Scegliere di portare il proprio amico a 4 zampe in vacanza non è più così difficile. Basta sapersi organizzare e seguire qualche semplice regola
Fedelissimi compagni di vita, veri e propri membri della famiglia, fondamentale fonte di sostegno in questo ultimo periodo di lockdown. I nostri amici a quattro zampe condividono gioie e dolori delle nostre giornate e come noi meritano di andare in vacanza! Quando si viaggia con un animale bisogna però tenere conto di alcune cose prima di partire, come informarsi sulla regolamentazione per il trasporto degli animali domestici, che siano mezzi pubblici o auto private, e controllare il loro stato di salute.
Ma quali altri aspetti dobbiamo considerare prima di partire, per evitare che la vacanza diventi un incubo per noi e per loro?
Ho chiesto a @Elisa Marzola, istruttore cinofilo, qualche consiglio per organizzare una vacanza adatta a noi e ai nostri amici a quattro zampe:
– Innanzitutto bisogna conoscere il proprio cane: capire è se si ha un animale con un bagaglio esperienziale adeguato ad affrontare una vacanza in un ambiente differente da quello in cui abita. Per fare degli esempi: se il mio cane è stato educato, nella vita di tutti giorni, ad affrontare tutta una serie di situazioni, anche variabili, potrò, con buone probabilità, affrontare una vacanza piacevole sia per me che per lui. Se invece il mio cane vive in contesto limitato, molto schematico e non è mai stato portato lontano da casa sua, non posso sperare di portarlo in un contesto nuovo, per la prima volta, senza causargli delle difficoltà di adattamento.
– Un secondo punto da tenere in considerazione è il tipo di vacanza che decidiamo di fare: le capacità di adattamento dei nostri pets a nuove situazioni dipende da molti fattori. Ad esempio: un cucciolo di pochi mesi, anche se ha bisogno di più attenzioni rispetto a cani più grandi di età, può essere portato tranquillamente in vacanza con noi, basterà organizzare il suo kit con tutto il necessario scegliendo un contesto più familiare, con ampi spazi all’aperto dove potrà continuare comportarsi da cucciolo. Al contrario trasferirlo in una stanza di albergo, per quanto la struttura sia organizzata per accoglierlo, risulterà comunque un contesto poco adeguato e troppo ristretto per la sua esuberanza. Questo principio vale anche per i cani più grandi, non possiamo pretendere che il nostro animale passi da un contesto tranquillo, come la casa in provincia con giardino, a situazioni caotiche con spiagge super affollate. Sarebbe destabilizzante anche per noi!
– Anche la modalità di viaggio è fattore importante, soprattutto se decidiamo di prendere mezzi pubblici. Tante ore di viaggio potrebbero essere fonte di stress per il nostro cane, l’ideale sarebbe fare un periodo di training quando siamo ancora in città, portandolo su un autobus o sul tram, per prepararlo gradualmente a una nuova esperienza. Oppure se si decide di andare in macchina, fare soste frequenti per dargli la possibilità di muoversi e viaggiare durante le ore più fresche per evitare i colpi di calore.
Non prendere in considerazione questi aspetti potrebbe essere rischioso, soprattutto se il cane ha delle problematiche pregresse, che potrebbero emergere o addirittura peggiorare durante la vacanza.
Negli ultimi anni, anche il comparto turistico si è adeguato alla crescente richiesta di strutture pet-friendly. Secondo Tripadvisor infatti, 3 italiani su 5 cambiano meta se non ci sono strutture ad hoc, e che tra i servizi più ricercati dagli utenti per le vacanze estive ci sono proprio alloggi adatti ad ospitare animali domestici. A questo proposito quali sono gli elementi che non possono assolutamente mancare in una struttura pet-friendly?
– Quello che sicuramente non deve mancare è lo spazio. I cani, a differenza dell’uomo, hanno molte più difficoltà a condividere gli spazi. Soprattutto in spiaggia, per quanto attrezzata, potrebbe non essere il luogo giusto per quei tipi di cane che non amano i frequenti cambi dei vicini di ombrellone o che non riescono a condividere spazi troppo ravvicinati con altri cani. Questo aspetto dipende molto dal tipo di cane e sempre dal suo bagaglio esperienziale. Per un maremmano o un husky ad esempio, sarebbero più indicate la montagna o la collina dove potranno godere di aria fresca, lunghe passeggiate e di una maggiore distanza dagli altri cani, a differenza di una lunga giornata di mare sotto il sole cocente.
