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Natale e riciclo creativo: come creare addobbi riciclando vecchi oggetti


Tessa Gelisio, Natale

Natale è ormai alle porte ed è giunto il momento di decorare le nostre case in vista delle festività. E quale miglior modo per farlo, se non con un occhio di riguardo per l’ambiente? Non tutti infatti sanno che anche gli addobbi natalizi sono generalmente molto inquinanti, soprattutto se realizzati in plastica oppure prodotti in Paesi lontani, con normative ambientali inesistenti, e con tutto ciò che ne consegue in termini di emissioni date dal trasporto. Per una festa più sostenibile, allora, affidiamoci a un’attività che ci renderà certamente soddisfatti: quella del riciclo creativo.

Nella nostra casa sono presenti moltissimi oggetti e materiali che possono trovare una seconda vita proprio in occasione del Natale. Plastica, cartone, vecchi tessuti: tutto si può riutilizzare con un po’ di ingegno e fantasia. E c’è anche un ulteriore vantaggio: quello di poter decorare gli ambienti con addobbi al 100% originali, creati con le nostre mani e unici nel loro genere. Vediamo di seguito come realizzarli.

La ghirlanda per la porta? Rami secchi, nastri e fantasia

Ghirlanda di Natale

Tra gli addobbi più gettonati per il Natale, la ghirlanda appesa alla porta d’entrata è uno di quelli che davvero non può mancare. E se usassimo dei materiali diversi rispetto al classico rametto di pino, così da donare una seconda vita a oggetti che altrimenti finirebbero nei rifiuti? Basta recuperare dei legnetti secchi, dei nastri in raso o della passamaneria e qualsiasi altro oggetto possa stimolare la nostra creatività.

Per la creazione del cerchio, occorrerà procurarsi:

  • 5-6 rametti in legno flessibili, lunghi circa 1,5 metri e di diametro di massimo un centimetro;
  • colla a caldo;
  • filo di ferro o di rame sottile;
  • vernice trasparente o primer (opzionale)

Il primo passo è quello di riunire i rametti in mazzetti, tre esemplari per ogni mazzo. Se i legnetti risultano sufficientemente flessibili, si può tentare di intrecciarli fra di loro, in caso contrario si leghino le estremità con del filo di ferro o di rame sottile.

I due mazzetti ottenuti rappresentano i due semicerchi della ghirlanda e, con un po’ di manualità e pazienza, dovranno essere leggermente piegati affinché assumano una forma arrotondata, per poi fissarli fra di loro sempre con del fil di ferro. Ottenuta la piega e la dimensione desiderata, si stende della colla a caldo sulla porzione posteriore della ghirlanda – quella che poggerà sulla porta – per mantenere fermi i rametti e conferire solidità alla struttura. Il cerchio ottenuto potrà essere utilizzato al naturale o, per aumentarne la resistenza nel tempo e alle intemperie, rifinito con una mano di vernice trasparente o primer per legno.

Creata la struttura, si passa alla decorazione. Il materiale occorrente varia a seconda della propria fantasia, in linea generale possiamo recuperare:

  • nastri in raso o passamaneria;
  • cartone e cartoncino;
  • piccoli vasetti o colli di bottiglie in plastica.

I nastri in tessuto possono essere avvolti attorno alla ghirlanda, magari alternando colori tipici del Natale come rosso, verde e bianco. Le estremità possono essere semplicemente fissate con una goccia di colla a caldo o, ancora, dove serve per mantenere il nastro fermo.

Dal cartone possiamo ricavare stelline, fiocchi di neve o qualsiasi altra forma natalizia, da dipingere con tempere o vernice argentata, fissandole poi sulla ghirlanda sempre con della colla a caldo. In alternativa, possiamo usare il cartone grezzo per creare dei giochi geometrici, ad esempio piegandolo in piccole celle esagonali.

Con dei piccoli vasetti rovesciati, oppure dei colli di bottiglia, si possono invece ricreare delle campane: basta dipingerle con vernice rossa o argentata e appenderle alla ghirlanda approfittando dei fori per il deflusso dell’acqua. Per il batacchio possiamo semplicemente aggiungere una pallina in carta argentata, un pompon ricavato da filati di recupero oppure un piccolo campanellino.

