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Acne giovanile e acne tardiva


I vari tipi, le cause, i trattamenti medico-estetici e la giusta alimentazione

L’acne è una delle più comuni malattie della pelle durante l’adolescenza (solo in Italia colpisce 4 milioni di persone), ma è in costante aumento anche la forma tardiva, quella che sopraggiunge in età adulta.

Sul tema ci sarebbero tantissime cose da dire: ho cercato di riassumere le più importanti, sfatando falsi miti.

Iniziamo dalla Dott.ssa Alessandra Narcisi, ricercatrice universitaria e dermatologo di Humanitas, per fare il punto su tutto quello che bisogna sapere.

Cos’è l’acne e perché viene?

Foto: www.inabottle.it

«Quando i pori della pelle sono ostruiti da cellule cutanee morte ed eccesso di sebo (il grasso che la riveste e protegge), si forma come un tappo, chiamato comedone; per colpa dei batteri normalmente presenti sul viso, i comedoni si possono infiammare, provocando il cosiddetto brufolo.
È un disturbo molto frequente durante l’adolescenza: l’acne giovanile compare verso gli 11-12 anni e nella maggior parte dei casi si risolve entro i 18-19; colpisce indistintamente entrambi i sessi. In alcuni casi però può colpire anche nell’età adulta: in questo caso si parla di acne tardiva. L’esordio avviene verso i 35 anni, in persone che non ne hanno mai sofferto in passato, e può protrarsi anche fino ai 50 anni; questa forma è tipicamente femminile: secondo il National Health Service del Regno Unito, soffrono di acne tardiva circa il 5% delle donne e l’1% degli uomini.»

Vari tipi di acne

«Solitamente si divide in 3 diversi gradi, in base alla gravità del disturbo: l’acne lieve presenta solo delle papule (piccole lesioni rosse) sottocutanee; l’acne moderata si manifesta con papule e pustole (secrezioni di pus); l’acne grave invece si riconosce dalla formazione di cisti e noduli, spesso anche piuttosto grandi.»

Le cause

Foto: www.staibene.it

«Per quanto riguarda l’acne giovanile, possono essere diverse: la predisposizione genetica ha un peso importante, ma anche cattive abitudini alimentari e non, come il fumo, o alterazioni ormonali possono fare la loro parte.
Nel caso dell’acne tardiva invece i principali imputati sono gli ormoni, anche se lo stress non è da sottovalutare, perché causa l’aumento di androgeni, che stimolano la produzione di sebo.
In entrambi i casi, occhio ai prodotti cosmetici: vanno evitati tutti quegli ingredienti occlusivi o irritanti come siliconi, parabeni, conservanti, profumi di sintesi.»

Come si diagnostica

«La diagnosi è clinica, ovvero viene formulata dal dermatologo con la semplice osservazione. Solo se ritenuto necessario, può raccomandare approfondimenti con altri specialisti.»

Come si cura

Foto: www.miamo.com

«Le terapie sono diverse e molto dipende dal grado di gravità. Nelle forme lievi spesso è sufficiente il trattamento topico, raccomandando l’utilizzando di prodotti per l’igiene quotidiana; in quelle moderate o gravi può essere necessario ricorrere all’uso di antibiotici (specifici per i batteri responsabili per l’acne) o di retinoidi, derivati della vitamina A, sempre ad uso topico ma anche per via orale.»

… e poi che succede?

«Una volta guarita, l’acne può lasciare diversi segni sul viso. Anche questo dipende dalla forma da cui si è stati colpiti: quella lieve, se il paziente segue correttamente le indicazioni, spesso non lascia cicatrici. Le infiammazioni più profonde invece, come la nodulo cistica, lasciano sicuramente esiti cicatriziali più gravi, dei veri e propri “buchi” nella pelle.
Diverso il discorso delle macchie: la lesione infiammatoria, di qualunque grado essa sia, lascia per un po’ una macchia rossa sul viso; se ci si espone al sole, si ha una iperpigmentazione, ovvero la pelle assume un colore più scuro. Quindi, se volete evitare macchie, fate attenzione!»

L’ACNE E I TRATTAMENTI MEDICO-ESTETICI

Foto: medicinaonline.co

L’acne non sarà una malattia grave, ma chiamarla solo “estetica” è riduttivo: spesso porta anche disagi di tipo psicologico, come tendenza all’isolamento, diminuzione dell’autostima, problemi nei rapporti con l’altro sesso. Perché soffrire inutilmente, se oggi abbiamo a disposizione la medicina estetica e nuovissimi trattamenti non invasivi?
Ecco le terapie più efficaci, suggerite dal Dott. Pier Luca Bencini, dermatologo e direttore scientifico di ICLID (Istituto di Chirurgia e Laser-chirurgia In Dermatologia): «Tra i trattamenti ambulatoriali che danno ottimi risultati c’è il laser q-switched, in grado di aprire e pulire i pori e di ridurre i fenomeni infiammatori, indicato per le forme iniziali di acne. Per le forme moderate-gravi, caratterizzate da infiammazione e pustole, c’è invece una nuova terapia chiamata biofotonica: viene utilizzato un particolare gel, attivato da una luce blu a LED, che elimina batteri e infiammazioni; in circa 9 pazienti su 10 permette di migliorare la pelle senza il ricorso ai farmaci.»
E per le cicatrici? «Esistono diversi tipi di laser, a seconda della cicatrice rimasta. Per quelle rosse, ricche di capillari, si utilizza il dye laser, perché coagula il sangue schiarendo la pelle; per gli avvallamenti (i buchi), i risultati migliori si ottengono con laser frazionati, capaci di rimodellare bordi e profondità delle cicatrici rendendole meno visibili.»

IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE

Foto: salute.pourfemme.it

Per anni ci hanno detto di non mangiare cioccolato che fa venire i brufoli, mentre ora questo alimento è stato “assolto”. Ma l’alimentazione ha o no effetto sull’acne?
L’ho chiesto alla Dott.ssa Sofia Bronzato, Medico Nutrizionista: «Premesso che le cause possono essere diverse e che la cosa migliore è una dieta personalizzata, sembra esserci un legame tra acne e consumo di latticini, e soprattutto tra infiammazioni ed eccesso di zuccheri. Non superare la dose di 25 g giornalieri di zuccheri semplici (il glucosio, il saccarosio, ovvero il classico zucchero da cucina, ma anche il fruttosio e il lattosio) è una raccomandazione valida per tutti ma ancora di più per chi soffre di acne. Se assunti da soli e non con alimenti che ne riducono l’assorbimento, come quelli ricchi di fibra, favoriscono il rilascio di insulina: questo ormone tra le altre cose promuove la crescita dei tessuti (quindi anche l’ispessimento della pelle, che ne ostacola l’ossigenazione) e la produzione di androgeni, ormoni sessuali che se in eccesso portano all’ingrandimento delle ghiandole sebacee e all’aumento di produzione di sebo.»

 

In conclusione: occhio agli zuccheri semplici (vale per tutti!), preferite cosmetici naturali come quelli che vi consiglio anche qui su Ecocentrica, proteggetevi sempre se vi esponete al sole, per non rischiare macchie e segni. Se l’acne non vi dà tregua, anche se non siete più adolescenti, non preoccupatevi, è tutto normale; rivolgetevi però allo specialista!

 

 

Foto copertina: www.tutteledietedelmondo.it

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  • rodolfoclinton
    23 Febbraio 2018 at 20:12

    Thanks, I did this in store.