Green lifestyle

Parrucchiere chiuso? Ecco come prendersi cura dei capelli colorati anche a casa!


I consigli dell’esperto per le colorazioni (naturali) fai da te e la hair care routine che mantiene le chiome belle e sane

C’è un post virale che sta girando sui social: “Alla fine della quarantena sapremo quante bionde naturali esistono veramente”. Un pizzico di ironia per sdrammatizzare la situazione attuale, che ci ha privato di tante abitudini che credevamo normali, come quella (soprattutto per noi donne) di ricorrere di tanto in tanto alle cure del parrucchiere. Solo per quanto riguarda le colorazioni, non siamo certo in poche: secondo un’indagine del dipartimento Consumer & Market Insight di L’Oréal Italia, nel nostro Paese 7 donne su 10 si tingono i capelli, che sia per necessità di coprire i capelli bianchi o per un semplice cambio di look; quel che è certo è che i capelli rappresentano una delle principali armi della bellezza femminile, e non stupisce quindi che meritino tanta attenzione.

E se già normalmente può diventare un problema mantenerli a lungo belli come appena uscite dal parrucchiere, a maggior ragione lo è in questo periodo, in cui i saloni sono chiusi a causa dell’emergenza. Alcuni professionisti però si stanno mostrando disponibili nell’andare incontro alle esigenze delle clienti, cercando di aiutarle anche a distanza: è il caso ad esempio di Michele Rinaldi, parrucchiere a cui ho affidato la mia chioma, che ormai da anni si è “convertito” all’uso delle piante tintorie in modo esclusivo (trovate l’intervista che ho realizzato per Ecocentrica nel post sui consigli per l’uso delle tinte naturali).

Foto: Spa Per Capelli Michele Rinaldi

Michele è sempre attivo, anche in questo periodo: offre consulenze online, organizza tutorial e dirette social insieme ad altri esperti, e in più vende e spedisce i prodotti cosmetici, come le sue miscele di erbe tintorie, presenti sullo shop del suo sito, donando il 30% del ricavato all’Ospedale Sacco.
Vista la sua disponibilità, gli ho chiesto di svelarci qualche segreto per tingere i capelli a casa, ovviamente in modo naturale, per sentire un po’ meno la mancanza del parrucchiere.

Tintura capelli naturale fai da te: così non si sbaglia

«Per lavorare in maniera efficace con le piante, si parte dalle tre che coprono in maniera permanente anche i capelli bianchi: l’henné rosso, l’indigofera e il rabarbaro, che delle tre è quella che uso di meno perché contiene un po’ più di nichel. Queste rappresentano i tre colori primari, rispettivamente rosso, blu e giallo: unendole e miscelandole, si possono ottenere tutti i colori. Ad esempio, dal momento che sui capelli bianchi l’henné rosso dà una colorazione arancione, realizzando un doppio passaggio con l’indigofera, che ha toni verde-blu ed è il controcolore dell’arancione, il risultato sarà un castano.
A queste piante se ne possono aggiungere altre, le cosiddette secondarie, che aiutano a creare delle sfumature; tra le più importanti ci sono il mallo di noce (tonalità del beige), robbia (regala sfumature color albicocca), campeggio (un color mattone, insieme all’indigofera dà un mattone scuro, mentre insieme all’henné rosso un aranciato), curcuma (giallo intenso), camomilla (giallo tenue).
Se scendiamo ancora nella forza di copertura, abbiamo quelle piante che fanno da intensificatore del colore o da controcolore: alcanna (aiuta a creare i viola, utili per spegnere il biondo troppo giallo), cassia (giallo tenue), ibisco o karkadé (crea dei rossi, ma ha anche una punta di viola). Infine, due piante che non colorano ma che aggiungo sempre nella miscela sono l’altea e il fieno greco, non solo perché rendono più cremosa la pastella, ma perché sono un vero e proprio trattamento curativo per cute e lunghezze dei capelli; è sufficiente aggiungerne qualche grammo.»

Foto: Spa Per Capelli Michele Rinaldi

Ora che abbiamo visto quali piante usare, vediamo anche come: «Innanzi tutto, attenzione al tempo di posa, che è sempre fondamentale nella colorazione. Anche le piante, più tempo sono lasciate agire, e più scuriscono, ma bisogna tenere presente anche il colore di partenza: se ad esempio si utilizza l’indigofera, sul capello bianco non colora immediatamente di nero, ma già su uno biondo i tempi sono di massimo 35-40 minuti, a volte anche meno. Un’altra cosa da sapere è che, se si hanno il 50-60% di capelli bianchi, il risultato non sarà monocolore, ma si otterranno tante venature, con un effetto simile ai colpi di sole, dovute al fatto che sul capello bianco il colore resta più chiaro; questo sia con le piante dai toni ramati, sia dorati sia quelli più scuri. Se invece ci sono tanti capelli bianchi, per non rischiare di non coprirli completamente, occorre fare il doppio passaggio: per ottenere un castano create un mix di henné rosso (massimo 30-40% del totale), indigofera e altea, con acqua molto calda; distribuite sui capelli asciutti, coprite con pellicola o una cuffia perché la pastella non si deve seccare, e lasciate in posa un’ora. Lavate e asciugate i capelli, poi eseguite il secondo passaggio, aumentando la percentuale di indigofera (di quanto, dipende da voi: più se ne aggiunge, e più sarà scuro il castano). Lasciate in posa un’ora e mezza o anche due.»

