Togliere le erbacce usando unicamente rimedi naturali è possibile? Come ogni anno, l’arrivo della bella stagione segna il momento di massima proliferazione delle piante infestanti, delle vere nemiche sia di un giardino fiorito che di un piccolo orto. Questo perché simili specie erbacee, data la loro elevata resistenza e adattabilità, colonizzano in poco tempo qualsiasi terreno – addirittura spesso attecchendo anche fra le rocce o nelle crepe del cemento – sottraendo così sostanze nutritive alle altre piante. Eppure, eliminarle facendo ricorso a diserbanti chimici non è la scelta più sostenibile per l’ambiente e per noi poiché, pur rivelandosi molto efficaci, contaminano alla lunga il terreno. Che fare?
Fortunatamente, vi sono vari rimedi naturali e ritrovati della nonna che permettono di eliminare le erbacce senza troppo sforzo, in modo economico e soprattutto ecologico. Ho quindi raccolto per voi i metodi naturali oggi più diffusi, da provare subito in orto oppure in giardino.
Il metodo più semplice: l’acqua bollente
Il metodo più semplice, economico e sostenibile per eliminare piante infestanti non volute? L’acqua, purché molto calda. Proprio così: sin da tempi lontani, le nostre nonne erano solite versare dell’acqua bollente sulle aree maggiormente colpite dalle erbacce, risolvendo così il problema in pochi giorni.
Versare dell’acqua bollente sulla base delle erbacce ne causa infatti la rapida morte, per una ragione decisamente molto semplice: a contatto con temperature così elevate, sia le parti aeree delle pianta che le sue radici vengono letteralmente “cotte”.
Bisogna però prestare attenzione nell’adottare questa tecnica casalinga. E non solo per evitare il rischio di scottarsi, ma anche perché si rischia di coinvolgere le coltivazioni vicine e danneggiarle a loro volta. Ancora, se versata in modo indiscriminato, l’acqua bollente potrebbe alterare in profondità il delicato equilibrio del terreno, distruggendo microorganismi e sostanze nutritive
È quindi sconsigliato versa l’acqua calda direttamente da una pentola o da un secchio, meglio avvalersi di un annaffiatoio a beccuccio o, ancora, di un imbuto. Questo potrà essere infilato nel terreno il più possibile vicino alla pianta, sarà sufficiente raggiungere una sola volta la sua massima capienza per eliminare l’esemplare indesiderato.
Togliere erbacce con rimedi naturali: l’aceto
Sul fronte dei ritrovati casalinghi, vi sono davvero poche soluzioni tanto versatili quanto l’aceto di vino. Lo possiamo usare per lavare le superfici domestiche, per rimuovere i residui di calcare, per igienizzare ceramiche e sanitari e, ovviamente, anche per estirpare le erbacce.
Se impiegato puro, quindi non diluito in acqua, le sue componenti acide portano a un veloce deperimento dell’apparato radicale delle piante infestanti, facendole appassire. E utilizzarlo è molto semplice. Per le parti aeree delle erbacce è sufficiente dotarsi di un erogatore spray, magari riciclando un vecchio flacone di detersivo, e spruzzarlo in abbondanza sulle piante. Per le radici, basta versarne all’incirca mezzo bicchiere sulla base della varietà infestante.
L’effetto può essere inoltre potenziato con del bicarbonato: se ne scioglie un cucchiaio ogni litro d’aceto. Meglio però mescolare questi due ingredienti in un contenitore capiente, come un secchio dai bordi alti: quando si uniscono, si ha una reazione mediamente effervescente con la formazione di una schiuma anche abbondante.
Zucchero, il rimedio della nonna poco conosciuto
Non tutti forse sanno che lo zucchero è un vero e proprio nemico delle piante infestanti e, al contrario, un alleato delle varietà da coltivazione. È un singolare effetto di questa dolce sostanza, studiata anche a livello scientifico, nel modificare i ritmi di crescita delle piante che condividono una stessa porzione di terreno.
Di norma, per poter crescere rigogliose le piante ornamentali – ma anche gli ortaggi – non hanno bisogno di terreni particolarmente ricchi di azoto. Al contrario, le erbacce necessitano di grandi quantità di questo elemento, essenziale per la loro crescita. Cosa potrebbe quindi succedere se si alterassero i livelli di questa sostanza, in una porzione di terreno condivisa sia dalle coltivazioni che dalle piante infestanti?
È questa la domanda che si sono posti alcuni ricercatori australiani, un’intuizione che si è rivelata efficace. In una piccola area verde di Sydney, gli scienziati hanno iniziato ciclicamente a versare modeste quantità di zucchero sui terreni colpiti dalle erbacce. Il dolcificante non ha effetto diretto sulle piante, bensì sui micro-organismi che vivono nel terreno: ne favorisce lo sviluppo e la moltiplicazione. Durante il loro ciclo vitale, questi micro-organismi consumano grandi quantità di azoto. Così facendo, ne riducono i livelli nel terreno: troppo bassi affinché le erbacce possano proliferare, più che sufficienti per le altre coltivazioni.
