La primavera è finalmente arrivata ed è giunto il momento di creare, oppure di rinnovare, un bell’orto in balcone. Sono da sempre convinta che l’autoproduzione sia una delle soluzioni più immediate per ridurre il nostro impatto ambientale, d’altronde cosa è più a chilometro zero di verdura e ortaggi coltivati a pochi metri dall’uscio di casa? Eppure, non tutti dispongono di un giardino, dove creare un piccolo orto, servono quindi delle proposte alternative. La coltivazione in vaso è una di queste e può anche regalare grandi soddisfazioni.
Per questo, ho deciso di fornirvi alcuni consigli per realizzare uno splendido orto in balcone, facile sia da realizzare che da gestire nel tempo.
Progettare l’orto in balcone
L’idea di realizzare un piccolo orto in balcone riempie certamente di entusiasmo ma, prima di correre all’acquisto di vasi, terricci e sementi, è bene dedicare un po’ di tempo alla progettazione. Sono molti gli elementi da tenere in considerazione e, su alcuni di questi, spesso non si presta la dovuta attenzione.
- Capire gli spazi: l’orto dovrà essere ovviamente dimensionato agli spazi a propria disposizione, poiché il balcone dovrà rimanere vivibile. Sia per muoversi in modo agile nel gestire le varie coltivazioni, che per altre attività della bella stagione come concedersi un pasto all’aperto o stendere i panni. Bisogna quindi misurare la lunghezza e la larghezza dell’area che vorremmo dedicare ai vasi, per poi decidere se costruire il nostro orto in orizzontale oppure in verticale;
- Valutare l’esposizione: per garantire il massimo della crescita degli ortaggi, è essenziale che il terrazzo sia esposto a sud, affinché si possa massimizzare l’esposizione solare, oppure sud-est o sud-ovest. Ancora, bisogna prendere in considerazione eventuali affacci su strade trafficate, che richiedono quindi l’installazione di opportune protezioni – come pannelli in plexiglas – per evitare la contaminazione delle verdure con smog e altri inquinanti;
- Gestire il rapporto con i condomini: si tratta di una questione spesso sottovalutata, ma è utile valutare a priori il rapporto con i propri condomini, per evitare liti future. Il nostro orto non dovrà infatti causare fastidi agli altri, ad esempio con il gocciolamento dei sottovasi dopo l’annaffiatura, la caduta accidentale di residui di terra, la crescita di ortaggi che potrebbero invadere gli spazi altrui;
- Calcolare il budget: coltivare ortaggi in terrazzo è un’attività economica e dalla buona resa, ma non va sottovalutato il budget iniziale per predisporre la propria area verde. Servirà procurarsi pressoché tutto: un numero di vasi sufficiente, terriccio d’acquisto non potendo sfruttare il giardino, ganci e pali per le piante ricadenti e quelle rampicanti, protezioni per il sole e per il freddo, concimi e molto altro ancora;
- Scegliere gli ortaggi: l’orto in balcone non offre la stessa versatilità del giardino e, così, non si potrà scegliere cosa coltivare in base ai propri gusti, bensì alla resa prevista, in relazione al ridotto spazio disponibile.
Scegliere i vasi e il terriccio
Progettato il nostro piccolo paradiso dell’autoproduzione in terrazzo, arriva il momento di passare all’acquisto dei vasi. Ma come sceglierli? Innanzitutto, il mio consiglio è quello di preferire vasi in terracotta o in ceramica, evitando invece quelli di plastica. Sono sì più economici, ma poco amici dell’ambiente. Inoltre, tendono a scolorire facilmente sotto l’azione del sole e sono difficili da smaltire.