Ogni quanto va ripetuta la colorazione? Appena si vede la ricrescita, mi spiega Michele, ma attenzione a non commettere errori. «Si può utilizzare sempre lo stesso mix, ma solo sui capelli bianchi, non su tutta la lunghezza: è già colorata, sarebbe come fare un doppio passaggio, e alla fine sarebbe di un colore più scuro della ricrescita. Volendo si può sfruttare il tempo di posa della radice per eseguire sul resto dei capelli un trattamento non colorante, a base ad esempio di spirulina, fieno greco, moringa, amamelide, altea, baobab.» Infine, ecco un dubbio molto comune: le erbe tintorie si possono utilizzare anche sui capelli già colorati con prodotti chimici? «Assolutamente sì. In questi casi si lavora prima la radice, dove c’è la ricrescita, lasciando in posa la pastella un’ora e mezza o due; durante l’ultima mezz’ora la si può distribuire anche sulle lunghezze.»

Come prendersi cura dei capelli colorati: consigli e prodotti (bio)

Ecco qualche consiglio di Michele per una perfetta “hair care routine” per capelli colorati, seppure con le erbe tintorie. Il primo step è lo shampoo: «Se si lavora bene con le piante non occorre un prodotto riflessante, l’importante è che lo shampoo non sia aggressivo. Ricordate però che il colore con le piante si fissa dopo 48 ore, quindi in questo periodo di tempo è meglio non lavare i capelli; in generale consiglio di fare un paio di lavaggi a settimana, tre al massimo. Fondamentale, quando si fanno delle colorazioni, è l’utilizzo di un balsamo o una maschera

In linea con la sua filosofia, tra i prodotti e i marchi che raccomanda ci sono ovviamente solo aziende eco-bio: me ne cita alcune che conosco bene anche io, e di cui vi ho già parlato qui su Ecocentrica. «Molto buoni ad esempio gli shampoo micellari di Domus Olea Toscana (qui trovate lo Shampoo-crema micellare ristrutturante anti-età, nutriente ed illuminante, perfetto per capelli colorati) o lo Shampoo per capelli secchi o trattati di Bio’s. Ottimi anche i prodotti di Scintilla bio, a base di piante, oppure quelli di Parentesi bio, sia gli shampoo che i trattamenti, come “Urca Gel Mask” impacco idratante e rinforzante, che si può usare anche nel mix di erbe tintorie per rendere più morbida la pastella e sostituire l’altea pura.”

Foto: Parentesi bio – “Urca Gel Mask” impacco idratante e rinforzante (€ 15,90 / 250 ml)

Un’ottima maschera per capelli ve la cito anch’io: è la Maschera capelli al cocco della linea cosmetica di Michele, di cui trovate la recensione nel post sulle maschere bio per capelli secchi; mi è piaciuta molto perché lascia la chioma nutrita e le lunghezze rimpolpate.

Foto: Spa Per Capelli Michele Rinaldi – Maschera capelli al cocco (€ 15,00 / 250 ml)

Qualche consiglio anche per lo styling: «Potete provare ad esempio il Gel-Mousse ai Semi di Lino di Parentesi bio, la Crema attiva-ricci disciplinante elastica di Domus Olea Toscana, ma anche l’olio di semi di lino puro, su capelli asciutti, per lucidarli.»

A questo link trovate tanti altri prodotti eco-bio per capelli trattati, mentre qui c’è l’elenco delle tinte naturali al 100%, singole piante o anche miscele.
Infine, vi ricordo che potete ordinare presso la Spa per capelli di Michele Rinaldi (scrivendo una mail a rinaldibymichele@gmail.com) non solo le tinte vegetali da lui create, ma anche i prodotti cosmetici dei marchi citati, come Domus Olea Toscana, Parentesi bio, Scintilla bio, Bio’s: in questo modo darete il vostro contributo per sostenere l’Ospedale Sacco in questo momento così critico; inoltre, potete effettuare una donazione libera anche attraverso la sua pagina Facebook, Spa Per Capelli Michele Rinaldi.

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3 Comments

  • Reply
    Gianna
    31 Gennaio 2021 at 16:15

    Ciao Tessa, bell’articolo, molto interessante. Per ottenere il tuo castano che è abbastanza chiaro, che erbe tintorie utilizzi? ci dici anche le percentuali del mix e i tempi di posa? grazie. Fino ad ora con l’hennè ho sempre ottenuto un castano troppo scuro per me. Buona domenica! Gianna

    • Reply
      Tessa Gelisio
      31 Gennaio 2021 at 21:06

      ciao! e’ un mix che mi fa michele rinaldi, io lo tengo in posa 40′, 80% di Cinzia, 20% mallo di noce e qualche grammo di altea.
      un abbraccio

  • Reply
    Gianna
    4 Febbraio 2021 at 20:41

    Grazie mille Tessa. Un abbraccio anche a te. Gianna

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