Avete vecchie lenzuola, rovinate o ormai lontane dai vostri gusti per la biancheria della camera da letto? Non buttatele. Un vecchio lenzuolo è infatti un alleato prezioso per gli amanti del riciclo creativo e, con pochi e semplici passi, può trovare una nuova vita all’interno della casa. Un modo intelligente per evitare di accumulare rifiuti, risolvere qualche piccolo problema domestico e vivere un’esistenza sempre più amica dell’ambiente.
Dai classici strofinacci, passando per bellissimi tappetini per il bagno, le lenzuola sono perfette per moltissimi progetti di riciclo creativo. Morbide, versatili, facili da tagliare e da cucire, possono essere modificate con agilità anche da chi non ha particolare esperienza con il fai da te.
Ma quando un lenzuolo può essere davvero riutilizzato? Scopriamolo insieme.
Vecchie lenzuola, quando riciclarle
Non si può dire che le lenzuola non abbondino all’interno della casa: tutti noi conserviamo decine di set da letto che, nella maggior parte dei casi, rimangono inutilizzati per anni. Sia perché si tende a dimenticarli nell’armadio che, ovviamente, poiché i nostri gusti cambiano nel tempo. Riciclare queste stoffe è quindi utile ed ecologico, ma quando davvero la biancheria da letto può essere riutilizzata?
Per ottenere il massimo dai propri progetti di riciclo, è necessario verificare le caratteristiche delle lenzuola a propria disposizione:
- Tessuto: via libera al recupero di cotone e lino, sempre molto versatili per i progetti di taglio e cucito. Qualche intoppo in più sulla seta che, dato il suo pregio e la sua delicatezza, dovrà essere lavorata solo da mani esperte;
- Consumo: non tutte le lenzuola si prestano a progetti di riciclo creativo, soprattutto se particolarmente consumate. Quando il tessuto è ormai liso e incline agli strappi, il massimo che si può fare è tentare di recuperare qualche strofinaccio per le pulizie;
- Colore: nessun problema invece per lenzuola leggermente scolorite o dalla stampa rovinata. Non solo sarà possibile tagliare le parti più sbiadite, ma è sempre possibile tingere il tessuto con coloranti naturali, le famose erbe tintorie.
Lenzuola: tre progetti semplici di riciclo
Davvero tutti possono lanciarsi in progetti di riciclo delle lenzuola, anche coloro che hanno a cuore le sorti dell’ambiente ma non possono approfittare di una grande manualità. Ecco perché partire con dei progetti semplici ma molto utili, per realizzare dei piccoli oggetti di uso quotidiano, magari personalizzandoli a seconda dei propri gusti.
Strofinacci
Si tratti di spolverare, pulire i vetri o lucidare le ceramiche, gli strofinacci non devono mai mancare all’interno della casa. Ne consumiamo tantissimi durante l’anno, proprio poiché tendono a deteriorarsi in fretta tra sporco e lavaggi frequenti, ma perché non ricavarli da vecchie lenzuola anziché comprarli nuovi di volta in volta?
Il progetto è semplicissimo e richiede abilità davvero elementari con il taglio e il cucito. Per ottenere dei comodi strofinacci multiuso, serve recuperare:
- un vecchio lenzuolo;
- forbici;
- ago e filo o, in alternativa, la macchina da cucire.
Cominciamo ritagliando dal lenzuolo degli scampoli di stoffa di 60 oppure 80 centimetri per lato, scegliendo le porzioni meno consumate del tessuto. A questo punto, pieghiamo a metà gli scampoli ricavati, ottenendo così dei quadrati di grandezza 30×30 o 40×40.
Procediamo quindi alla cucitura dei tre lati non uniti, escludendo perciò il lato piegato. Si può procedere con una veloce imbastitura con ago e filo o, ancora, con la macchina da cucire. In questo caso, il risultato non sarà solo più gradevole, ma anche più resistente.
Gli strofinacci ricavati dalle lenzuola sono perfetti per qualsiasi utilizzo. In particolare, poiché tessuto liscio e mediamente assorbente, sono ideali per pulire vetri e marmo: non lasciano né aloni né pelucchi
Presine da forno
Un’altra idea utile e veloce per recuperare vecchie lenzuola è quella di realizzare delle comode presine da forno. Può infatti capitare spesso di non avere a disposizione i guanti imbottiti per estrarre le teglie bollenti dal forno o, ancora, dei panni leggermente imbottiti su cui adagiare le pentole senza rovinare i mobili.
Il procedimento è del tutto simile a quello già visto per gli strofinacci, con qualche elemento in più. Serve infatti aggiungere una piccola imbottitura, per isolare le presine dal calore. È quindi necessario procurarsi:
- un vecchio lenzuolo;
- della gommapiuma usata oppure dei batuffoli di cotone;
- forbici;
- ago e filo o, se possibile, la macchina da cucire.
Si inizia sempre ritagliando degli scampoli di stoffa dal vecchio lenzuolo, evitando le porzioni più consumate. Anche in questo caso, si possono tagliare quadrati da 60×60 o da 80×80 centimetri.
A differenza del precedente progetto, in questo caso si lavora però sul rovescio. Uno stratagemma comodo non solo per avere tutte le cuciture all’interno, affinché siano invisibili, ma anche per inserire senza intoppi l’imbottitura isolante. Procediamo quindi piegando a metà lo scampolo, accertandosi che il lato rovescio sia esposto verso l’esterno. Cuciamo i tre lati non piegati e lasciando su uno di questi un’apertura di circa due o tre centimetri. A questo punto, risvoltiamo la stoffa: le cuciture rimarranno invisibili all’interno e potremo agilmente inserire la gommapiuma – oppure i batuffoli di cotone – nell’apposita fessura.
