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Tutti pazzi per l’orto!


Alcuni dei progetti nazionali per coltivare un orto in città

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Italiani, popolo di contadini! Secondo i dati di Coldiretti, sono circa 20 milioni quelli che si sono messi a lavorare la terra e che invece di comprare frutta e verdura al supermercato, hanno deciso di coltivarle da sé. Soprattutto i giovani: oltre la metà dei coltivatori, infatti, ha fra i 18 e 34 anni.

Complice la crisi economica, ma anche l’aumentata consapevolezza per la salute e l’attenzione a ciò che mangiamo: cosa c’è di meglio di quello che coltiviamo con le nostre mani? Prodotti freschi, di stagione, sani ed economici. E così, dai terreni in campagna ai terrazzi in città, le coltivazioni fai da te appassionano sempre di più.

E chi non ha neanche un piccolo spazio da dedicare a zucchine e pomodori? Esistono gli orti urbani! Si tratta di aree verdi, all’interno delle città o nelle zone limitrofe, che vengono assegnate dalle amministrazioni comunali in comodato d’uso ai cittadini che ne fanno richiesta. Negli ultimi anni hanno subito un vero e proprio boom: dal 2011 al 2014 la loro superficie è addirittura triplicata, arrivando a coprire più di 3 milioni di metri quadri. I vantaggi sono diversi: coltivare prodotti per sé e la propria famiglia, offrire lavoro a chi è in difficoltà economica, realizzare progetti educativi, riqualificare aree che rischiavano l’abbandono e il degrado; ci sono diversi progetti, nati con diversi scopi, e mi piacerebbe parlarvi di qualcuno di questi.

A livello nazionale, uno dei primi è stato quello di Coldiretti e Campagna Amica, che da sempre sostengono l’agricoltura (e l’economia) del nostro Paese; il progetto Nazionale Orti Urbani prevede l’assegnazione di orti o terreni, che i cittadini coltivano per ricavarne frutta e verdura per il proprio consumo. La filosofia di Campagna Amica, all’insegna della sana alimentazione e del rispetto dell’ambiente, si riflette anche sulla gestione degli orti: agricoltura sostenibile, corretto utilizzo di acqua e consumi energetici, impiego di fonti rinnovabili, riduzione dei rifiuti, sostituzione di pesticidi chimici con prodotti naturali e introduzione all’agricoltura biologica, coltivazione di prodotti locali e di stagione. Inoltre, i tutor di Campagna Amica saranno di aiuto agli assegnatari dell’orto, insegnando loro i metodi agricoli o fornendo i mezzi di produzione. Per fare richiesta, è necessario sottoscrivere il vademecum di comportamento e spedire la scheda di adesione all’ufficio Coldiretti più vicino.

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Sempre sul territorio nazionale, c’è il progetto di Italia Nostra onlus: per i loro Orti Urbani si rivolgono prima di tutto a chiunque abbia dei terreni e li voglia donare all’associazione, che impianterà orti e coltivazioni, nel rispetto di alcune regole stabilite in accordo con l’ANCI (Associazione dei Comuni di Italia) e Coldiretti. Nei 500mila mq di superficie, divisi in più di 40 Comuni, si svolgono attività didattiche, sociali o terapeutiche, ma anche agricoltura privata: tutto con lo scopo di conservare la biodiversità locale, riscoprire varietà di frutta e verdura tipiche, conservare parchi e aree verdi, preziosi in mezzo allo smog delle città, offrire lavoro alle famiglie in difficoltà. Prodotti di stagione, sani, tracciabili che gli assegnatari possono gustare oppure rivendere, promuovendo così la filiera corta, dal produttore al consumatore. I bandi vengono emessi dai Comuni che decidono di aderire al progetto: ci sono grandi città come Roma o Genova, ma anche borghi come Ostuni (BR) o Foligno (PG); trovate l’elenco sul sito di Italia Nostra.

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Anche Firenze ha deciso di aderire, ma merita un capitolo a parte perché ha realizzato un progetto molto particolare: un Community Garden, un orto urbano e sociale. Orti Dipinti è un giardino, nel cuore della città, in cui si coltivano con metodo biologico ortaggi, frutta, piante aromatiche, fiori. Nasce soprattutto come luogo di apprendimento e incontro tra cittadini, contadini, studenti, bambini o adulti. L’intento è quello di aggregare, socializzare, ma si fa anche formazione; vengono organizzate numerosi eventi e conferenze, su temi come giardinaggio, sana alimentazione, rispetto dell’ambiente. Per collaborare, sia che si voglia semplicemente lavorare la terra o anche aiutare ad organizzare le attività, occorre iscriversi all’associazione; questo orto-giardino è visitabile anche per i non iscritti: se capitate in zona vi consiglio di farci un salto!

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Anche il Comune di Milano ha approvato un progetto per l’assegnazione di spazi per la realizzazione di Orti Urbani: grazie a ColtivaMi, è arrivato un po’ di verde anche in città. Promuovere l’agricoltura sostenibile, recuperare aree abbandonate, coinvolgere le persone nella cura dei nostri territori, sostenere i cittadini, in particolare gli anziani e le famiglie in difficoltà: per questi motivi il progetto si rivolge soprattutto a onlus e cooperative sociali, associazioni di cittadini, enti che operano nel settore della responsabilità sociale. A ciascun assegnatario verrà messo a disposizione un terreno (di massimo 60 mq) per 9 anni, con possibilità di rinnovare per altri 3; ci sono anche alcune regole da rispettare: non utilizzare pesticidi chimici, fare un uso consapevole dell’acqua e, salvo indicazioni contrarie, non commercializzare i prodotti. Le aree della città messe a disposizione sono 9: sulla pagina di Agricity è possibile vedere la mappa e gli avvisi sulla pubblicazione dei bandi.

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Un progetto un po’ diverso dai precedenti, ma che merita di essere citato proprio per la sua originalità, è quello di Korto: associa la riscoperta dell’agricoltura a moderni mezzi tecnologici, dando la possibilità di creare un orto online. Se zappare la terra non fa per voi, ma vorreste comunque frutta e verdura a km zero, allora leggete qua: basta andare sul sito, creare il vostro orto virtuale (virtuale per voi, perché i terreni ci sono eccome, a Venaria Reale), scegliere le verdure da coltivare, che esperti contadini pianteranno e raccoglieranno per voi e che vi arriveranno fresche fresche comodamente a casa! Se poi la voglia di campagna si fa sentire, tutti i sabati gli orti sono aperti, e potrete andare a vedere (e a cogliere) i vostri prodotti; altrimenti, potrete controllare l’orto a distanza, tramite una webcam. Jacopo Morini, “Iena” di Italia 1 e uno dei tre ideatori, mi spiega che presto ci saranno novità: « Siamo partiti da Venaria Reale ma, man mano che gli orti aumenteranno, l’attività si sposterà in una ecofarm sempre in provincia di Torino, in cui gli utenti potranno recarsi ogni weekend.»
Come è nato questo progetto? «La prima idea è venuta al mio amico Davide Almondo, informatico, vincitore di un Oscar Green che già da tempo lavorava con gli orti urbani; me ne ha parlato e abbiamo poi coinvolto anche Luca Argentero, appassionato di agricoltura: così è nata questa start up. Abbiamo pensato soprattutto a quelle persone che vorrebbero gli ortaggi del proprio orto, ma non hanno gli spazi, il tempo o le competenze per curarlo.»

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Mi sembrano tutte bellissime idee: ora non vi resta altro che cercare il progetto che fa per voi, imbracciare la zappa… e preparare una buonissima cena a base di verdure del vostro orto urbano!

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