L’analisi degli inci dei prodotti più famosi, alla ricerca di Phenoxyethanol o altre sostanze nocive
Quando si comincia a leggere gli inci dei cosmetici, si apre un mondo. Anche a me è capitato di scoprire che prodotti che ho usato per una vita, e magari gridavano al naturale, in realtà di verde avevano ben poco! Le sostanze dannose da cui guardarsi sono diverse, a cominciare da siliconi, petrolati o parabeni; ultimamente però diversi articoli riportano di nuovi studi su un conservante, il Phenoxyethanol, che indicherebbero una certa tossicità, in particolare effetti nocivi su riproduzione e sviluppo.
Ora, non voglio creare allarmismi: gli studi sono in corso e per ora questo conservante è ancora ammesso anche dai disciplinari di cosmesi ecobio (sebbene il Biodizionario lo segnali con “semaforo giallo”); quello che voglio, come sempre, è condividere con voi notizie e punti di vista diversi, così che possiamo fare scelte consapevoli. L’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali e prodotti sanitari ha suggerito di abbassare la soglia di concentrazione consentita del Phenoxyethanol, dall’attuale 1% allo 0.4%, e soprattutto consiglia di non utilizzare prodotti che lo contengono sui bambini al di sotto dei 3 anni, specie vicino alle zone intime. Ma cosa conterranno le creme per le irritazioni da pannolino, che vengono applicate più e più volte al giorno?
La rivista “Il Salvagente” ha passato in rassegna diversi prodotti, trovando questo conservante quasi ovunque; ho voluto fare una mia ricerca personale, a caccia di Phenoxyethanol e di altri ingredienti dannosi.
Leggete un po’ cos’ho trovato…
FISSAN BABY – Pasta alta protezione (€ 7,51 / 100 ml)
Il primo ingrediente, a bollino rosso, è Lanolin: si tratta del grasso che secerne la pelle della pecora, sconsigliato perché pregno di pesticidi chimici che gli animali assorbono vivendo nei campi. Seguono poi petrolatum e paraffinum liquidum, due derivati del petrolio; 3 allergeni del profumo; il BHT, un conservante già bandito in molti Paese per gli effetti nocivi; il Phenoxyethanol; Methylparaben e Propylparaben, due parabeni.
Il Phenoxyethanol c’è, ma non mi sembra neanche il problema più grande…
AVEENO BABY – Baby Daily Lotion (€ 9,55 / 150 ml)
I primi ingredienti sono ok, poi però troviamo propylene glycol (ricordate quel solvente utilizzato come antigelo nelle auto? Sulla pelle può essere irritante, specie trattandosi di neonati…), dimethicone (un silicone), carbomer (un altro derivato dal petrolio) e un ingrediente segnalato dal Biodizionario, il p-Anisic Acid: può essere di derivazione naturale oppure sintetica e quest’ultima può essere tossica; via libera solo se si tratta di un prodotto certificato biologico. Per finire, tetrasodium EDTA, sequestrante di metalli pesanti, e il phenoxyethanol.
Quello che mi lascia più perplessa è che si tratta di un marchio presentato come completamente naturale!
NIVEA BABY – Crema soffice idratante (€ 3,18 / 100 ml)
Solo al terzo posto compare paraffinum liquidum, seguita poco dopo da cera microcristallina, un altro derivato dal petrolio! Ci sono anche lanolin alcohol, stesso ingrediente di prima con una parte di alcoli; dimethicone; sodium carbomer, come sopra; per finire, il phenoxyethanol.
E meno male che è una crema formulata per ridurre le irritazioni…
AVENE PEDIATRIL – Crema per il cambio (€ 7,90 / 50 ml)
Anche in questo caso i primi ingredienti sono a posto. Peccato che poi compaiano PEG e il phenoxyethanol: occhio soprattutto al primo, si tratta di tensioattivi derivati dal petrolio.
Sicuramente meno peggio di altre, però in un prodotto di farmacia personalmente mi aspetto solo ingredienti sicuri.
CHICCO – Pasta lenitiva (€ 4,19 / 100 ml)
Al secondo posto si trova paraffinum liquidum, seguito da due PEG. Poco più giù ci sono anche il phenoxyethanol, il propylene glycol e il BHT.
Sul sito vantano questo prodotto come non contenente parabeni, alcol o coloranti. Questi forse no, ma non si sente la mancanza di sostanze indesiderate!
BEPANTHENOL – Pasta lenitiva protettiva (€ 11,34 / 100 g)
Subito dopo l’acqua, troviamo, nell’ordine, lanolin, paraffinum liquidum e petrolatum; in fondo c’è anche lanolin alcohol.
Non c’è phenoxyethanol: ma i petrolati in cima alla lista degli ingredienti non sono un bel vedere.
I risultati non sono molto confortanti!
A voi la scelta: se non volete rischiare, esistono sempre i prodotti bio. Linee come quella di Weleda, Pierpaoli, Officina Naturae o I provenziali Bio hanno tutte un ottimo inci. Oppure, esistono sempre i vecchi rimedi naturali: conosco tante mamme che utilizzano farina di avena per il bagnetto, amido di riso al posto del talco e olio di mandorle invece della classica crema da pannolino!
Io, nel dubbio, eviterei certi prodotti…
N.B.: Le mie considerazioni sugli ingredienti le ho fatte alla luce di studi scientifici, opinioni di esperti di cui mi fido, fonti come il Biodizionario o i regolamenti delle certificazioni eco-biologiche.
Foto copertina: www.morasta.it
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