Ho passato una settimana 100% bio e, sorpresa, non ho speso più di qualsiasi altro italiano che consuma prodotti ordinari
Il biologico costa di più, il biologico è caro, il biologico non è per tutti. Quante volte ho sentito queste frasi! Ho deciso allora di dimostrarvi che, persino a Milano, una delle città più care d’Italia, mangiare bio si può. Chi mi ha seguito sui social ha visto che non ho certo fatto la fame. Ho creato un menù settimanale 100% bio ed equosolidale che, con qualche trucchetto, non mi ha fatto spendere di più di quanto avrei speso riempiendo il mio carrello della spesa di cibo a basso costo e alto impatto su salute e ambiente…
Per sette pranzi, sette cene, sette colazioni e spuntini, una famiglia italiana composta da 2 persone over 35, secondo l’Istat, spende ogni settimana mediamente circa 103 euro (442,71 euro al mese nel 2014), più di 50 euro a testa.
Cento euro… Quando ho letto questa cifra ho cercato di immaginare dove finissero 100 euro di cibo considerando che è stato rilevato un calo notevole del consumo di carne. Forse li spendiamo male? A guardare i carrelli della spesa in fila alla cassa non si può non notare come siano riempiti fino a scoppiare. E’ un’atavica ingordigia che ci fa preferire spesso la quantità alla qualità.
Partiamo dalla lista della spesa settimanale per due persone (i prodotti sono tutti biologici ad eccezione del pesce, scelto perché italiano, e il test è stato fatto nel mese di settembre ):
Mercatino produttori
0,5 kg di peperoni gialli e rossi – 2,5 euro
1 kg di cipolle – 2,2 euro
1 kg di zucchine – 3,5 euro
1 cespo di lattuga – 1 euro circa
1 kg di melanzane – 2,8 euro
1 etto di zenzero – 1 euro
Coop
Muesli Solidal 2 confezioni da 375 gr – 5,78 euro
6 kiwi – 2,73 euro
Esselunga
6 banane bio equosolidali Esselunga – 3,20 euro
1kg .ca di limoni – 3,78 euro
125 gr di mandorle sgusciate bio Esselunga – 2,85 euro
0,5 kg di farro perlato bio Esselunga – 1,89
0,5 kg di fagioli secchi borlotti bio Esselunga – 2,49 euro
6 uova esselunga bio – 2,05 euro
500 gr mozzarella bio – 6,76 euro
1kg gr di riso – 2,8 euro
2 Confezioni di polpa di pomodoro Esselunga bio da 400gr – 1,98 euro
1 Confezione di olio evo Italia Bio Esselunga da 75 cl – 9,49 euro
Penne rigate Esselunga bio 1 kg – 1,76 euro
2 litri di latte di riso Chiccolat riso bio Scotti – 5,58 euro
2 Gallette di riso Risette riso Scotti – 3,78 euro
1 confezione da 250 gr di caffè 100% arabica Esselunga bio- 3,99
Carrefour
pomodorini bio 500 gr 2,28 euro
4 etti sardine fresche 0,80 euro
Trota italiana d’allevamento, 1,4 kg (2 trote fresche di medie dimensioni) 11,06 euro
Naturasì
Formaggio grattugiato senza lattosio 100gr – 2,8 euro
Farina 1 kg per – 1,76 euro
Capperi bio 200 gr – 5,15 euro
Mele Jona Gold 1,43 kg – 3,15 euro
Susine 500 gr – 1,84 euro
Vendita diretta allevamento
350 gr di petto di pollo – 9,45 euro
Tutto questo è costato circa 112 euro. Per una coppia nella fascia over 35 senza figli siamo quasi in media! Ma, attenzione: caffè e olio, ma anche fagioli e farro (per esempio) non si finiscono in una settimana e, se distribuiti, sul mese incidono molto meno sullo scontrino.
I 75 cl di olio durano almeno una settimana e mezza e il caffè al consumo di 84 gr alla settimana dura per circa tre… Se poi consideriamo anche farro, fagioli, gallette, … E così la mia spesa settimanale che sembra essere tanto pesante è molto più leggera. Considerando il menu che abbiamo seguito durante la Settimana da bio (un menu tipo per me e il mio compagno) abbiamo speso effettivamente circa 93 euro e se ho arrotondato qualche cifra al centesimo l’ho fatto per eccesso.