E in merito a forme e dimensioni? Basta seguire alcuni consigli di base:
- Vasi tondi: rappresentano la scelta obbligata per alcuni ortaggi dalle radici importanti, come ad esempio i pomodori, oppure se si vuole avviare una piccola produzione di patate e carote. È però indispensabile siano sufficientemente profondi, 40 centimetri è il limite minimo;
- Vasi rettangolari: sono ottimi per varietà che non richiedono molto terreno per crescere rigogliose, come le principali aromatiche, il lattughino e alcune varietà di radicchio. Occupano poco spazio, rendendo agevole i movimenti sul balcone, e possono anche essere facilmente appesi sul lato interno delle ringhiere con opportuni ganci;
- Vasi impilabili: rappresentano la soluzione perfetta per chi ha un balcone di ridotte dimensioni, poiché permettono di sviluppare il proprio orto in altezza, senza troppo sforzo. Ogni livello verticale è sostenuto da opportuni supporti, anche se è sempre necessario fissare alla parete o alla ringhiera ogni vaso, poiché questa struttura li rende più suscettibili al vento;
- Vasi quadrati: per chi ha molto spazio a disposizione, i vasi quadrati rappresentano la scelta ottimale perché offrono un’ampia area da dedicare alla coltivazione. Possiamo anche realizzarli con il fai da te e del legno di riciclo, ad esempio recuperando le assi dei comuni pallet.
I pallet possono essere utilizzati anche in verticale, per ottenere una comoda struttura su cui appendere dei piccoli vasetti. Per chi ama il riciclo, spazio anche a piccole botti in legno, giare, un vecchio secchio in ferro o alluminio e tanto altro ancora. Online si trovano anche tanti tutorial per ricavare vasetti dalle bottiglie in plastica, tuttavia non consiglio questa opzione: per quanto il riciclo sia encomiabile, a contatto con gli agenti atmosferici come il sole e l’acqua le bottiglie potrebbero rilasciare sostanze dannose, poi assorbite dal terreno.
E proprio in merito al terreno? In balcone le alternative sono poche: si usa il classico terriccio universale, quello che viene scelto anche per i fiori e le piante ornamentali, magari mescolandolo con del compost per renderlo ancora più fertile. Indispensabili anche ghiaia, cocci o palline di argilla espansa, da posizionare sul fondo dei vasi per aumentare il deflusso dell’acqua.
Ma cosa coltivare?
Scelti i vasi e predisposto il terriccio, possiamo finalmente iniziare a coltivare i nostri ortaggi. Come ho già ricordato nei precedenti paragrafi, l’orto in balcone purtroppo limita le nostre capacità di scelta. Non potremo ad esempio scegliere varietà molto grandi, come zucche e meloni, mentre faticheremo con ortaggi che richiedono molti supporti per la loro crescita, quali le zucchine. Via libera invece per:
- Aromatiche: prezzemolo, rosmarino, coriandolo, basilico, salvia e menta. Tutte le piante aromatiche riescono a crescere rigogliose anche in spazi limitati e si rivelano particolarmente comode: dal vaso alla cucina in pochi passi;
- Solanacee: forse non tutti ci crederanno, ma le principali solanacee – come pomodori, melanzane nane e peperoni – sono decisamente semplici da coltivare in balcone. Basta avvalersi di vasi abbastanza profondi, almeno 40 centimetri. I pomodori, in particolare, daranno grande soddisfazione in ogni varietà, dal ciliegino al San Marzano. L’unica accortezza è predisporre dei pali d’appoggio, dove legare la pianta durante la crescita, e ciclicamente eliminare le diramazioni di troppo, affinché la pianta produca più frutti;
- Radici e tuberi: può sembrare impossibile, ma anche le patate si possono coltivare in balcone. E anche in discreto numero, tanto che esistono vasi appositi che prevedono un’apertura frontale per estrarle facilmente dal terreno. Discorso analogo anche per le carote e i ravanelli, anche perché non necessitano di particolari cure per la loro crescita. Spazio anche allo zenzero, un vero toccasana per la salute;
- Insalate: lattuga, lattughino, radicchio verde, radicchio rosso, scarola, indivia e valerianella. Le principali varietà di insalata richiedono vasi poco profondi per poter crescere velocemente, seppur con qualche piccola accortezza. Se si sceglie di consumare le foglie giovani e da poco spuntate, per la classica insalatina, si può seminare a spaglio e lasciarle crescere fino all’altezza desiderata. Se invece si dovesse preferire il cespo, bisogna mantenere una decina di centimetri tra un esemplare e l’altro;
- Legumi: anche i legumi possono diventare i protagonisti di un orto in terrazzo, soprattutto se si possono sfruttare pareti rampicanti o ringhiere d’appoggio. Fagioli e fagiolini crescono senza troppo sforzo, così come anche la soia o semplicemente i suoi germogli;
- Verdure da taglio: su tutti sedano e bietole da costa, normalmente rustiche e capaci di adattarsi a ogni terreno e capaci di svilupparsi anche in presenza di un vaso poco profondo.
