Nella moda eco e bellezza si sposano senza rinunce
Lo sapevate che il cotone è una delle coltivazioni a maggior impatto ambientale? Le piantagioni di cotone dell’ex URSS hanno prosciugato uno dei laghi più grandi del mondo, l’Aral, riducendolo a un acquitrino fangoso in poco più di 50 anni.
Il cotone beve tantissima acqua: per produrre una t-shirt sono necessari 2.700 litri d’acqua e la maggior parte di questi è necessaria a far crescere le piante da cui proviene la fibra; il cotone in circolazione OGM e questo di per sé significherebbe poco se non fosse che la maggior parte del cotone in circolazione è geneticamente modificato e secondo diverse ong sembrerebbe essere è alla radice di gravi iniquità sociali nei paesi produttori, specialmente in India; il cotone comunemente in commercio subisce trattamenti che possono potenzialmente indurre l’insorgere di allergie e dermatiti atopiche.
Prendete i jeans. Uno dei capi più comuni (e pratici) che ci sia è anche uno dei più discussi. Tecniche di invecchiamento, cotone ad alto impatto e sfruttamento della manodopera in condizioni di sicurezza e igiene scarsissime in paesi in cui i diritti dei lavoratori sono ancora un miraggio. Senza parlare dell’impatto ambientale. Per un paio di jeans ci vogliono quasi 10.000 litri d’acqua e una decina di passaggi in vasche di tintura. Eppure… Belli i jeans che indosso nella cover e qui sopra eh? Sono della Par.co denim, una ditta tutta italiana e molto green. Lavorano con tessuti italiani e giapponesi di cotone biologico tagliati e cuciti da artigiani italiani.
Producono Jeans cimosati crudi e Denim con lavaggi a secco e trattamenti con Eco-aging, composto naturale 100% biodegradabile; senza contare che sperimentano tanti tessuti a minore impatto come bambù, canapa, lino, cotoni riciclati.Detto questo, in generale, la moda non è un campo a basso impatto ambientale. Tra tinte, purificazioni delle fibre, fibre sintetiche, trattamenti invecchianti, conce, ecc… non si può certo dire che il fashion tradizionale sia un’attività verde.
Ognuno, poi, è libero di fare come crede e soprattutto di pensare ciò che crede fino a che non si tratta di clamorose bestialità. Lasciate che provi a sfatarne una e una volta per tutte: ecofashion non vuol dire andare in giro indossando sacchi di iuta o coperti da teli di lino grezzo. Affatto. Sentite cosa dice Vivienne Westwood, stilista e creatrice di moda di fama mondiale: “Penso che sia una buona cosa comprare meno e scegliere bene ciò che si compra. E’ bene per l’ambiente ma anche per me, perché i miei capi costano abbastanza”.
In effetti uno dei principi della moda eco è proprio non riempire l’armadio di cose inutili, risparmiando sul singolo capo per avere più cose da indossare. Il suo impegno ecologista si è visto nei fatti e nella comunicazione. Un esempio su tutti: l’ “Ethical Fashion Africa” una linea di borse e accessori di moda realizzata con cavi elettrici, alluminio di scarto, vecchi cartelloni pubblicitari e tende da safari. O la collezione “Vegetable Dye” che realizza i capi d’abbigliamento con processi naturali come le tinture con radici di liquirizia. Ha tappezzato per anni i suoi capi di messaggi sul clima e l’ecologia diventati veri spot quando indossati dalle star, usa il suo successo come altoparlante per l’ambiente.
E’ per questo allora che mi piace segnalare le aziende che la pensano come me e che vogliono unire salute del corpo a salute dell’ambiente. Una di queste è la Nuove Manifatture Tessili di GB Bruzzese ditta di Novara che ha deciso dal 2006 dopo decenni di tradizione di virare sulla produzione di capi eco, equosolidali e certificati bio. Si specializza nella produzione di capi di maglieria intima, proprio perché sono quelli a più stretto contatto con la pelle è importante sapere che: in nessuna fase della produzione si fa uso di sostanze tossiche; i tessuti sono“100% skin friendly”, ad hoc per chi a causa di allergie deve indossare soltanto tessuti sani e naturali; viene utilizzato soltanto cotone biologico certificato IBD e Bioinspecta AG, coltivato senza uso di fertilizzanti, erbicidi, pesticidi e defoglianti chimici e di provenienza 100% equosolidale certificato FLO. La NMT, tra l’altro, produce costumi da bagno in tessuto rigenerato. Un dettaglio non da poco dei capi NMT: sono belli e sappiamo quanto sia difficile trovare intimo comodo e bello nella biancheria di tutti i giorni.
Una cosa è certa: quando la Westwood dice “comprate meno, scegliete meglio e fate durare i vostri vestiti” non riesco a non essere d’accordo e preferisco investire in un capo eco- più costo ma durevole e a basso impatto piuttosto che in due capi meno costosi e ad alto impatto. Come sempre eco- significa minore quantità e maggiore qualità.
8 Comments
elisabetta
13 Ottobre 2015 at 17:00Dove li vendono a pa d ova grazie
Tessa Gelisio
14 Ottobre 2015 at 9:59beh a Padova non so…. guarda i siti delle aziende
Alessandro
15 Ottobre 2015 at 10:11Salve Elisabetta,
al momento purtroppo non ci sono punti vendita a Padova.
Sul sito web dell’azienda c’è anche la sezione shop online dove può acquistare i prodotti con consegna/cambio taglia e reso gratuito. https://www.parcofashion.it
Nel caso conosca un negozio che potrebbe essere interessato, ce lo faccia sapere che proveremo a contattarlo.
Saluti e grazie.
Grazie anche a Tessa della possibilità di utilizzare questo strumento.
Alessandro-
Tessa Gelisio
28 Ottobre 2015 at 19:29e’ un piacere!
Enrico
14 Ottobre 2015 at 9:04Che bello! Finalmente qualcuno che la pensa come noi..si perché abbiamo proprio scelto Par.Co Denim e Nuove Manifatture tessili per la loro serietà e per la qualità dei loro capi. Tantissime donne ( e anche qualche maschietto) scelgono la linea in cotone biologico di abbigliamento intimo, per i jeans c’è ancora un po di diffidenza..ma anche quelli stanno guadagnando terreno. Il nostro progetto gogreenstore.com vuole dare evidenza proprio a quelle aziende che sono le eccellenze italiane, sostenibili sia eticamente che ecologicamente. I prodotti non sono economici? Neanche costosi come quelli di grandi marchi (che hanno qualità inferiore). Se tutti iniziassimo a scegliere queste aziende virtuose i prezzi si abbasserebbero notevolmente ..per noi è solo questione di tempo. ;). Grazie Tessa per i tuoi preziosi consigli, se vuoi vieni a dare un’occhiata al sito e dacci un parere..
Tessa Gelisio
14 Ottobre 2015 at 9:58ok!! grazie mille
Tessa Gelisio
14 Ottobre 2015 at 10:02bellissimo sito!! mi sa che diventerò vostra cliente….. quando avete belle aziende da promuoverefarmi conoscere mandatemi mail!
Enrico
14 Ottobre 2015 at 10:28Grazie! Ti terremo informata 😉