La mini-guida per ridurre e sostituire i materiali plastici
“Il futuro è nella plastica” recitava un celebre film agli inizi degli anni ’60! Mai frase fu così profetica…a distanza di 60 anni, ne siamo letteralmente sommersi! Nell’ultimo mezzo secolo la produzione di plastica è aumentata da 5,5 milioni a circa 100 milioni di tonnellate, e ne stiamo scaricando l’equivalente di un camion al giorno negli oceani, se continuiamo di questo passo entro il 2050, in mare, ci saranno più composti chimici che pesci. Secondo l’UNEP, il programma delle Nazioni Unite per la tutela dell’ambiente, ogni anno nel mondo vengono utilizzate ben 500 milioni di sacchetti di plastica e 8 milioni finiscono negli oceani. Per non parlare delle bottiglie di plastica che, da sole, rappresentano il 10% di tutti i rifiuti del mondo.
La plastica è stato sicuramente un materiale rivoluzionario per l’economia mondiale grazie alle sue proprietà: è leggera, flessibile, resistente alle alte temperature e alle sostanze chimiche, durevole e relativamente economica. Inoltre ricopre un ruolo fondamentale in molti ambiti, come quello ospedaliero, industriale ma anche per i dispositivi elettronici. Pensiamo a quanti oggetti in plastica effettivamente fanno parte della nostra vita quotidiana: contenitori, bottiglie, imballaggi alimentari e non, stoviglie monouso, buste per la spesa e giochi per bambini. Solo una piccolissima parte di questi viene riciclata (circa il 10%) a causa della mancanza di raccolta, inesistente o errata differenziazione, mancanza di impianti di riciclaggio ma anche perché la plastica è un materiale difficile e costoso da recuperare, oltre al fatto che può essere convertita solo in prodotti di minore qualità e funzionalità. Per fare un esempio pratico: un contenitore per alimenti non può essere trasformato in un nuovo contenitore con le stesse funzioni, ma diventerà un oggetto che non può stare a contatto con il cibo.
Bandirla del tutto sarebbe impossibile, ma imparare ad eliminare tutta quella di cui non abbiamo bisogno può essere davvero un buon inizio.
Ecco quindi 10 modi per ridurre il consumo di plastica nella nostra vita quotidiana:
- Materiali alternativi alla plastica: vetro, acciaio e legno
Il vetro è sicuramente uno dei migliori sostituti della plastica: riciclabile al 100% e all’infinito, non disperde sostanze, non assorbe odori, è facile da pulire quindi ottimo per conservare il cibo sia in frigo che come conserva. E’ vero che è fragile e pesante e che la sua realizzazione richiede un ingente dispendio di energie, ma paragonato all’impatto che la plastica ha sull’ambiente, il vetro vince comunque a mani basse. Un altro ottimo sostituto della plastica è l’acciaio inossidabile, non arrugginisce, è sicuro a contatto con il cibo ( tranne i cibi acidi) resistente e relativamente leggero. Si trova in molti oggetti di uso quotidiano realizzati anche in plastica: contenitori per alimenti, borracce per l’acqua, stoviglie, utensili, rasoi, penne e cannucce. Il legno invece, può essere un ottimo sostituto di tantissimi giocattoli per bambini solitamente realizzati in plastica: i giochi in legno avranno una durata nel tempo sicuramente maggiore rispetto a quelli realizzati in plastica. Inoltre può essere scelto per tanti altri oggetti come utensili da cucina, taglieri, spazzole per capelli e spazzolini da denti, l’importante è sceglierlo proveniente da foreste non tropicali e certificate.
- Sportine riutilizzabili per la spesa
Un altro semplice passo da attuare per eliminare la plastica? Portare con sé borse riutilizzabili quando facciamo la spesa. Anche se la maggior parte dei supermercati ha bandito i sacchetti di plastica in favore di quelli compostabili, ci sono molte attività commerciali che ancora li utilizzano, e comunque il sacchetto riutilizzabile è la scelta sempre più green. L’ideale è tenerle in macchina, in borsa, nello zaino, in modo da averle sempre a portata di mano e non restare mai senza. Occupano poco spazio, sono utili sia per fare la spesa al supermercato che al mercato, ma anche da utilizzare durante lo shopping. Inoltre rinunciando al sacchetto della spesa avremo anche un piccolo risparmio economico.
- Comprare frutta e verdura sfusi
Questo punto si collega un po’ a quello precedente. Se abbiamo deciso di portare con noi sacchetti riutilizzabili per fare la spesa, ma poi compriamo frutta e verdura confezionati, è un po’ un controsenso! Per questo un altro consiglio per ridurre l’uso di plastica è di prediligere prodotti alimentari freschi. In Italia abbiamo la fortuna di avere mercati e negozietti che vendono prodotti sfusi e freschi tutti i giorni. Sfruttiamoli! Al supermercato invece, cerchiamo di scegliere i prodotti dai banchi sfusi o alla spina, dove il packaging è ridotto al minimo.
- Saltare il banco dei surgelati
Sono decisamente comodi, soprattutto quando torniamo a casa alla sera e abbiamo bisogno di preparare la cena in poco tempo. Purtroppo però, i surgelati sono un tripudio di packaging, soprattutto di plastica! Comprarli significa contribuire attivamente a produrre sempre più rifiuti. Provando a togliere i surgelati dalla nostra alimentazione, ne guadagnerà sia la qualità del cibo che porteremo in tavola, grazie ad ingredienti più naturali e di stagione, che l’ambiente, anche se impiegheremo un quarto d’ora in più per prepararli!