E se invece decidiamo di portare in vacanza il gatto?
– Il gatto è un animale molto più territoriale, che ama la casa, quindi spostarlo da un contesto casalingo in una struttura alberghiera o in appartamento diverso da casa sua, soprattutto se si tratta di una vacanza di poche settimane, non ha senso. Anzi direi che è controproducente. L’unica eccezione potrebbe essere un spostamento su lunghi periodi, tipo trasferirsi per tre mesi nella residenza estiva, o comunque in luoghi che il gatto conosce già. La soluzione ideale sarebbe trovare una persona di fiducia che si trasferisca a casa tua o che vada più volte al giorno per garantire al tuo gatto dell’acqua fresca, il cibo e che passi qualche ora con lui. Oppure optare per un cat sitter. Tu non rinunci alla vacanza e il tuo gatto non subisce lo stress dello spostamento in luoghi che non conosce.
A questo proposito la LAV ha stilato la guida alle vacanze a quattro zampe, una sorta di vedemecum con tanti piccoli suggerimenti su come pianificare alla perfezione il proprio viaggio.
Ed ecco i punti più importanti:
- Sottoporre l’animale a una visita veterinaria per controllarne lo stato di salute e verificare che sia in regola con le vaccinazioni
- Ricordare che i cani e i gatti devono essere sempre identificati con il microchip, molto utile in caso di allontanamento o smarrimento
- Munire il vostro amico a quattro zampe di una medaglietta di riconoscimento recante il suo nome e un vostro recapito telefonico
- Mettere in borsa il libretto sanitario e una foto recente dell’animale da utilizzare in caso di smarrimento
- Se sarete ospiti di una struttura (hotel, ostello, agriturismo) accertatevi che abbiano spazi adeguati per il soggiorno dei nostri animali domestici
Ricordate sempre che siete voi i diretti responsabili del vostro cane: assicuratevi che sia in regola con le vaccinazioni, non sporcate e fate in modo che non infastidisca gli altri turisti. A questo proposito, sappiate anche che solamente le autorità (Capitaneria di Porto o Vigili Urbani) possono chiedervi di allontanarvi da una spiaggia libera, e solo a fronte di espliciti divieti: perciò non perdete tempo in liti inutili con i vicini d’ombrellone intenzionati a cacciarvi! E’ fondamentale conoscere i propri diritti per poterli difendere!
2 Comments
Maurizio
20 Luglio 2020 at 17:24Mi dispiace ma siamo lontani da una corretta informazione, riprovi tenendo presente anche queste condizioni:
1 pure gatti, furetti e altri animali (tartarughe terrestri comprese) dovrebbero o devono essere microcippati;
2 concettualmente qualsiasi animale (d’affezione compreso) è considerato sporco poiché vive per terra; l’essere umano va considerato pulito ( o meno sporco ) perché vive in piedi . Chiaro? Quindi già vedere un ragazzo con le scarpe sul sedile di un treno dà fastidio, figuriamoci un animale.
3 Tra quelle persone che non hanno animali ci sono quelle che hanno paura degli animali e non credo che queste abbiano meno diritti degli altri. Quindi va chiesto sempre il permesso prima di far entrare un animale in qualsiasi ambiente e se una persona sola nega il permesso, allora si trova un altro posto per l’animale ( a casa propria uno fa quello che vuole, ma nei luoghi pubblici vige il rispetto di leggi comportamenti e il rispetto delle persone se vogliamo essere liberi, o no?) Solo se vi sono ambienti pubblici alternativi dedicati agli animali non va chiesto il permesso.
4 in spiaggia, se chiamata in questo modo per la balneazione, non vanno portati animali per i motivi igienici sopra detti, ma soprattutto perché se gli animali sporcano non si riesce a pulire la sabbia per riportare le condizioni igieniche atte a farvi giocare un bambino, un ragazzo o un adulto.
5 in spiaggia con il caldo, i cani rischiano più di noi il colpo di calore.
Saluti
Maurizio Crema
Tessa Gelisio
22 Luglio 2020 at 22:12Seppur condividendo alcune accortezze da lei evidenziate, soprattutto il rispetto per chi ha paura degli animali, mi trovo a dissentire sul resto, visto che esistono normative specifiche che ammettono a pieno diritto gli animali in luoghi frequentati anche da esseri umani. Il discorso, poi, della sporcizia è davvero molto relativo.