I sintomi e i segnali per riconoscere una patologia molto diffusa e spesso sottovalutata
Qual è la cosa che preoccupa di più i proprietari di animali? Non capire quando stanno male, perché loro non parlano. Certo, comunicano a modo loro, ma non sempre riusciamo a comprenderli o, anche se ci rendiamo conto che qualcosa non va, a volte è difficile dire cosa sia.
Ecco perché voglio parlarvi di una patologia che colpisce i nostri amici cani, molto diffusa ma poco conosciuta: l’otite. Spesso sottovalutata, se trascurata può invece portare a gravi conseguenze e danni irreversibili come la sordità, motivo per cui va individuata e trattata il prima possibile. Come per tante problematiche che possono affliggere gli animali, l’unico modo per capire se il nostro cane soffre di otite è conoscere i principali effetti per poterli notare in tempo.
Scopriamo insieme i punti fondamentali dell’otite canina, di cosa si tratta, quali sono i sintomi tipici e cosa fare per curarla.
OTITE NEL CANE: DI COSA SI TRATTA
Foto: www.mondopets.it
È un termine che indica genericamente un’infiammazione, che può anche degenerare in infezione, di alcune parti delle orecchie. Si parla infatti di otite esterna, otite media oppure otite interna, a seconda del tratto che è stato colpito.
È una patologia molto diffusa: si stima che colpisca tra il 5% e il 20% dei cani.
QUALI SONO LE CAUSE?
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Purtroppo sono molteplici: allergie, corpi estranei, contaminazioni da lieviti o batteri, esposizioni prolungate al sole, ristagni di acqua. Ogni stagione ha i suoi rischi.
Ad esempio, in autunno e primavera i pollini scatenano le allergie, che portano i cani a grattarsi spesso le orecchie; con la bella stagione poi torna anche il rischio dei forasacchi, spighe selvatiche che possono costituire un grande rischio, perché penetrano la cute così come il canale auricolare. In inverno le temperature rigide mettono in difficoltà le orecchie dei cani, a cui spesso non arriva una corretta circolazione sanguigna, mentre in estate bisogna fare attenzione soprattutto a sole e bagni, che non resti acqua nella zona delle orecchie (eventualmente asciugateli con un panno, mai utilizzare cotton fioc!), e che non entrino sabbia o terra.
I SINTOMI PER RICONOSCERLA
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Tutto dipende dallo stadio in cui è giunta la malattia. In uno stadio ancora iniziale si nota soprattutto un aumento del cerume: non sempre questo è indice di otite, ma se vedete che tende a un colore scuro ed emana cattivo odore, recatevi subito dal veterinario.
Durante lo stadio intermedio, l’otite inizia a causare dolore al nostro amico a quattro zampe: si gratta, scuote spesso la testa, si allontana bruscamente se proviamo a toccargli le orecchie. Questi non sono comportamenti normali, e devono sempre far insospettire.
Quando la patologia è già nello stadio avanzato, il cane ha del materiale giallo o bruno, maleodorante, o addirittura sangue che fuoriesce dalle orecchie. Il dolore è forte e continuo, potrebbe stare spesso con gli occhi socchiusi per il malessere generale; nell’orecchio poi non c’è solo l’organo dell’udito, ma anche quello dell’equilibrio: nei casi più gravi il cane potrebbe camminare inclinando la testa da un lato o anche faticare a stare in piedi.
Naturalmente, arrivare fino a questo punto significa non essere stati attenti e aver ignorato i primi sintomi: cerchiamo di non farlo, e correre ai ripari prima che la situazione degeneri.
IL MIO CANE HA L’OTITE: COSA FARE?
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Ai primi campanelli d’allarme, c’è una sola cosa da fare: rivolgersi al veterinario. Lo specialista è in grado di effettuare una diagnosi, stabilire se effettivamente si tratta di otite e individuarne la causa tramite anamnesi, visita, eventuali esami di laboratorio utili ad esempio nel caso di un’infezione batterica.
La buona notizia è che da questa patologia, nella maggior parte dei casi, si guarisce facilmente: esistono cure specifiche per ogni tipo di otite, da scegliere a seconda della causa scatenante e anche del carattere del cane (non tutti si lasciano tranquillamente mettere delle gocce nelle orecchie più volte al giorno!).
Un bravo veterinario saprà sicuramente trovare la soluzione più giusta per voi e il vostro amico; ogni cura però sarà tanto più efficace quanto sarà tempestivo l’intervento.
L’importante quindi è che noi umani facciamo la nostra parte e impariamo a interpretare correttamente i segnali che i nostri cani ci inviano!
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