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Come tingere i capelli con i prodotti naturali


I segreti di un parrucchiere esperto di piante tintorie e i nuovi prodotti 100% vegetali

Le tinte per capelli sono utilizzate da oltre il 60% delle donne in Europa, percentuale che arriva al 70% in Italia, nonostante sia uno di quei prodotti dalla composizione più a rischio. Ho appena letto di una ricerca della rivista francese “60 Millions de Consommateurs” (un po’ come il nostro “Altroconsumo”), che ha passato al setaccio 16 marchi di tinture da fare a casa: solo 6 sono state promosse perché prive di ingredienti nocivi, le altre contenevano ammoniaca, PDD, resorcina e i vari composti di cui abbiamo parlato di recente nel post sugli ingredienti pericolosi contenuti nelle tinte.

Da sempre è in atto il dibattito sulle tinture in gravidanza: la maggior parte degli specialisti sconsiglia di farle, perché qualsiasi sostanza si metta sulla cute arriva al nascituro, e parliamo di composti sospetti cancerogeni e interferenti endocrini, quindi non proprio da prendere alla leggera. Non fidatevi neanche delle tinte “senza ammoniaca”: come spiega Fabrizio Zago, spesso viene sostituita con sostanze ancora peggiori. Anche il problema delle allergie è dilagante: secondo l’ente britannico Allergy UK i casi sono triplicati negli ultimi 20 anni.

Questo è uno dei motivi che ha spinto molte donne a cercare l’alternativa alle tinte chimiche. Mi chiedete spesso consigli sui marchi naturali al 100%, anche se noto spesso una certa diffidenza sulla riuscita o magari esperienze passate non positive. Ho pensato perciò di invocare l’aiuto di un vero esperto: Michele Rinaldi è un parrucchiere di lunga esperienza, che negli ultimi anni ha compiuto il passaggio completo verso le colorazioni vegetali. Per lui è più di un lavoro, è mosso dalla passione e dalla volontà di diffondere il potenziale delle piante tintorie, perciò ero sicura che non si sarebbe tirato indietro a raccontarci i “trucchi del mestiere”.

Tingere i capelli in modo naturale è possibile! Ecco cosa dice l’esperto

Ho conosciuto Michele lo scorso anno, al SANA: mi ha promesso che avrebbe ricreato il colore di capelli che sfoggiavo utilizzando solo ingredienti vegetali. Ho accettato la sfida e sono andata a trovarlo nella sua “SPA per capelli” a Senago (MI). È come un artista, in base al colore di partenza e a quello che si vuole ottenere, crea una ricetta personalizzata. Le sue preparazioni sono a base esclusivamente di piante tintorie, sapientemente miscelate, con la sola aggiunta di acqua calda, la stessa che viene utilizzata per offrire una tisana calda in salone; nessun altro ingrediente. Non ha segreti: tutto viene preparato in una cucina a vista, davanti al cliente, a cui poi viene spiegato come ottenere lo stesso risultato a casa (le piante utilizzate, dosaggi, ecc). «In salone arrivano persone da tutta Italia, e non solo, e non tutti hanno la possibilità di tornare ogni mese per ritoccare la ricrescita», mi spiega Michele, che però offre suggerimenti a distanza anche ai non clienti. «A chi mi contatta per un consiglio, chiedo di mandarmi una sua foto e spiegarmi cosa desidera, e in base a quello gli dico quali piante utilizzare e i tempi di posa per raggiungere quel risultato.» Un lavoro di divulgazione che condivide anche con colleghi parrucchieri, nella speranza che quello delle tinte vegetali non sia più un servizio “di nicchia”, proposto da pochi. E quando gli faccio notare che molti, per un tornaconto personale, non divulgherebbero le proprie tecniche, mi risponde: «Io cerco di aiutare le persone, mi sono messo nei panni di chi è allergico o ha altri problemi di salute. Perché le tinte sono una questione di salute, non solo di bellezza

Le allergie sono qualcosa che Michele ha vissuto, letteralmente, sulla propria pelle. È parrucchiere da più di 25 anni, e per lungo tempo ha utilizzato le classiche tinture chimiche, finché non ha sviluppato un’allergia alla PDD, come tante donne che tingono abitualmente i capelli: «Ho una forma di dermatite atopica molto grave, devo stare attento anche all’uso dei detersivi, potrei avere una reazione anche utilizzando un asciugamano lavato con prodotti chimici. Cerco però di far capire alle donne che essere allergici alle tinte non è un problema, ma una fortuna, perché è la spinta a cercare delle alternative.» Mi ha spiegato che però oggi solo il 20% della sua clientela si reca da lui per problemi di allergie; la maggior parte lo fa per consapevolezza, per utilizzare prodotti sicuri per la salute e rispettosi dell’ambiente (le piante non inquinano!).

Eccomi nella SPA per capelli Michele Rinaldi!

E così 9 anni fa ha iniziato a studiare le piante tintorie, facendo prove ed esperimenti: «Ho scoperto che tante cose erano possibili anche con le colorazioni vegetali, ad esempio sono riuscito ad ottenere una schiaritura di due toni, che si pensava si potesse ottenere solo con le tinte chimiche.» Cerca sempre cose nuove: in questo ci assomigliamo. Testa tantissimi prodotti naturali, studia, si informa e si aggiorna costantemente. Quello che ha imparato lo insegna nei corsi che tiene per altri parrucchieri, anche se non mancano gli scetticismi. «Colleghi, aziende, clienti, molti dubitano della riuscita delle tinte vegetali, in particolare sul capello bianco. Io invece garantisco la copertura: magari prende meglio sul capello naturale che non su quello precedentemente tinto, o sono necessarie 3/4 colorazioni, è più lungo il tempo di posa. Quello che non si può fare con le piante è la decolorazione, ad esempio passare dal nero al biondo (ma questo vale anche per le tinte chimiche: la decolorazione è un procedimento diverso); per il resto, possiamo ottenere qualsiasi risultato

Il consiglio n. 1 di Michele Rinaldi per non sbagliare a casa? Farsi consigliare. « Informatevi presso i produttori delle miscele. Molte donne mi chiedono aiuto per rimediare a un errore, ma il consulto andrebbe sempre chiesto prima. La colorazione vegetale può essere un po’ complicata, bisogna sapere bene i tempi di posa, inoltre la base di partenza dà effetti diversi, soprattutto se si hanno tanti capelli bianchi.»

