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Animali pericolosi che si possono incontrare d’estate in Italia


Tessa Gelisio, animali pericolosi

L’estate è sinonimo di vacanze, vita all’aria aperta e di riscoperta dei tanti paradisi naturali che l’Italia offre, eppure è anche la stagione dove è più probabile incontrare animali pericolosi. La ricca biodiversità che caratterizza lo Stivale ha portato alla presenza di numerose specie che, per difesa, possono essere dannose per l’uomo. Ma cosa fare se si incontra un esemplare pericoloso sul proprio percorso e, soprattutto, come comportarsi?

Rispettando la natura e seguendo consigli di buon senso, la probabilità che l’incontro con un animale selvatico si trasformi in un pericolo è decisamente bassa. Tuttavia, è utile rispettare alcune facili regole di sicurezza.

Animali pericolosi che si incontrano al mare

Per la maggior parte degli italiani, l’estate corrisponde con le irrinunciabili vacanze in località marittime. E, tra una giornata passata in spiaggia al sole e qualche momento di relax in acqua, le chances di imbattersi in specie pericolose è tutto fuorché remota. Ma quali sono le più diffuse?

I rischi delle meduse

Animali pericolosi, meduse

Anche quando le acque sono cristalline e non sembrano esservi ospiti sgraditi, non bisogna mai sottovalutare il rischio di incontrare delle meduse in acqua. I loro tentacoli possono essere anche particolarmente urticanti, trasformando un pomeriggio di relax in un momento ben poco piacevole.

La più comune in estate è la Pelagia noctiluca, nota anche come medusa luminosa. Il contatto con i suoi tentacoli, frequente quando si nuota, può provocare un intenso bruciore e, nei soggetti predisposti, anche reazioni allergiche.

È innanzitutto necessario prestare attenzione quando ci si immerge, per quanto possibile, e attenersi anche alle comunicazioni spesso riportate dalle strutture in spiaggia, che spesso allertano della presenza anomala di meduse. Dopo l’eventuale incontro, è possibile procedere:

  • sciacquando le parti del corpo colpite con abbondante acqua di mare, perché il sale aiuta a ridurre la sensazione di bruciore;
  • se alcuni tentacoli sono rimasti appiccicati alla pelle, rimuoverli con una carta rigida o dei guanti;
  • se il dolore è molto forte o l’irritazione della cute molto grave, si può ricorrere a una pomata al cortisone e, se necessario, richiedere assistenza medica.

La minaccia della caravella portoghese

Caravella portoghese

Sebbene non sia molto frequente sulle spiagge italiane, negli ultimi anni sono sempre più i casi d’avvistamento della caravella portoghese, ovvero la Physalia physalis. Si tratta di una sifonofora che, sfruttando una conformazione a vela, galleggia sulla superficie dell’acqua facendosi trasportare dal vento. Per quanto incuriosisca per la sua forma e i colori appariscenti, è sempre necessario rimanervi alla larga: i suoi tentacoli sono estremamente urticanti, possono determinare shock anafilattici e, in rari casi, possono essere anche letali.

In genere, la presenza della caravella portoghese è segnalata dalle autorità e, fatto non meno importante, può essere disposto il divieto di balneazione nelle giornate in cui se ne rilevano molti esemplari.

Se si notano caravelle in mare, oppure in spiaggia, bisogna evitare di avvicinarsi. In caso di contatto con i tentacoli, si ricerchi immediatamente assistenza medica.

Ricci e tracine: attenzione agli aculei

Ricci

Infine, in mare è indispensabile prestare attenzione ai piedi, meglio quindi spostarsi sempre con le apposite ciabattine, soprattutto quando si cammina sul bagnasciuga. Si rischia infatti di calpestare esemplari dotati di lunghi, e spesso anche velenosi, aculei.

Il primo rischio è rappresentato dalla tracina, noto anche come pesce ragno, un esemplare che ama nascondersi nella sabbia sul bagnasciuga. I suoi aculei, oltre che molto dolorosi, possono rilasciare un veleno: in caso di contatto, meglio immergere i piedi in acqua calda e richiedere un consulto medico.

Lo stesso vale per i ricci di mare che, pur non essendo velenosi, possono creare ferite profonde con i loro aculei. In questo caso, dopo aver rimosso ogni residuo, è indicato disinfettare in profondità la ferita.