E per la frutta? Senza dubbio bisogna puntare su fragole, more, lamponi e sui frutti di bosco in generale. E, perché no, magari una piccola pianta di limoni: non è semplice far sviluppare i frutti in vaso, ma questa pianta è perfetta anche a semplice scopo ornamentale. Per chi fosse invece alla ricerca di un ortaggio decorativo, appariscente e anche molto buono, il consiglio è l’alchechengi. Si tratta di un lontano parente del pomodoro, con bacche rosse che vengono avvolte da bellissime foglie, disposte a lanterna cinese. Un vero e proprio spettacolo della natura.
La manutenzione dell’orto in terrazzo
Infine, non può mancare uno sguardo alle necessità di manutenzione del proprio orto in balcone, sia per preservare le coltivazioni che per assicurare la struttura nel tempo, evitando perciò acquisti ripetuti di anno in anno.
- Concimazione: bisogna sempre ricordarsi che, rispetto a un classico orto, sul balcone le piante hanno a disposizione una quantità ridotta di terreno, quindi le sostanze nutritive potrebbero esaurirsi rapidamente. Utile è concimare ogni tre mesi circa, anche se molto dipende dall’ortaggio. Per farlo, ovviamente, usiamo soluzioni naturali e a basso impatto: primo fra tutti, il compost;
- Annaffiature: poiché meno esposte alle normali precipitazioni, le piante in balcone devono essere annaffiate con una certa frequenza. Per farlo, si versi acqua fresca direttamente sul terreno e non sulle foglie, evitando di allagare il vaso: il terriccio dovrà risultare sempre umido, non fradicio. Naturalmente, è necessario evitare gocciolamenti che potrebbero infastidire condomini e vicini;
- Potatura: alcune piante, come ad esempio quelle di pomodoro, dovranno essere ciclicamente potate. Sia per incentivare la produzione di frutti, che per evitare una vera e propria invasione del terrazzo;
- Parassiti: in balcone è spesso frequente l’infestazione da afidi, degli insetti fastidiosi che possono rovinare in poco tempo il nostro piccolo raccolto. Usiamo però sistemi naturali per combatterli, come ad esempio soluzioni di acqua e aceto, cannella, Tea Tree Oil e olio di Neem. Possiamo anche realizzare prodotti specializzati ammessi in agricoltura biologica che vengono venduti nei negozi specializzati in articoli agricoli;
- Ripari: se necessario, dovremo predisporre utili ripari per il vento, per evitare che i vasi cadano, magari andando a danneggiare la proprietà altrui. Lo stesso se il nostro balcone è eccessivamente soleggiato o, ancora, se si affaccia su strade trafficate: un pannello di legno o di plexiglass, ad esempio, proteggerà i nostri ortaggi da smog e particolato.
In definitiva, coltivare un orto in balcone è un’attività che vi regalerà grandi soddisfazioni e la consapevolezza di una produzione davvero a chilometro zero. Serve qualche piccola attenzione, ma anche chi non ha il pollice verde vi si potrà facilmente avvicinare!
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