in Colombia, Perù, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana francese per oltre 5 milioni e mezzo di chilometri quadrati e rappresenta oltre il 50% della foresta pluviale rimasta al mondo. E’ uno dei paradisi naturali che più mi stanno a cuore, anzi posso dire che è il mio posto del cuore. E’ messa costantemente in pericolo da una deforestazione semplicemente criminale. Ne parlo spesso nei miei articoli e nei miei post. Scoprite di più sulla foresta amazzonica e su come difenderla anche su www.forplanet.org . (foto Amazon Images/Alamy)
Isola di Je Ju Do (Corea del Sud)
Un altro tra i luoghi finalisti del concorso svizzero, isola vulcanica situata 130 chilometri a sud della costa coreana e patrimonio dell’umanità. E’ dominata dall’Hallasan, un vulcano estinto la cui vetta tocca i 1950 metri, ma altri 360 piccoli crateri sono sparsi per l’isola caratterizzata da centinaia di tunnel naturali scavati dal magma incandescente: oggi sono diventati grotte imponenti, tra le più grandi del mondo. (foto Lonely Planet Images/Alamy)
Puerto Princesa (Filippine)
Un parco nazionale e un fiume sotterraneo che sbocca nel Mar Cinese Meridionale, attraverso cavità ricche di stalattiti e stalagmiti. Una parte del fiume è navigabile e offre al visitatore uno dei percorsi più affascinanti nel contesto di uno spettacolare ambiente naturale: una volta entrati attraverso l’apertura della caverna, ci si immerge in un luogo ricco di cunicoli e gallerie dove cresce una folta vegetazione formata da varie specie di piante, abitata da una fauna ricca e interessante, in cui prevalgono le scimmie. .Anche questo sito, circa 50 chilometri dalla città di Puerto Princesa, è minacciato da un’intensa attività turistica non ecosostenibile. (foto David Tipling, Alamy)
Budelli (Italia)
Poteva mancare la perla della “mia” Sardegna? L’Isola rosa di Budelli, in provincia di Olbia e Tempio, è considerata una delle più belle isole del Mediterraneo, nonché simbolo del Parco nazionale della Maddalena. La sua famosa spiaggia, situata nella parte sud-orientale dell’isola, deve il suo colore ai frammenti sminuzzati di un microrganismo chiamato Miniacina miniacea. E’ fortunatamente una delle aree più tutelate dell’intero Arcipelago di La Maddalena: da anni sono vietati l’accesso all’arenile, il transito o la sosta dei mezzi nautici nello specchio acqueo antistante e la balneazione. Una meraviglia da guardare dalla barca in religioso silenzio.
nicola de francesco
24 Ottobre 2014 at 15:56I posto sono spendido. In quanti di questo posto sei stata. ? Ora sono in viaggio direzione Milano arrivo ore 21 circa.A presto.
michele
25 Ottobre 2014 at 8:35Tessa che spettacoli di posti.bellissima classifica che come hai detto tu almeno una volta nella vita ne vale la pena di vedere.baci
tessa
26 Ottobre 2014 at 16:52un po’ ne ho visti… devo vivere ancora un bel po’ x vederli tutti!!
bacioni