Raggiunto il livello di imbottitura desiderato, si può chiudere con un paio di punto di cucito l’apposita apertura. E se abbiamo a disposizione la macchina da cucire, possiamo aggiungere due cuciture diagonali sulla superficie superiore della presina, affinché l’imbottitura stessa non si sposti durante l’uso.
Copri-vasetti per confetture
Quanti di noi si lanciano nella produzione di confetture, sottoli e sottaceti, magari approfittando della frutta e della verdura coltivata con tanta passione nell’orto? E una delle parti più belle di questa passione non è solo gustare i prodotti della propria terra, ma anche donare quanto realizzato ad amici e parenti. Ma come abbellire i vasetti, magari di recupero, per rendere il dono ancora più originale? Basta recuperare un vecchio lenzuolo.
Si possono creare infatti dei bellissimi copri-vasetti, utili sia per coprire il barattolo che per abbellire il coperchio. Per questo progetto servono:
- un vecchio lenzuolo;
- della passamaneria;
- spago o filo di rafia;
- forbici;
- ago e filo o, in alternativa, la macchina da cucire.
Ritagliamo dal vecchio lenzuolo degli scampoli di circa 25×25 centimetri. Scegliamo le porzioni meno consumate della stoffa, privilegiando fantasie colorate e originali. Ad esempio, una delle fantasie maggiormente gettonate per le confetture è la classica scacchiera o, ancora, qualche immagine florale.
Aiutandoci con ago e filo, oppure con la macchina da cucire, applichiamo su tutti i bordi la passamaneria, ottenendo così un contorno rifinito e decorato. A questo punto, avvolgiamo il vasetto o il coperchio posizionandolo all’interno del tessuto e, con un filo di rafia o di spago, fissiamo la stoffa al bordo del barattolo, ricreando un fiocco. Ecco fatto: in poche mosse la confettura da regalare sarà ancora più elegante e gradita.
Lenzuola usate: due progetti per esperti
Le lenzuola rappresentano di certo un materiale di recupero con cui ci si può sbizzarrire e, per questo motivo, vi proponiamo anche due progetti per chi ha già dimestichezza con il fai da te. La realizzazione rimane comunque non troppo complessa e può essere quindi adatta anche a coloro che, alle prime armi con il riciclo creativo, vogliono mettere alla prova le loro abilità.
Tappetino intrecciato per il bagno
Il tappetino per il bagno è di certo uno degli oggetti immancabili per la casa. Eppure non tutti i modelli disponibili in commercio offrono una sufficiente assorbenza e, quando lo fanno, la fase di asciugatura è decisamente lenta. La soluzione? Creare il tappetino con le proprie mani, recuperando vecchie lenzuola.
Per questo progetto occorrono:
- un vecchio lenzuolo;
- forbici;
- ago e filo.
L’idea è quella di realizzare un tappetino tondo e intrecciato, dall’elevato spessore e dalla forte assorbenza. Per farlo, iniziamo a tagliare il lenzuolo in strisce lunghe circa 1.50 metri e larghe dai 5 ai 7 centimetri. Una volta ricavate una decina di strisce, se ne prendono tre e si inizia a intrecciarle tra di loro, proprio come se si dovesse realizzare una treccia per capelli. L’operazione dovrà essere ripetuta per tre volte, ottenendo così tre trecce lunghe 1.50 metri.
Fatto questo, con qualche punto di cucito fissiamo fra di loro le estremità superiori delle trecce e cominciamo ad arrotolarle dal centro fino all’esterno, ottenendo così un tappetino tondo e spesso. Al termine dell’operazione, uniamo con ago e filo l’estremità opposta delle trecce all’ultimo cerchio realizzato: ecco pronto per l’uso il tappetino. Non solo raccoglierà tutta l’acqua in eccesso, ma dato il morbido cotone delle lenzuola, si asciugherà in pochi minuti al sole o semplicemente adagiandolo sul termosifone.
Tenda parasole per fiori e orto
A chi non è mai capitato di trovare piante ornamentali oppure ortaggi letteralmente bruciati dal sole, con foglie ormai rinsecchite e gialle, durante la bella stagione? Anche le specie più abituate al caldo torrido possono infatti soffrire l’esposizione solare eccessiva, mettendo a repentaglio la fioritura di stagione oppure un gustoso raccolto. La soluzione è però tanto semplice quanto una tenda parasole fai da te, da realizzare con un lenzuolo.
L’occorrente per questa idea di riciclo creativo comprende:
- un lenzuolo;
- uno spago resistente;
- ago e filo o, in alternativa, la macchina da cucire.
Innanzitutto, bisogna prendere le misure dell’area verde che si vorrà andare a coprire, si tratti di un piccolo spazietto in balcone oppure di una piccola zona coltivata in giardino. A questo punto, si ritaglia il lenzuolo rispettando le misure raccolte, fino a ottenere un grande rettangolo. Aiutandosi con ago e filo, oppure con la macchina da cucire, si fissano gli orli laterali. Per quello inferiore e superiore, invece, si dovranno lasciare aperte le estremità: in questo modo potremo facilmente inserire lo spago che servirà per appendere la nostra tenda.
L’ideale è scegliere un lenzuolo scuro, non particolarmente consumato, per ottenere così il massimo del riparo e dell’ombra dal sole.
Insomma, un lenzuolo diventa mille oggetti utili!
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