Ecco la mia settimana in piatti
Colazione (per 7 giorni)
7 limoni spremuti (.ca 600 gr) – 2,27 euro
Muesli bio: 700 grammi – 5,4 euro
Latte di riso: 1,96 lt – 5,47 euro
14 caffè per 84 gr – 1,34 euro
Snack (per 7 giorni)
6 banane 3,20 euro
42 mandorle per 25 gr totali: 0,60 euro
8 Mele Jona Gold – 3,15 euro
Susine 500 gr – 1,84 euro
6 kiwi – 2,73 euro
Costo snack: 11,5 euro
PRANZO
Giorno 1 – Riso con verdure
2 Zucchine (240 gr .ca) e 1 melanzana (250 gr .ca) al vapore con riso bianco come companatico
Riso, 2 etti: 0,56 euro
Zucchine e melanzane: 1,54 euro
1 limone: 0,32 euro
Olio 2 cucchiai da 1,5 cl: 0,40 euro .ca
Costo pranzo: 2,82 euro
Giorno 2 – Pasta con fagioli borlotti
Pasta: 2 etti 0,35 euro
Borlotti: 2 etti 1 euro .ca
½ cipolla: 0,09 euro circa
400 g polpa pomodoro: 0,99 €
Peperoncino dal balcone
Olio 2 cucchiai: 0,4 euro
Costo: 2,83 euro
Giorno 3 – 3 Peperoni gratinati (gratin con sarde, capperi, pane grattuggiato)
Peperoni: 2,5 euro
Per il gratin:
Sardine 2 etti: 0,40 euro
½ cipolla: 0,09 euro
Pane grattugiato ottenuto da pane vecchio già in casa
Capperi bio: 0,20
Olio: 2 cucchiai per 0,4 euro
Gallette di riso: 0,80 per 8 gallette
2 cucchiai di formaggio: 1,12
Costo: 5,51 euro
Giorno 4 – Insalata di farro con pomodorini, uovo sodo e mozzarella
3 etti di farro: per 1,13 euro
Uova 2 = 0,68 euro .ca
Pomodorini: 0,90 euro per 200gr circa
250 gr di mozzarella: per 3,38 euro
Olio: 0,20 euro per 1cucchiaio
Costo 6,29 euro
Giorno 5 – Insalata con mozzarella e cipolla croccante
Mozzarella: 250 gr per 3,38 euro
Insalata: 1 euro circa per 1 cespo
Olio: 0,4 euro per 2 cucchiai
1 cipolla fritta: 0,18 euro
Gallette: 0,80 cent per 8 gallette
Costo: 6,53 euro
Giorno 6 – Pasta con pomodorini basilico
Pasta: 0,35 € per 2 etti
Pomodorini: 0,90 euro per 200 gr
Basilico balcone
Olio: 0,40 euro per 2 cucchiai
½ cipolla: 0,09 euro
Costo: 1,74 euro
Giorno 7 – Pasta con melanzane e sugo di pomodoro e cipolla
Pasta 200 gr: 0,35 €
Melanzane (500 gr .ca): 1,4 euro
Polpa pomodoro 400 gr: 0,99 €
1 cipolla: 0,18 euro ca
Olio: 3 cucchiai 0,60 euro
Peperoncino balcone
Costo: 3,52 euro
CENA
Giorno 1 – Risotto con limone e zenzero olio
Riso 240 gr: 0,70 euro .ca
Limoni 2: 0,64 euro
½ cipolla: 0,09 euro ca
Zenzero: 0,20 euro
Formaggio: 1,4 euro
rosmarino dal balcone
Olio 2 cucchiai: 0,40 euro
Costo: 3,43 euro
Giorno 2 – Pasta con cipolla, sugo di pomodoro e zucchine
Pasta 200 gr: 0,35 euro
1 cipolla: 0,18 euro
Polpa pomodoro: 0,99 euro per 400 gr
Zucchine: 0,84
Spezie eventuali
Olio 3 cucchiai: 0,60 cent
Costo 2,87 euro
Giorno 3 – Pasta con sarde e melanzane
Sardine 2 etti: 0,40
Melanzane 1 media: 0,7 euro
½ cipolla: 0,09 cent
Peperoncino balcone
Finochietto idem
Olio 3 cucchiai: 0,60 euro
Costo: 1,79 euro
Giorno 4 – Trota con aglio e rosmarino e patate al vapore
2 filetti (700)gr: 5,53 euro
½ cipolla: 0,09 cent
Olio 2 cucchiai nel sugo più 1 a crudo: 0,60 euro
Rosmarino dal balcone
Patate: 0,6 euro
Costo: 6,82 euro
Giorno 5 – Trota al vapore olio e sale con patate cartoccio
2 filetti: 5,53 euro
6 cucchiai olio: 1,20 euro
Limone: 1 per 0,32 cent
Patate 0,6 euro
Rosmarino balcone
Peperoncino balcone
Costo: 7,65 euro
Giorno 6 – Zucchine con l’uovo strapazzato
2 etti di riso: 0,50 euro .ca
Zucchine: 0,84 per 2 medie
4 uova: 1,4 euro .ca
½ cipolla: 0,09 cent
Olio: 0,4 cent euro 2 cucchiai
Eventuali spezie
Costo: 3,23 euro
Giorno 7 – Petto di pollo con latte di riso e curry
350 gr di pollo: 9,45 euro
1 tazza di latte di riso: 0,35 ca
curry
olio 3 cucchiai: 0,60
Gallette: 0,80 per 8 gallette
½ cipolla: 0,09
1 spruzzata di farina 2-3 grammi, un paio di centesimi
Costo: 11,29 euro
Tutte le dosi sono per due e dal mio punto di vista appare evidente che non ci siamo fatti mancare il gusto! Cosa manca? Beh, a ben guardare mancano i dolciumi, piatti pronti, snack confezionati, succhi, bibite e il pane che è fuori dalla mia dieta abituale. Vino e alcolici sono spese non calcolate nemmeno dall’Istat nel dato di partenza. Detto questo, il consumo effettivo alimentare di questa settimana tipo è stato ampiamente sotto gli oltre 100 delle medie Istat.