Dalle bottiglie di plastica un originale albero di Natale

Albero di Natale riciclato

A ridosso con le festività, il dubbio è sempre quello: meglio un albero di Natale vero oppure sintetico? Innanzitutto, è meglio ribadire: l’abete più sostenibile è quello che già si possiede. Se invece dovete acquistarlo, ci sono tre alternative:

  • Albero vero da piantare: è la scelta più green, ovvero optare per un’abete che verrà piantato in un’area verde al termine delle festività. In Toscana, ad esempio, si utilizza spesso il cipresso: a gennaio viene poi ripiantato in natura;
  • Albero da foreste certificate: se non si ha la possibilità di ripiantare l’albero, si scelga allora un esemplare proveniente da foreste certificate e dalla rapida crescita, magari scegliendo società che offrono servizi di riforestazione delle aree verdi;
  • Albero sintetico: è un’alternativa più sostenibile solo se decidiamo di usarlo per molto tempo, di conseguenza dovrà essere custodito per diversi anni e usato ogni singolo Natale.

Un’alternativa è però quella di creare il proprio albero con il riciclo creativo. Con delle bottiglie di plastica e un vecchio ombrello, ad esempio, si può realizzare un abete minimalista e davvero originale.

Per realizzare questo progetto, serve recuperare:

  • uno o più vecchi ombrelli rotti;
  • almeno una decina di bottiglie di plastica, sia da 500 ml che da 1.5 litri;
  • forbici o taglierina;
  • colla a caldo.

Si inizia ritagliando i colli e i fondi delle bottiglie, fino a ottenere dei simpatici fiorellini. Con l’aiuto di un pennarello, si dovrà disegnare a circa 5 centimetri dal collo o dal fondo una linea ondulata, lungo tutta la circonferenza della bottiglia, ricreando così la forma di alcuni petali. A questo punto si procede con il taglio e, con l’aiuto di un avvitatore o di un chiodo, si effettua un foro al centro del tappo o, ancora, sul fondo della bottiglia.

Fatto questo si prende il vecchio ombrello, si elimina la tela e si infilano tutti i “fiorellini” precedentemente creati lungo i suoi raggi, fissandoli con una goccia di colla a caldo. L’effetto finale cambierà a seconda dei propri gusti. Se si desidera un alberello minimale, bastano 3-4 fiori per raggio. Se, invece, si vogliono ricreare dei rametti più fitti, basta affiancare più fiorellini alla volta.

L’albero può essere quindi completato con un puntale, sempre ricavato da una bottiglia di plastica. Se lo si desidera, dalla plastica si possono ritagliate anche foglioline, aghi di abete e qualsiasi altro elemento ornamentale: basta sbizzarrirsi con la fantasia. L’asta dell’ombrello può essere infine adagiata in un vaso ricolmo di terriccio a medio impasto e ghiaia, affinché rimanga in posizione.

Decori per l’albero: tanti personaggi con il feltro e l’uncinetto

Pupazzi in feltro per l'Albero di Natale

Si tratti di un classico albero oppure di una versione riciclata da plastica e altri materiali, gli addobbi non possono mancare. Ma come realizzare in modo facile pupazzetti e personaggi, da appendere sul proprio abete? Come spesso accade, la risposta è nel recupero del feltro o nell’arte di maglia e uncinetto.

Per questo progetto, è necessario recuperare:

  • degli scampoli in feltro o pannolenci;
  • cartone e cartoncino;
  • colla a caldo;
  • ago e filo.

Si parte disegnando sul cartoncino la sagoma del personaggio che si vorrà realizzare: un angioletto, una stella, Babbo Natale oppure le sue renne. Le forme non dovranno essere troppo precise e, soprattutto, è meglio che il disegno sia modulare. Per realizzare un angelo, di conseguenza, dovremmo poter ritagliare singolarmente dal cartone un ovale per il volto, un trapezio per il busto, un triangolo per la parte inferiore del suo abito, e così via per braccia, gambe e ali.

Una volta ottenute tutte le porzioni, il cartone deve essere utilizzato come guida per tagliare il feltro oppure il pannolenci. I vari scampoli andranno poi fissati sul cartone stesso con della colla a caldo. Per chi vuole spingersi in un lavoro più rifinito, l’intero perimetro della figura potrà essere cucito con ago e filo, magari con del cotone di buon spessore recuperato da un vecchio maglione. Sempre con dei ritagli di feltro si realizzano infine dettagli come occhi, bocca e capelli, quindi si fissa un anellino di spago sul retro della figura affinché possa essere appesa all’albero.

