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Qualità dell’aria: le migliori app per monitorarla


Tessa Gelisio, app per la qualità dell'aria

Vi siete mai chiesti quanto sia inquinata l’aria del luogo in cui vivete? È una questiona a cui spesso non si presta molta attenzione, eppure monitorare lo smog è molto importante per la nostra salute. Non solo l’inquinamento dell’aria può peggiorare condizioni preesistenti – allergie e disturbi respiratori, in primis – ma a lungo andare può anche essere causa di patologie gravi. Ma come fare?

Fortunatamente, esistono oggi numerose applicazioni per smartphone che ci permettono di valutare la qualità dell’aria praticamente in tempo reale, grazie ai dati raccolti dai numerosi centri di monitoraggio sparsi sul territorio. Una soluzione molto utile per la nostra quotidianità: ad esempio, per chi ama allenarsi all’aria aperta prima di decidere se lanciarsi in una sessione di workout cittadina.

Cosa valutano le applicazioni per la qualità dell’aria

Qualità dell'aria, smog

In linea generale, la gran parte delle applicazioni che misurano la qualità dell’aria si basano sull’indice IQA, che deriva dalla sintesi della concentrazione di tre principali inquinanti atmosferici:

  • i PM10, ovvero le polveri sottili di diametro inferiore a 10 micron, che possono derivare dal traffico stradale, dai riscaldamenti e dai processi industriali e sono noti per determinare problematiche respiratorie;
  • il biossido di azoto (NO2), un potentissimo inquinante che viene rilasciato dalle combustioni ad alta temperatura, come i motori dei veicoli, i riscaldamenti, le centrali termoelettriche e diversi processi industriali;
  • l’ozono (O3) di superficie, che si forma dall’interazione di idrocarburi con il biossido di azoto, quando esposti alla radiazione solare.

L’indice IQA in alcuni casi è calcolato anche in relazione ad altri inquinanti, in forma estesa, quindi considerando anche i PM2.5, il monossido di carbonio e il biossido di zolfo. Sia che si tratti della versione estesa o sintetica, si ottengono i seguenti valori:

  • Aria buona: IQA inferiore o pari a 50;
  • Aria accettabile: IQA compreso tra 50 e 100;
  • Aria mediocre: IQA compreso tra 100 e 150;
  • Aria scadente: IQA compreso tra 150 e 200;
  • Aria pessima: IQA superiore a 200.

Alcune app per valutare la qualità dell’aria

Come ho spiegato in apertura, esistono diverse applicazioni per smartphone che permettono di monitorare costantemente la qualità dell’aria del luogo in cui si risiede. Nella maggior parte aggiornate in tempo reale, in base ai dati di rilevazione dei vari enti sparsi sul territorio, offrono una fotografia affidabile di quanto sia inquinata l’aria.

Le misurazioni incluse in iOS e Android

App per la qualità dell'aria

Innanzitutto, va detto che i due principali sistemi operativi per smartphone – iOS e Android – già includono dei sistemi di monitoraggio dell’aria, senza la necessità di installare alcuna applicazione aggiuntiva. Per utilizzarle:

  • su iOS è sufficiente aprire le applicazioni Mappe o Meteo e, dopo aver selezionato le opzioni in alto a destra, si può attivare l’indicazione a schermo della qualità dell’aria;
  • su Android, invece, si può utilizzare Google Maps. Sempre in alto a destra, si può aggiungere alla mappa che si sta consultando il livello relativo alla qualità dell’aria.

Le migliori applicazioni di terze parti

In alternativa, se le funzionalità già incluse a livello di sistema operativo non fossero sufficienti, si possono utilizzare tantissime applicazioni di terze parti. Molte di queste permettono anche di impostare notifiche o allarmi personalizzati, affinché si possa essere avvisati di un peggioramento della qualità dell’aria nel luogo in cui ci si trova, oppure accedere a opzioni speciali.

Tra le tante soluzioni oggi disponibili, si elencano:

  • IQ Air – Air Visual (iOS, Android o Web): proposta dall’omonimo produttore di sistemi di filtraggio dell’aria per la casa, Air Visual permette di monitorare su mappa i livelli d’inquinamento dell’aria, anche approfittando di una previsione a 7 giorni. Inoltre, l’applicazione offre suggerimenti per minimizzare la propria esposizione: ad esempio, quando l’aria è pessima, può suggerire di indossare una mascherina quando si esce o, ancora, di chiudere le finestre. È inoltre disponibile un widget per la schermata principale dello smartphone;
  • Plume Labs Qualità dell’Aria (iOS, Android): offre la valutazione su mappa dei livelli di inquinamento, con previsioni dettagliate fino a 72 ore e, ancora, uno storico di 6 mesi della zona di propria preferenza. Ancora, propone delle soluzioni per ridurre la propria esposizione agli inquinanti, ad esempio quando si corre oppure si pedala in bicicletta, il tutto con la possibilità di impostare notifiche e allarmi;
  • European Air Quality Index (iOS, Android): applicazione sviluppata dall’European Environmental Agency (EEA), raccoglie le misurazioni sulla qualità dell’aria da 3.500 stazioni di rilevazione sparse in tutta l’Europa, con la possibilità di visualizzare i risultati su mappa;
  • AQI (iOS, Android): l’applicazione fornisce i dati sulla qualità dell’aria a livello mondiale, con i dati di 10.500 cabine di rilevamento. Inoltre, permette di monitorare anche singolarmente gli inquinanti, scegliendo fra PM10, PM2.5, monossido di carbonio, biossido di azoto, biossido di zolfo, ozono in superficie e molti altri ancora.

Cosa fare se l’aria della propria zona non è buona

Bicicletta in città

Ma una volta monitorata la qualità dell’aria tramite le apposite applicazioni, cosa fare in caso di rilevazioni pessime? L’esposizione a livelli di inquinamento troppo elevati, infatti, può essere molto dannosa per la salute. Quando l’indice IQA segnala “scadente” o “pessima”, possiamo limitare i danni:

  • scegliendo di allenarsi al chiuso, ad esempio in palestra, anziché all’aria aperta;
  • chiudendo le finestre e preferendo sistemi di filtraggio domestico dell’aria, senza mai dimenticare i livelli di inquinamento indoor
  • indossando mascherine, anche semplicemente di tessuto, quando non si possono rimandare in altri momenti le incombenze quotidiane;
  • tracciando percorsi meno esposti, se ci si deve muovere a piedi oppure in bicicletta.

In definitiva, l’esposizione allo smog può davvero danneggiare la nostra qualità della vita, le applicazioni per smartphone e i comportamenti di buon senso ci aiutano a limitare, per quanto possibile, i danni!

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2 Comments

  • Reply
    cg
    8 Maggio 2024 at 13:12

    io vivevo fino qualche anno fa in una grande città in una zona centrale , sotto casa mia era la fermata del bus, passavano 3/4 linee urbane e diverse extraurbane … Smog , fumo
    Mi sono trasferita in un paesino dove vivo in campagna in un strada periferica … con poco traffico …
    L’aria e buona , quando era covid potevo stare fuori e nessuno mi diceva nulla andavo fronte casa sul fiume …
    Ma ci sono tanti altri svantaggi che non si immaginano

    • Reply
      Tessa Gelisio
      9 Maggio 2024 at 12:18

      EH SI VIVERE fuori dalle città è un’altra cosa..

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