Buone nuove dal fronte acne! Dalla terapia biofotonica al complesso di Alusil. Dall’acne si può guarire e in maniera definitiva. Ecco tutte le novità!
L’acne è il nemico numero uno degli adolescenti. Infatti è proprio in questo periodo che questo inestetismo della pelle fa il suo esordio solitamente, colpendo i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee con la presenza di foruncoli, punti neri e punti bianchi. Ma è in costante aumento anche la forma tardiva, quella che sopraggiunge in età adulta e colpisce maggiormente le donne. Pur essendo una patologia molto diffusa e parecchio comune, l’acne ha un forte impatto psicologico e sociale perché colpisce il volto, il nostro biglietto da visita, e nell’adolescente ha ancora più peso perché si manifesta proprio nel momento in cui si sta costruendo una nuova immagine di sé. Senza troppi giri di parole, avere l’acne può essere stressante!
Ma niente paura, da questo fastidioso disturbo si può guarire, nell’arco di tre o al massimo sei mesi, e in maniera definitiva. Ma occorre affrontare il problema in modo serio, senza cedere alla rassegnazione e senza adottare strategie fai da te.
Sul tema ci sarebbero tantissime cose da dire: con l’aiuto del Prof. Antonino Di Pietro, dermatologo e fondatore dell’Istituto Dermoclinico di Milano, abbiamo cercato di riassumere le più importanti, sfatando qualche falso mito e facendo il punto su quello che bisogna sapere sulle nuove cure:
Innanzitutto che cos’è l’acne e come si manifesta?
L’acne è una vera e propria malattia della pelle. È sbagliato credere che si tratti di un problema temporaneo risolvibile mangiando in maniera più sana o lavando il viso di più. L’acne provoca lesioni alla struttura del follicolo pilifero (la zona da cui ha origine il pelo) e alla ghiandola sebacea a esso annessa (l’organo che produce sebo, il grasso naturale che protegge la pelle). Colpisce solo alcune parti del corpo: fronte, viso in genere, parte alta del torace e spalle, zone dove la presenza delle ghiandole sebacee è molto numerosa e particolarmente sensibile alla stimolazione ormonale. Poi, non è da sottovalutare l’ereditarietà che ha un notevole ruolo nella sua insorgenza. In fase iniziale si sviluppa con la presenza di comedoni, lesioni dovute a un’eccessiva produzione di sebo delle ghiandole sebacee, che si ispessiscono fino a tappare il canale. Come conseguenza, si formano punti bianchi, piccole cisti simili a capocchie di spillo, oppure punti scuri, aperti all’esterno. Successivamente le ghiandole sebacee possono infiammarsi con la comparsa di foruncoli in rilievo di colore rosso, infettandosi e riempiendosi di pus. Nei casi più seri, il processo infiammatorio cresce e si sposta verso l’interno della pelle, oppure i foruncoli possono trasformarsi in grosse cisti che si uniscono tra loro formando cavità piene di pus. Quindi, non appena si nota un’infiammazione sospetta, è consigliabile rivolgersi a un dermatologo che prescriva i rimedi più adatti, caso per caso. Le sue forme di manifestazione sono tante ma altrettante le possibilità di cura, quindi mai disperare e seguire le indicazioni dello specialista per tenere i brufoli sotto controllo a qualsiasi età.
Quali sono le ultime novità in campo terapeutico per curare l’acne, tardiva o meno?
I trattamenti per l’acne tardiva sono molteplici e vanno differenziati caso per caso, anche in relazione allo stato di salute della persona, alle terapie farmacologiche assunte e alle patologie concomitanti. Un’ottima soluzione quotidiana, che può essere usata anche su pelli molto giovani, arriva dal complesso Alusil, un composto attivo formato da Alukina (brevetto internazionale) e microspugne d’argento vegetale. Quest’ultime svolgono una preziosa azione antisettica e antibatterica che mantiene sotto controllo i classici sintomi di pelle mista e grassa, mentre Alukina è un mix di attivi che unisce allume di rocca, vitamina A e acido glicirretico estratto dalla liquirizia i quali, insieme, svolgono una potente azione seboriequilibrante, lenitiva e opacizzante. A supporto dell’efficacia di questo complesso di innovazione dermatologica italiana ci sono diversi studi e test clinici che riportano una valutazione positiva pari al 94,3% sull’effetto lenitivo degli stati irritativi tipici di pelle mista, grassa e a tendenza acneica. Poi, tra le nuove terapie per curare l’acne, c’è anche un grande ritorno: la maschera d’argilla verde, con dei principi attivi moderni come il complesso di Alusil.
La terapia più classica invece, si orienta verso tre sostanze, il benzoilperossido, l’isotretinoina o gli antibiotici. Queste sostanze, sotto forma di gel o crema, vanno applicate sulle lesioni e nelle zone adiacenti ogni sera. Le prime due svolgono un’azione esfoliante e seboregolatrice, gli antibiotici agiscono invece contro i processi infettivi. La terapia va protratta finché le ragioni interne che hanno scatenato l’acne non si risolvono. Si tratta di una terapia sintomatica che permette di tenere il problema costantemente sotto controllo.
Tra i nuovi rimedi, molto in voga negli ultimi tempi, ci sono anche le maschere e i trattamenti viso alla luce LED, detta anche terapia biofotonica non invasiva. Si tratta di una fotostimolazione che sollecita la riparazione cellulare e la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, supportando la salute della pelle. Bastano solo nove minuti per agire sui molteplici meccanismi alla base dell’acne, per riparare i danni alla cute e i processi infiammatori. La fotostimolazione a Led, associata a un gel fotoconvertitore, è in grado di produrre un’energia fluorescente che agisce sull’infiammazione profonda e sulle ghiandole sebacee ipereccitate, innescando un meccanismo di riparazione della pelle. Il trattamento non è doloroso, alla fine può manifestarsi qualche rossore, ma la durata è transitoria. Per ottenere dei buoni risultati consigliano almeno una seduta alla settimana per circa un mese.
Esiste un modo per cancellare gli inestetismi delle cicatrici?
Quando il problema sono le cicatrici lasciate dall’acne ormai guarita, ispessimenti e macchie più scure si può ricorrere a un trattamento laser con anidride carbonica o Erbium Yag. Si tratta di procedimenti esfolianti che eliminano le cellule morte della cute con una leggera abrasione causando un conseguente assottigliamento degli strati più superficiali della pelle. Efficaci sono anche i peeling di acido tricloroacetico a diverse concentrazioni eseguito rigorosamente da medici specialisti.
E’ possibile prevenire l’acne?
Per prevenire e trattare i casi lievi, si possono impiegare le acque termali. Il fango, in particolare, deve le sue proprietà al contenuto di zolfo, che svolge una discreta attività antiseborroica e antibatterica. E poi è fondamentale adottare sane abitudini: non schiacciare i foruncoli perché si rischia di diffondere l’infezione o rovinare la pelle con una cicatrice e se ci sono solo punti neri, si può fare una pulizia della pelle.
E per concludere ecco i 10 consigli del Prof. Di Pietro per combattere l’acne:
1. Tenere a bada lo stress
2. Seguire una dieta mediterranea
3. Lavarsi sempre le mani
4. Non toccare (quasi) mai i brufoli
5. In spiaggia rinfrescare sempre il viso
6. Applicare i detergenti giusti
7. Usare solo cosmetici “oilfree”
8. Non affidarsi al fai da te
9. Curarsi con serietà e costanza
10. Rivolgersi al dermatologo per le cicatrici
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