I luoghi in cui è meglio non andare in vacanza
Quando una spiaggia da sogno, si trasforma in un incubo. Ci sono luoghi meravigliosi, con spiagge bianche, acque trasparenti e dalla natura selvaggia e incontaminata, che a guardarli fanno venire voglia di preparare al volo la valigia e raggiungerli.
Spesso però l’apparenza inganna perché, dietro l’aspetto da cartolina, si possono nascondere numerosi pericoli; a volte è la natura, tante altre la colpa è dell’uomo che come sempre finisce per essere una minaccia per se stesso.
Dagli attacchi di squali e altri animali potenzialmente letali, a correnti marine così forti che metterebbero alla prova anche il più bravo dei nuotatori, dall’inquinamento alle radiazioni nucleari, ecco alcune delle spiagge che, per diversi motivi, sono considerate tra le più pericolose del pianeta.
FRASER ISLAND, Australia
Foto: www.meteofan.it
Da cartolina sono sicuramente, ad esempio, le spiagge bianche di Fraser Island, l’isola di sabbia più grande al mondo al largo della costa sud-orientale del Queensland, Australia.
Considerata non solo una delle spiagge, ma uno dei luoghi in assoluto più pericolosi del pianeta: qui i rischi sono ovunque, in mare e sulla terraferma. Dalle forti correnti, alle acque infestate da squali e meduse, dai coccodrilli ai ragni velenosi e dalla puntura mortale nascosti sotto la sabbia; per non parlare delle maree che a volte ricoprono completamente la spiaggia, e della presenza dei dingo, i cani selvatici australiani, che non risparmiano attacchi all’uomo: nel 2011 venne ucciso un bambino di 9 anni.
Insomma, se vi trovate in zona, meglio saltare la visita all’isola…
PRAIA DE BOA VIAGEM, Brasile
Foto: www.turismo.it
È la spiaggia principale di Recife, un luogo che attira tantissimi turisti ogni anno. La città è una delle più pericolose al mondo per l’alto tasso di crimini; in spiaggia invece preoccupano i cartelli che vietano la balneazione a causa degli squali.
Questo tratto era considerato sicuro, eppure dal 1992 ci sono stati più di 50 attacchi, di cui 19 fatali. Secondo gli ambientalisti, la colpa è dei pescatori che con le loro imbarcazioni hanno distrutto la zona costiera, permettendo agli squali di avvicinarsi alla spiaggia.
Nuotate a vostro rischio e pericolo!
NORTHERN TERRITORY e QUEENSLAND, Australia
Foto: www.smartweek.it
Siamo ancora in Australia, nell’area settentrionale del Queensland e nel Northern Territory: qui il pericolo sono le combomeduse, che in branchi numerosi infestano le spiagge di questo tratto di costa a nord del Paese.
Chiamate anche “meduse killer”, sono la specie più velenosa del mondo: la loro puntura può causare la morte per infarto prima ancora di raggiungere la riva. Dal 1983, si contano almeno 70 vittime.
Zona da evitare.
CHOWPATTY BEACH, India
Foto: www.greenme.it
È la spiaggia di Mumbai. Purtroppo tutti i rifiuti della città si riversano qui, ricoprendo la riva con ogni genere di rottami; anche le acque hanno un grosso problema di inquinamento ambientale, perché non raccolgono solamente le scorie della metropoli, ma anche quelle delle navi.
La balneazione qui è vietata in modo permanente; le infezioni possono causare disturbi lievi come quelli a livello intestinale, ma anche conseguenze per la salute ben più gravi.
Non vale la pena rischiare, no?
ATOLLO DI BIKINI, Isole Marshall
Foto: www.bergamopost.it
Si tratta di un arcipelago dell’Oceania, tra Australia e Hawaii. L’Atollo di Bikini è tristemente noto per il pericolo radiazioni. Negli anni tra il 1946 e il 1958, gli Stati Uniti vi hanno condotto numerosi esperimenti, facendo esplodere 67 bombe nucleari; gli abitanti sono stati costretti ad abbandonare le proprie case e non vi hanno mai fatto ritorno.
Nel 1997 l’atollo fu dichiarato nuovamente abitabile, ma in massa si rifiutarono di tornare; saggia decisione, visto che uno studio della Columbia University condotto lo scorso anno (quasi 20 anni dopo), ha rilevato come la quantità di radiazioni sia ancora troppo alta!
Se state cercando idee per una vacanza a tutto relax, vi consiglio di non partire per uno di questi luoghi…
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