Come avrete notato in casa mia pranzi e cene (tranne che per occasioni speciali), sono mono-portata e le quantità sono assolutamente consone a una dieta di routine per normopeso. Lo conferma la dott.ssa Adina Ruth Lowen, esperta nutrizionista, che a commento del mio menu settimanale aggiunge di variare regolarmente le verdure, scegliendo sempre quelle di stagione a kilometro zero, di alternare le gallette di riso a quelle di farro o mais e, se si vuole, si possono sostituire due pasti a base di verdura con uno a base di pesce e uno a base di legumi. E pur aggiungendo il pesce per esempio non sforeremmo perché ci rimangono ancora circa 10 euro di margine dalla media italiana che possono coprire le fluttuazioni settimanali quando al posto del caffè o dell’olio (non ancora finiti) potremmo decidere di acquistare più prodotti animali che, come avrete notato, restano, bio o non bio, i più costosi. Nell’ordinaria amministrazione, lo dimostrano i numeri, mangiare bio si può, ogni giorno, a patto di mangiare quantità ragionevoli di cibo senza sprecare niente.
Non ho dovuto nemmeno diventare matta per trovare i prodotti giusti. Semplicemente sono andata all’Esselunga a pochi metri da casa, al Carrefour, alla Coop, al Naturasì e al mercatino del sabato a mezzo chilometro da casa per frutta e verdura. Ormai il bio è ovunque e in ogni forma. Il prezzo dei singoli alimenti bio è più alto dei prodotti tradizionali? Certo, costano mediamente di più (anche se in alcuni rari casi è il prodotto di marca a costare più del bio), ma basta mangiare in quantità ragionevoli, sostituire qualche merendina con un po’ di frutta, mangiare meno carne degli allevamenti industriali e sostituirla con verdura di ottima qualità o carne bio 1-2 volte alla settimana e il gioco è fatto! Per quanto riguarda l’ortofrutta, visto che non amo quella confezionata dei banconi, devo solo andare al mercatino, perché pur stando a Milano, la campagna viene regolarmente in città. Se poi uno si volesse iscrivere a un gruppo d’acquisto solidale o a uno dei distributori di prodotti bio che consegnano a domicilio…
Io ho scelto il gusto, la salute e il rispetto dell’ambiente senza spendere di più. Voi?
2 Comments
Andrea Ambrosi
9 Ottobre 2015 at 17:04Ciao Tessa,
io e la mia compagna siamo due persone di mezz’età, attenti alle spese domestiche a causa della crisi, ma non particolarmente bravi ai fornelli, per questo usiamo a volte prodotti confezionati. La spesa che affrontiamo io e mia moglie mensilmente per nutrirci è di circa 250-300 euro mensili, che comprendono anche i detergenti, per uso personale, per la casa e gli indumenti, tutti acquistati nel supermercato Coop, che abbiamo vicino casa. Essendo anche soci, siamo molto attenti alle offerte e ai sconti che praticano. Molto difficilmente buttiamo via del cibo, che è consumato presto e non acquistato in grosse quantità. Considera che un pasto a settimana, quasi sempre, lo consumiamo a casa dei miei genitori, che ci invitano volentieri. Sono consapevole che potrei spendere anche meno, soprattutto su frutta e verdura del mercato, ma preferisco fare due volte la settimana la spesa, consumando verdura in barattolo se finisce quella fresca.
Un appunto: io uso 80 gr di pasta o riso a testa e in genere la mangiamo una volta sola al giorno, ma con mia moglie a volte compriamo un barattolo di gelato industriale o un dolce, che non ci permette di perdere qualche chilo che abbiamo in eccesso.
Infine il costo dei prodotti dei supermercati non cambiano da città a città, io abito in Ancona e ti posso assicurare che è una città molto cara sul cibo, forse anche più di Milano. La costa tirrenica e il sud d’Italia mi sembra abbiano prezzi migliori invece.
Un saluto.
Tessa Gelisio
10 Ottobre 2015 at 12:24si, si può spendere sempre meno. ma ho voluto stare nella media i stat dei consumi per avere un parametro oggettivo di confronto. grazie