Animali pericolosi della montagna

Non solo mare: le mete montane rimangono molto gettonate per tutto il corso dell’estate. E tra una scampagnata nei prati, e una dei boschi, le possibilità di imbattersi in qualche animale pericoloso non sono remote. Come comportarsi?

Il rischio vipere

Animali pericolosi, la vipera

Sia nelle Alpi che negli Appennini non è così difficile imbattersi in una vipera, si tratti della classica Vipera aspis – quella più comune – oppure della Vipera berus. Si tratta di due specie che non sono solite attaccare l’uomo, a meno che non si sentano minacciate o in pericolo.

Le passeggiate nell’erba alta rappresentano il rischio maggiore, poiché questi rettili potrebbero essere calpestati per errore, non notandoli. Meglio quindi indossare scarponi alti o stivali, smuovere l’erba prima di camminare e picchiettare un bastone sul terreno, così da produrre rumori e vibrazioni che potrebbero spaventare le vipere. Se si viene morsi, bisogna immobilizzare l’arto e recarsi immediatamente al pronto soccorso per il siero antivipera. A discapito delle credenze comuni, meglio non succhiare il veleno dalla ferita.

Nel bosco con i cinghiali

Cinghiali

Un altro incontro possibile in montagna è quello con i cinghiali, degli esemplari che si avvicinano sempre più anche ai centri urbani. Si tratta di animali che tendono a fuggire in presenza dell’uomo ma, se quando si sentono minacciati oppure sono presenti dei cuccioli, possono anche attaccare.

Se si notano cinghiali nei boschi, bisogna mantenere una buona distanza, non lasciare cibo, evitare rumori molesti e allontanarsi senza fare movimenti bruschi.

Cosa fare con volpi, lupi e orsi

Volpe

In montagna è molto frequente notare delle volpi, soprattutto nelle prime ore del mattino o all’imbrunire. Di norma, questi animali rifuggono la presenza dell’uomo e non costituiscono, pertanto, un pericolo. Se si sentono accerchiate, tuttavia, potrebbero mordere. È quindi fondamentale non avvicinarsi né tentare di accarezzarle: in caso si venisse morsi, è indispensabile chiedere immediata assistenza medica. Il rischio rabbia è molto remoto in Italia, ma la ferita va comunque pulita e disinfettata.

In alcune zone montane si potrebbero avvistare anche dei lupi: a dispetto delle più comuni credenze, non sono soliti attaccare l’uomo, tanto che i casi d’aggressione sono estremamente remoti. Meglio, tuttavia, non disturbarli e mantenere le distanze.

Ancora, bisogna prestare attenzioni agli orsi, presenti in diverse Regioni dello Stivale. Quando si passeggia per i boschi è sempre consigliato farlo in gruppo e produrre rumore, affinché gli orsi si allontanino spontaneamente. È indispensabile non abbandonare cibo, né portarlo con sé, perché potrebbe attirare esemplari affamati, come le madri con i cuccioli. Se si incontrano degli orsi, bisogna mantenere la calma, non urlare e allontanarsi lentamente.

Alcuni insetti pericolosi in estate

Animali pericolosi: il calabrone

Infine, durante l’estate non bisogna dimenticare i pericoli rappresentati da alcune specie d’insetti che, soprattutto nei soggetti ipersensibili, potrebbero causare delle pericolose reazioni allergiche. In particolare, meglio prestare attenzione:

  • a vespe e calabroni, poiché le loro punture potrebbero scatenare reazioni allergiche. Se si è ipersensibili, è indispensabile portare con sé i presidi medici – come cortisone, antistaminici o penne autoiniettanti – di protezione;
  • alle zecche, soprattutto quando si cammina nell’erba alta. Se si viene morsi, bisogna estrarle il prima possibile, evitando di schiacciarle, poiché potrebbero rilasciare nella ferita batteri altamente infettivi;
  • alle processionarie e a tutti gli altri insetti urticanti;
  • alla malmignatta e al ragno violino, le due specie di ragni velenosi sul nostro territorio. I morsi sono decisamente infrequenti, tuttavia è utile controllare scarpe e indumenti prima di indossarli.

In definitiva, con un po’ di attenzione e rispettando sempre la natura, in estate i rischi degli incontri pericolosi con gli animali si possono certamente minimizzare!

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