Michele però ne è certo: ci vuole solo informazione. Le tinte vegetali un giorno diventeranno un’abitudine anche per chi tinge i capelli a casa, come le colorazioni chimiche.

Tinte per capelli bio e 100% vegetali: la lista aggiornata dei marchi

Un po’ di tempo fa vi avevo consigliato alcune tinture bio e naturali, a base esclusivamente di piante tintorie: erano 5 marchi, tra cui Phitofilos, azienda italiana di cui vi parlo spesso anche per gli ottimi prodotti per la cura dei capelli, ma che nasce proprio nel settore erboristico e per l’uso di trattamenti a base di erbe.
Qui trovate altri 5 marchi di tinte naturali per capelli, completamente vegetali: così ora avete in tutto 10 alternative ecologiche e che non causano problemi alla salute!

MICHELE RINALDI – Miscele Piante Tintorie

Oltre al salone, Michele ha anche un e-commerce, in cui rivende i prodotti cosmetici (come la Maschera capelli al cocco di cui vi avevo parlato nel post sulle maschere ecobio per capelli secchi) e anche le piante tintorie, quelle pure più 6 miscele che ha creato. Su ciascuna ci sono i consigli per l’utilizzo, ma se avete dubbi prima di acquistare rivolgetevi a lui. Nel catalogo trovate anche impacchi e trattamenti a base di erbe non coloranti, ognuno con una funzione specifica, come quello lucidante, quello ristrutturante, quello per cuoio capelluto sensibile, l’anticrespo.

LA SAPONARIA – Tinte capelli “Hennetica”

Questo marchio di cosmesi bio ha proposto negli ultimi anni anche una linea di colorazioni vegetali, a base unicamente di erbe tintorie ed henné, provenienti dagli ambienti naturali dell’India e coltivate con agricoltura biologica. Propongono 7 nuance, ognuna con una guida che spiega il risultato finale in base al colore di partenza. Non contengono ingredienti chimici né nient’altro che non siano le piante.
Fa parte della linea anche uno Shampoo pre-tinta, per pulire cute e capelli da eventuali residui di prodotti, e far penetrare meglio le colorazioni.

CENTIFOLIA – Natural henné hair colouring

Centifolia è un marchio di cosmesi bio francese, ma che potete trovare anche in Italia (o acquistare online, ad esempio su BioVeganShop). L’azienda nasce da studi di botanica, quindi ogni loro cosmetico è a base di principi attivi delle piante, e oltre che essere composti all 100% da materie prime completamente naturali, spesso proviene da agricoltura biologica anche il 100% degli ingredienti; sono certificati Ecocert e Cosmebio.
Naturali anche le colorazioni, a base di henné a cui sono aggiunte alcune piante dall’azione ristrutturante; la scelta è più limitata, ci sono l’henné classico che dà riflessi rossi, quello biondo, quello castano dorato e il castano scuro. Ottima però la qualità, con piante ancora raccolte a mano come da tradizione.

COLOUR ME ORGANIC – “Radico”

Un marchio arrivato da poco in Italia (si trova in diversi shop online) ma di cui sto sentendo molto parlare, che molti indicano come uno dei migliori. La base dell’azienda è in India, ma sono molto famosi ad esempio negli Stati Uniti, dove hanno già degli uffici; sono specializzati in colorazioni vegetali, completamente naturali e certificate biologiche da Ecocert, basate anche sui principi dell’Ayurveda.
Propongono 24 colorazioni, tutte a base solo di erbe officiali e piante tintorie, che vanno dal biondo al nero passando per il rosso; il risultato è garantito per durare 30 giorni.

OFFICINA UMBRA – Tinte vegetali in polvere all’henne

Anche Bioteko, azienda umbra di cui vi ho già parlato su Ecocentrica, ha una gamma di tinte naturali. Sono a base di henné, quindi anche in questo caso i colori “base” sono quelli: 11 in tutto, suddivisi tra i toni del rosso, il biondo/castano chiaro, il nero. Sono però super naturali, alcune sono miscele di erbe, altre tinture pure, a base di un unico ingrediente; le materie prime provengono da agricoltura biologica, il marchio è certificato AIAB. Michele Rinaldi si è reso disponibile anche ad accogliere le richieste delle lettrici di Ecocentrica: se vi servono consigli, potete scrivergli a rinaldibymichele@gmail.com. Io però vi consiglio, se Milano per voi non è troppo fuori mano, di andare a trovarlo nella sua SPA per capelli!

I contenuti di questo post non sono legati a nessun tipo di operazione commerciale.
Le aziende e i prodotti segnalati sono stati recensiti di mia iniziativa e in base ai miei gusti e valori.

Tessa Gelisio

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2 Comments

  • Reply
    Maria Grazia
    2 Ottobre 2021 at 13:47

    Quante cazzate l’henné della saponaria poi fa schifo

    • Reply
      Tessa Gelisio
      13 Ottobre 2021 at 13:01

      PUOI ESPRIMERE LO STESSO CONCETTO SENZA USARE CERTI TERMINI

    Leave a Reply


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