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Piante di Natale: cosa farne dopo le feste?


Tessa Gelisio, piante di Natale

A chi non è mai capitato di ricevere in dono delle piante per Natale, per abbellire la casa o come semplice buon auspicio per l’anno nuovo? Peccato, però, che il problema si ripeta regolarmente ogni gennaio: che farne dopo le feste, come evitare che le piante muoiano rapidamente?

Dalla classica stella di Natale passando per il cactus delle feste, l’inizio dell’anno rischia di trasformarsi in una vera e propria ecatombe vegetale, se non si adottano le giuste precauzioni. Ho quindi deciso di raccogliere per voi alcuni consigli per mantenere le vostre piante sane e fiorite a lungo.

Stella di Natale, una pianta difficile da gestire

Stella di Natale

La stella di Natale è probabilmente la specie ornamentale più gettonata durante le feste di fine anno, eppure non è di certo una delle piante più semplici da gestire e mantenere vitale nel tempo. A quanti, infatti, è capitato di vederla appassire in pochissime settimane? Il tema è d’altronde molto sentito, tanto che qualche tempo fa vi ho dedicato un apposito approfondimento proprio qui su Ecocentrica.

Di origine messicana, questa specie vegetale non è particolarmente adatta a svilupparsi alle nostre latitudini e, per questo, spesso è sottoposta a stress che si rivelano fatali. Gli errori più frequenti nella sua cura sono:

  • Temperatura troppo bassa: la stella di Natale ha bisogno di un clima sempre mite, con temperature superiori ai 15 gradi;
  • Umidità ridotta: nelle zone di origine, questa pianta si sviluppa in ambienti decisamente umidi. In casa, tuttavia, risente del clima secco dovuto a riscaldamento e termosifoni;
  • Luce eccessiva: la stella di Natale, nota anche come poinsettia, non ama troppe ore di esposizione solare. Eppure, spesso si tende a posizionarla sul davanzale della finestra, costringendola a un’irrorazione troppo estesa.

Per evitare che la pianta muoia, innanzitutto meglio evitare di rinvasarla nelle prime settimane, attendendo invece la primavera. Ancora, bisogna posizionarla lontano dalle fonti di calore, evitare le annaffiature eccessive pur garantendo una media umidità, fertilizzare il terreno con concime organico ogni 15 giorni e prestare attenzione ai parassiti. Pochi consigli che, con un po’ di dedizione, permetteranno di mantenere la pianta viva fino al prossimo Natale.

Cactus di Natale, una pianta molto longeva

Piante di Natale, Cactus Schlumbergera

Discorso fortunatamente diverso quello per il cactus di Natale, una pianta particolarmente longeva, che può garantire splendide fioriture anche per decenni. Con il termine “cactus di Natale” si indicano diverse varietà della Schlumbergera, una pianta grassa originaria del Brasile.

Dopo le feste, dove spesso viene impiegata come centrotavola grazie ai suoi bellissimi fiori rosati, è abbastanza semplice provvedere alla cura di questa specie ornamentale. Innanzitutto, bisogna scegliere una posizione assolata, come ad esempio il davanzale di una finestra, dove la pianta possa anche approfittare di una temperatura attorno ai 20 gradi. Meglio però non esporla nei pressi dei termosifoni, perché un ambiente troppo secco potrebbe danneggiarla.

Dopodiché, è sufficiente annaffiarla di tanto in tanto, quando il terriccio appare secco, e almeno una volta settimana nebulizzare un po’ di acqua sulle parti aeree, visto che il cactus di Natale non disdegna una blanda umidità. Ancora, può essere utile ricorrere a del concime organico per piante grasse almeno una volta al mese.

Bisogna inoltre ricordare che la Schlumbergera tende a fiorire in pieno inverno, terminando poi questo ciclo a ridosso con la primavera. Se da marzo a ottobre la pianta dovesse essere priva di fiori, di conseguenza, non vi è motivo di preoccuparsi.

Elleboro, la delicata rosa di Natale

Elleboro, piante di Natale

Anche l’elleboro, conosciuta ai più come rosa di Natale, è una pianta sempre più gettonata come dono durante le feste. Finito il periodo natalizio, però, si rischia di vederla ingiallire facilmente, tanto da appassire in poche settimane. Che fare?

Innanzitutto, è utile provvedere al rinvaso della pianta ricevuta in dono. L’elleboro è infatti una varietà che soffre particolarmente i ristagni d’acqua, ma i vasetti d’acquisto non sempre contengono un terriccio perfettamente idoneo. Meglio allora scegliere un nuovo vaso, posizionare sul fondo un letto di ghiaia e cocci, scegliere un terriccio a medio impasto e mescolarlo con un po’ di sabbia.

Fatto questo, bisogna prestare attenzione alle annaffiature – non devono essere né eccessive né ridotte, il terreno dovrà apparire sempre leggermente umido, ma non annacquato – e, in particolare, alle infestazioni di parassiti. Afidi, cocciniglie e altri insetti possono portare a un rapido deperimento, fortunatamente l’olio di neem si rivela molto efficace per il loro contrasto.

Agrifoglio, dura a lungo se si presta attenzione

Agrifoglio

Per chi ha ricevuto in dono una pianta di agrifoglio in vaso, le possibilità di farlo rifiorire l’anno successivo sono abbastanza elevate, se si presta un po’ di attenzione.

Già verso la metà di gennaio, la pianta potrebbe mostrare foglie ingiallite e fiori ormai appassiti, così come rametti esterni secchi. È quindi necessario procedere con una blanda potatura, utilizzando delle cesoie sterili, al contempo concimando il terreno con del fertilizzante organico.

La pianta dovrà essere concimata almeno una volta al mese da marzo a ottobre e, sempre in questo periodo, dovrà essere garantita una sufficiente umidità e delle annaffiature abbastanza frequenti. Già verso la fine di ottobre, l’agrifoglio tornerà di un verde brillante e inizierà a produrre i suoi bellissimi fiorellini.

Abete di Natale: lo si può piantare in giardino?

Abete di Natale

Infine, per chi ha scelto un albero vero per le decorazioni natalizie, arriva il momento di capire che farne. Se non reciso, quindi ancora dotato delle sue radici, le soluzioni sono le più disparate:

  • portarlo in un vivaio, affinché possa essere nuovamente messo a terra;
  • piantarlo nel proprio giardino.

Se si sceglie questa seconda opzione, bisogna pensare alle dimensioni e allo spazio a propria disposizione: in pochi anni, questa pianta potrebbe infatti raggiungere svariati metri d’altezza. Inoltre, meglio scegliere una posizione non eccessivamente esposta al sole e, fatto non meno importante, assicurarsi che il terreno in giardino sia sufficientemente ricco di componenti azotate.

In definitiva, con un po’ di attenzione non si rischia di veder morire tutte le piante di Natale: servono solo i giusti accorgimenti e, fatto non meno importante, anche un po’ di pollice verde.

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