Quali sono i migliori fiori non recisi da regalare in occasione della Festa della Donna? L’8 marzo è sempre più vicino e, come vuole tradizione, saranno in molti a scegliere la mimosa per un profumato omaggio floreale a compagne, amiche e madri. Eppure, non sempre la scelta di fiori recisi – soprattutto se acquistati agli angoli delle strade e non provenienti da vivai certificati – si rivela sostenibile. Per quale ragione?
Anche nella scelta dei fiori bisogna prestare grande attenzione, privilegiando la produzione locale – meglio se biologica – e, se possibile, preferendo l’acquisto di esemplari da vaso anziché da taglio. Purtroppo, l’enorme domanda di fiori per le feste comandate ha un impatto sensibile sull’ambiente, soprattutto in termini di emissioni climalteranti.
Perché preferire i fiori non recisi?
Innanzitutto, è utile comprendere perché i fiori da vaso siano una scelta sempre da preferire rispetto a quelli recisi. Per quanto ricevere un mazzo di fiori sia sempre gradito, non sempre la loro produzione può considerarsi sufficientemente sostenibile.
Così come rivelato da Debra Prinzing, l’ideatrice del movimento Slow Flower, ci sono oggi pratiche di coltivazione e distribuzione a alto impatto ambientale. Quando si scelgono fiori recisi, e non ci si affida a fiorai e vivai certificati, nella maggior parte dei casi si acquisteranno esemplari coltivati con tecniche intensive e un elevato ricorso a pesticidi chimici inquinanti, soprattutto quando si tratta di varietà fuori stagione o tropicali. E non è tutto, poiché in media questi fiori viaggiano per 36 ore prima di giungere nelle mani dei consumatori e, nel frattempo, vengono conservati in celle frigorifere e spesso trattati con agenti chimici per frenarne l’appassimento.
E poi c’è anche una questione legata anche allo sfruttamento della manodopera a basso costo: la metà delle rose recise vendute in Europa, ad esempio, proviene da campi coltivati in Kenya, senza rispetto per i diritti dei lavoratori locali. Raramente ho trovato fiori equo-solidali recisi: quando è possibile acquistarli, si tratta di certo di una scelta più sostenibile ed etica.
Questo non vuol dire che si debba rinunciare a uno splendido mazzo di fiori, tuttavia bisogna scegliere con attenzione i propri fornitori, cercando produzioni locali, varietà autoctone di stagione e, quando possibile, coltivazioni coltivamente biologiche. E prediligere i fiori in vaso, che durano nel tempo e – a parità di pratiche colturali – hanno un impatto ambientale minore.
I migliori fiori non recisi per la Festa della Donna
Sono diverse le varietà di fiori non recisi che si possono scegliere per la Festa della Donna, una ricorrenza che può essere celebrata in tanti modi, oltre alla tradizionale mimosa. E con la primavera ormai alle porte, si potranno trovare diverse varietà di stagione, coltivate praticamente a chilometro zero. Ecco 5 alternative da prendere in considerazione.
Tulipani, il classico della primavera
Se le temperature già lo permettono, per la Festa della Donna si può scegliere di regalare un bellissimo tulipano o, perché no, dei bulbi da piantare per vederli fiorire tra pochissime settimane. Si tratta infatti di un esemplare floreale che si adatta perfettamente alle temperature del periodo e, fatto non meno importante, che riesce a crescere senza troppe cure: per l’annaffiatura, ad esempio, possono bastare le comuni precipitazioni del periodo.
Sul fronte dei significati, il tulipano è da sempre il simbolo delle relazioni pure e rispettose, siano esse romantiche oppure amicali. La soluzione perfetta, quindi, per l’8 marzo: rimanda al rispetto per la dolce metà, all’ammirazione verso un’amica o alla devozione verso la mamma.
Narciso, un fiore dai mille significati
Giallo come le mimose, ma dalla produzione sostenibile: il narciso è un fiore perfetto per un omaggio floreale per l’8 marzo. Nelle Regioni più a Nord dello Stivale, i primi giorni del mese potrebbero essere forse prematuri per trovare dei narcisi dalla produzione biologica e non da serra, mentre al Centro e al Sud le temperature più generose potrebbero aver già fatto spuntare i primi esemplari.
Solitamente, al narciso sono associati significati religiosi, in particolare è il fiore simbolo della Pasqua, anche perché molto diffuso proprio tra la fine di marzo e aprile inoltrato. Tuttavia, fra i suoi significati vi è anche la stima che si vuole dimostrare alla partner oppure a un’amica, così come l’affetto che si prova per le nonne: è infatti il fiore scelto per la loro festa.
Azalea, il fiore simbolo della femminilità
L’azalea è un fiore da sempre associato alla Festa della Mamma poiché, soprattutto nei Paesi asiatici, è rappresentativo dell’amore incondizionato che si può provare per la propria madre. Eppure, può essere una scelta perfetta anche per la Festa della Donna, poiché indica anche la femminilità a tutto tondo.
Questa pianta rappresenta l’amore puro, i legami duraturi con l’altra metà del cielo, non necessariamente indicando un interesse romantico. Inoltre, sempre in Asia è considerato un fiore di buon auspicio per la fortuna e la salute. Per l’8 marzo si possono anche scegliere le originali azalee bonsai, da coltivare anche semplicemente sul davanzale di una finestra, senza troppo sforzo.
Gardenia, il fiore dell’eleganza
La gardenia è un fiore molto comune in primavera, sebbene la sua fioritura sia più tipica a partire dal mese d’aprile, anziché a marzo. Tuttavia, se si vive in luoghi dove le temperature sono già sufficientemente generose, può rappresentare un’ottima alternativa alla mimosa per la Festa della Donna.
Questo fiore, abbastanza semplice da coltivare, è infatti il simbolo dell’eleganza, della raffinatezza, della bellezza e del fascino più puro: caratteristiche che si abbinano più che perfettamente alla celebrazione di tutte le donne. Inoltre, è una pianta dalla generosa fioritura: in vaso, regalerà moltissimi fiori fino all’estate inoltrata.
Piante grasse per chi non ha il pollice verde
Le piante in vaso hanno bisogno di cure costanti e continue, ma che fare se la persona a cui si vuole fare un omaggio floreale non possiede il pollice verde? La soluzione è quella delle piante grasse o succulente, capaci di assicurare grandi soddisfazioni anche a chi non è molto pratico con il giardinaggio.
Ma quali varietà scegliere? Si può partire dall’aloe vera, una pianta che ha bisogno di pochissime cure e può essere facilmente impiegata come rimedio naturale, grazie al suo ottimo gel. Ma anche le principali varietà di cactus, il sedum – peraltro, alcune varietà iniziano proprio a marzo a produrre degli splendidi fiorellini gialli – o, perché no, la Crassula ovata, nota anche come pianta di giada. Quest’ultima è di buon auspicio per la fortuna e il denaro e, di conseguenza, è ideale come regalo.
In definitiva, per l’8 marzo ci si può sbizzarrire davvero con le più svariate varietà di fiori: l’unica regola è che si scelgano piante da vaso anziché esemplari recisi!
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