Ecocentrica lascia spazio ai giovani ambientalisti: i volontari di Legambiente Bologna, con la collaborazione dell’Università di Bologna, hanno girato un video sui cambiamenti climatici, con lo scopo di sensibilizzare sempre più persone nei confronti di questa tematica così importante.
Mi hanno chiesto di sostenerli, aiutandoli a diffondere le loro iniziative: io lo faccio molto volentieri, perciò pubblico di seguito un loro scritto, sperando che possa essere un buon spunto di riflessione.
“Ci svegliamo ogni giorno e tutto ci sembra uguale. Eppure se fermiamo il tempo e iniziamo ad osservare ciò che accade intorno a noi, come degli spettatori vigili, possiamo scorgere molti cambiamenti. Lo stile di vita moderno è costellato di eccessi di ogni tipo e genere. Abbiamo tutte le cose che non ci servono. Il nostro sistema economico-sociale basato sul consumismo non ci aiuta a modificare il nostro stile di vita. Continuiamo la nostra vita, manteniamo le nostre abitudini indisturbati. Fino a quanto questo potrà durare? E se questo nostro vivere indisturbati avesse una scadenza?
Cambiamento climatico sono tra le parole più googlate nell’ultimo anno. Nonostante le innumerevoli propagande il tema è ancora molto astratto. Ma forse manca ancora una profonda consapevolezza. Negli anni le nuove generazioni hanno dovuto correggere il tiro per mancanze che vengono dalla ignoranza del passato. Oggi c’è più informazione e più istruzione, quindi c’è più responsabilità verso l’ambiente in cui viviamo. Oggi possiamo decidere se fare la differenza o vivere indisturbati.
I propositi
La Terra continua il suo moto silenzioso nello spazio, possiamo figurarcela come una pallina che gira sulla roulette, sperando che cada nella casella giusta. Riusciremo a rallentare ed arrestare le nostre emissioni nette di gas serra entro il 2050? Riusciremo a contenere il rialzo della temperatura entro 2°C?
Questi sono i quesiti, ma anche gli obiettivi, che sono emersi nei giorni nostri. Possiamo scegliere di procedere come hanno fatto i nostri antenati o decidere di migliorare. Lo stile di vita menefreghista e incurante ci porterà fino ad un incremento di 4-5°C al 2100.
Migliorare è una parola così bella e piena di speranza, preavvisa qualcosa che sta per cambiare in meglio. I fronti su cui lavorare sono due:
- Cambiare le nostre fonti di energia;
- Ridurre la quantità di energia che utilizziamo.
Le azioni quotidiane che fanno la differenza
Quando si pensa ad azioni concrete si pensa alla raccolta differenziata. Alcune persone pensano che sia sufficiente dividere correttamente i rifiuti per fare del bene al pianeta. Certamente è una buona abitudine. Purtroppo, questa buona abitudine da sola rimane soltanto un’abitudine.
Il miglioramento parte dal cambiamento degli atteggiamenti dannosi che ogni giorno compiamo. L’arduo compito del cambiamento non spetta soltanto alle istituzioni. L’intera umanità, inteso come ogni singolo individuo, nel suo modo di vivere, dovrebbe attuare tanti piccoli cambiamenti. Fino a creare tante nuove buone abitudini, che consolidate nel tempo porteranno al miglioramento.”
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