In alternativa, chi ha la passione per la maglia o l’uncinetto può realizzare delle figure da zero, purché si recuperino i filati da vecchi maglioni o centrini. 

Palline di Natale? Nuova vita alla plastica

Palline di plastica per Natale

Non importa se usate per completare l’abbellimento dell’abete o per rendere più originale un centrotavola, le palline decorate sono un addobbo che non può mai mancare durante il Natale. Ed è facile crearle da zero, recuperando un materiale che dobbiamo imparare a recuperare il più possibile: la plastica.
A questo scopo, sarà necessario procurarsi:

  • palline di plastica trasparente, ad esempio quelle usate per le sorprese dell’uovo di Pasqua o nei distributori automatici di gadget;
  • bottigliette di plastica da mezzo litro;
  • colla a caldo;
  • addobbi a piacere come aghi di pino, fiori e foglie secche, muschio e cartoncino.

Le palline di plastica dell’uovo pasquale sono immediatamente pronte da decorare: basta infatti aprirle per inserire l’addobbo di nostra preferenza. Per le bottiglie di plastica è invece necessario un passo in più. 
Tagliamo la bottiglia a circa 5 centimetri dal collo e 5 centimetri dal fondo. Eliminiamo la parte centrale, non gettandola poiché potrebbe tornare utile per altri lavori, e iniziamo a decorare la coppetta che si è venuta a creare dal ritaglio del fondo. Possiamo inserire aghi di pino, dei legnetti, delle stelline recuperate dal cartoncino o, ancora, ricreare un effetto innevato con una spolverata di farina bianca. Quando fatto, adagiamo il collo della bottiglia sopra il fondo, fissandolo con della colla a caldo: otterremo così una sorta di vasetto ovale, una pallina schiacciata alle estremità.

A questo punto, fissiamo con della colla un anellino di spago o di filo di rafia su palline e bottiglie di plastica, per poterle appendere dove vogliamo all’interno della casa.

Da vecchi barattoli a punti luce

Barattolo illuminato

Infine, per addobbare al meglio le stanze durante le festività serve realizzare dei piccoli punti luce, da disporre a centro tavola per creare l’atmosfera del cenone o, ancora, illuminare i punti bui delle stanze.

Spesso si usano le comuni candele per illuminare la casa a Natale, ma non sempre si tratta di un’alternativa sicura. Bambini e animali domestici potrebbero inavvertitamente farle cadere o, ancora, potrebbero essere adagiate per sbaglio in prossimità di tessili o altri materiali incendiabili. Perché allora non sfruttare il riciclo creativo per dar vita a degli originali e sicuri vasetti luminosi? Per farlo, ci serve:

  • dei vasetti da marmellata o conserve, dotati di coperchio;
  • ghiaia o sabbia;
  • lumini piatti o, in alternativa, luci al LED;
  • spago o filo di rafia.

Iniziamo ad adagiare sul fondo del vasetto uno stato di sassolini in ghiaia o di sabbia, riempiendo il contenitore di un paio di centimetri. Nel frattempo, con l’aiuto dell’avvitatore o di un chiodo, pratichiamo dei fori sul coperchio del vasetto: questo permetterà all’ossigeno di entrare nel contenitore, alimentando eventuali fiamme, evitando però che possano entrare in contatto con tessuti o altri materiali pericolosi. Adagiamo quindi il lumino all’interno del vasetto, avvitiamo il coperchio e leghiamo dello spago o della rafia attorno al collo del contenitore, in caso si voglia appenderlo. Se comunque si dovessero temere problemi di sicurezza, il lumino può essere sostituito da luci al LED a batteria, in vendita nei negozi di fai da te per pochi euro.

In definitiva, rendere gli ambienti accoglienti e originali durante Natale non è solo facile, ma anche più sostenibile, se si recuperano vecchi materiali dando loro una nuova vita!

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1 Comment

  • Reply
    Gabriele
    30 Novembre 2021 at 1:04

    Che belle idee, grazie!

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