In giardino, è sufficiente versare modeste quantità di zucchero – circa un cucchiaio per pianta infestante – direttamente sul terreno, per qualche giorno consecutivo: le erbacce scompariranno nel giro di poche settimane. È però sconsigliato utilizzare questo rimedio se le coltivazioni sono molto vicine alle pareti di casa, ma anche di porte e finestre: lo zucchero potrebbe attirare insetti fastidiosi, come le formiche, che potrebbero così avere facile accesso alla nostra abitazione.
Togliere erbacce con il succo di limone
Anche il succo di limone è un valido alleato per rimuovere erbacce indesiderate, poiché la sua acidità e la presenza di alcuni elementi – come l’acido citrico – portano a un rapido appassimento delle piante infestanti.
Il succo agisce sostanzialmente alterando il PH del terreno, rendendolo più acido, ma anche a livello dell’apparato radicale delle erbacce, causandone un rapido deperimento. È sufficiente versarne all’incirca mezzo bicchiere per ogni singola piantina da eliminare, anche aiutandosi con un imbuto, così come ho già spiegato poco sopra parlando dell’acqua bollente.
È però utile sapere che alcune coltivazioni potrebbero essere soggette allo stesso tipo di effetto, quindi bisognerà prestare attenzione a dove si versa il succo. Se l’erbaccia è troppo vicina a un ortaggio oppure a una splendida varietà ornamentale, meglio estirpare la pianta non voluta a mano, eliminandola così definitivamente dal terreno.
Sale e alcol contro le erbacce? Non sempre l’idea giusta
Cercando online, mi sono accorta che il sale è il rimedio naturale maggiormente consigliato per estirpare le erbacce, ma è davvero utile per i nostri giardini?
Sulla sua efficacia, non ci sono molti dubbi: il sale modifica il PH del terreno e assorbe grandi quantità d’acqua, portando rapidamente alla disidratazione delle piante che lo assorbono. Così facendo, in pochi giorni si vedranno tutte le erbacce appassire. Tuttavia, l’effetto di questo minerale è molto duraturo nel tempo: può rimanere nel terreno anche per parecchi mesi, rendendo complessa la coltivazione di altre varietà ornamentali oppure ortaggi sull’area trattata. Si dovrebbe quindi utilizzare solo su porzioni di terreno che non si desidera coltivare, nemmeno con la classica erba da prato, ma da lasciare completamente spoglie.
Altra soluzione molto consigliata sui social è quella di utilizzare alcol, sia in versione denaturata al 90% che tramite distillati quali la vodka oppure il gin. Questa soluzione – per quanto efficace, perché letteralmente “brucia” le piante – è ben poco sostenibile: una volta a contatto con il terreno, distrugge pressoché tutto quello che incontra, micro-organismi utili compresi.
Togliere le erbacce? Agiamo d’anticipo
a migliore soluzione contro le erbacce non è però rappresentata né da un rimedio naturale né da un ritrovato della nonna, da utilizzare quando le infestanti si sono già ben che sviluppate. Per evitare la loro indiscriminata proliferazione, è molto più utile giocare d’anticipo:
- Pacciamatura: coprire le aree coltivate con paglia, foglie secche, corteccia o appositi teloni (però, ahimè, sono di plastica) impedisce alle erbacce di crescere. La pacciamatura blocca il passaggio della luce e, così, inibisce la crescita di semi o radici infestanti già presenti nel terreno;
- Scerbatura: prima di seminare ortaggi e piante ornamentali, o al termine del loro ciclo vitale, è utile estirpare manualmente le erbacce. È l’unico modo per assicurarsi che le loro radici vengano completamente eliminate e, di conseguenza, che non producano nuovi esemplari la stagione successiva;
- Ornamenti e bordature: come già visto in precedenza, uno dei sistemi più efficaci per liberarsi delle erbacce è quello di controllare i livelli di azoto nel suolo, lasciandone solo le quantità sufficienti affinché le coltivazioni possano crescere rigogliose. E come consumare l’azoto in eccesso, che potrebbe portare allo sviluppo delle infestanti? Aggiungendo ulteriori piante ornamentali – ad esempio alternando ortaggi a fiori – e piantando delle siepi lungo il perimetro dell’area coltivata. Queste piante assorbiranno l’azoto che non viene utilizzato dalle altre coltivazioni e, in competizione con le erbacce, avranno la meglio.
In definitiva, basta davvero poco – sia in termini di tempo che d’investimento – per dire addio alle piante infestanti nel proprio giardino. In tutto in modo naturale e con un impatto ambientale bassissimo!
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