- Bandire le stoviglie e contenitori usa e getta
Con la pandemia in atto l’utilizzo dell’usa e getta è aumentato in maniera esponenziale, se poi ci aggiungiamo l’incremento dei servizi di asporto, la quantità di rifiuti che stiamo producendo sta raggiungendo livelli mai visti nella storia. Eliminare questi tipi di oggetti dalla nostra vita quotidiana non è difficile, soprattutto quando siamo a casa, perché è bene ricordare che la maggior parte dei prodotti monouso molto spesso non sono nemmeno riciclabili, come le posate, oltre al fatto che alcuni materiali plastici, a contatto con cibi e bevande ad alte temperature, rilasciano sostanze nocive. Meglio utilizzare materiali come vetro o ceramica, ma se proprio non possiamo fare a meno dell’usa e getta, preferiamo materiali compostabili che possono finire insieme agli scarti di cibo.
- Dire no alle cannucce
Un altro per ridurre l’uso della plastica? Rinunciare alle cannucce in plastica! Può sembrare poca cosa, ma se pensiamo a tutte le volte che ci vengono offerte nei bar e a quelle presenti nelle confezioni di bibite e succhi di frutta, capiamo benissimo che ne circolano davvero tantissime. Le cannucce sono da tempo l’oggetto monouso più bersagliato, perché purtroppo, pur essendo prodotte in plastica riciclabile non sono classificate come imballaggi e pertanto non sono destinate al riciclaggio, andrebbero quindi buttate nella raccolta indifferenziata. La nostra bibita possiamo berla lo stesso anche senza cannuccia e in più evitiamo di produrre un rifiuto destinato alla discarica. E anche in questo caso se proprio non riusciamo a rinunciarci, meglio scegliere quelle in acciaio riutilizzabili o in carta.
- Utilizzare prodotti per la casa alla spina
L’utilizzo dei prodotti sfusi non è circoscritto solo al settore alimentare, molti punti vendita ormai hanno settori dedicati all’acquisto di detergenti per la pulizia della casa alla spina, basterà portare con sé il proprio contenitore e riempirlo. Questo ci porterà innanzitutto ad evitare di acquistare troppi detersivi, inutilmente differenziati in base al loro scopo (lavapavimenti, detergente per le piastrelle, detersivo per i ripiani) in più risparmieremo sull’acquisto del contenitore e guadagneremo spazio in casa. E’ bene ricordare che molti dei prodotti per l’igiene della casa sono pieni di sostanze chimiche, dannose per l’ambiente e per la salute. Se vogliamo essere ancora più ecocentrici, basterà utilizzare ingredienti naturali come l’aceto, il bicarbonato di sodio, l’acido citrico oppure il limone per pulire la casa, vi assicuro che il risultato sarà lo stesso!
- Prodotti per l’igiene personale: passare la solido e alla cosmesi eco-bio
Un altro modo per ridurre la plastica è rivoluzionare i prodotti da bagno. Shampoo, balsamo, bagnoschiuma e deodorante oggi sono disponibili in formato solido, evitando così tantissimi flaconi di plastica. Ma se proprio non riusciamo a rinunciare al flaconcino, sceglierlo almeno in vetro. Nella cura della persona poi, c’è plastica ovunque, soprattutto quella in forme di microplastiche presenti nei prodotti esfolianti, negli scrub e nei dentifrici, che “aiutano” la pelle e fanno risplendere il nostro sorriso, ma finiscono negli oceani e mangiati dalla fauna marina! In questo caso meglio evitarli e prediligere le varianti eco-bio, amiche sia della salute che dell’ambiente! Altri consigli beauty? Passare ai dischetti struccanti riutilizzabili!
- Utilizzare tessuti naturali
Anche se difficili da individuare ad occhio nudo molti tessuti sintetici, come il pile, sono ricchi di microplastiche che, come dicevamo per i prodotti di bellezza finiscono in mare. Nel corso dei lavaggi in lavatrice infatti, disperdono molti residui sia nell’aria che nell’acqua: alcuni possiamo inalarli, altri, attraverso gli scarichi, finire in mare, perché troppo piccoli per essere trattenuti dagli impianti di filtraggio. Anche nel settore dell’abbigliamento ci sono un sacco di alternative naturali come, il cotone biologico, la fibra di bambù, morbida e naturalmente traspirante, la canapa, il lino, la lana, tutti tessuti sicuri per la salute e per l’ambiente.
- Dire addio all’acqua in bottiglie di plastica
E dulcis in fundo, se vogliamo veramente ridurre l’uso della plastica nella nostra vita dobbiamo sicuramente rinunciare all’acquisto di acqua e bibite in bottiglia, visto che, da sole, rappresentano il 10% di tutti i rifiuti del mondo! Noi italiani poi, siamo in cima alla classifica europea per consumo di acqua in bottiglia pur avendo un’acqua pubblica buona bere e super controllata. Esistono tantissime alternative per evitare la plastica soprattutto per l’acqua: ci si può recare alle “casette dell’acqua”, sempre più diffuse in Italia, con le proprie bottiglie, utilizzare brocche filtranti o sistemi che rendono addirittura l’acqua frizzante. E quando si è in giro portare con sé sempre una borraccia da riempire quando serve. Per le bevande dove è più difficile l’acquisto sfuso, la soluzione vetro è sempre la migliore!
Fate un esperimento: provate anche solo uno di questi consigli e rimarrete sorpresi di quanta plastica riuscirete a eliminare dalla vostra vita!
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