Erbe aromatiche, che passione! In cucina non ne posso fare davvero a meno: con il loro intenso aroma arricchiscono tutte le ricette, per un’esperienza al palato davvero inconfondibile. E se vi dicessi che non è però necessario acquistare continuamente mazzetti di basilico o rametti di rosmarino, perché queste piante sono facilissime da coltivare, anche da chi non ha il pollice verde? Proprio così: le aromatiche crescono senza troppi intoppi anche in un vasetto in cucina, un motivo in più per lanciarsi nell’autoproduzione!
Vediamo allora insieme quali sono le erbe aromatiche più diffuse, qualche consiglio per coltivarle al meglio e, naturalmente, qualche idea su come utilizzarle in cucina. Per dei piatti sempre più buoni, grazie a ingredienti davvero a bassissimo impatto ambientale.
Erbe aromatiche: la salvia
La salvia è un ingrediente davvero immancabile in cucina, la si scelga per aromatizzare una pasta all’olio oppure per rendere più corposo il sapore delle carni. D’altronde, la Salvia officinalis si abbina benissimo proprio alle carni, ma anche a burro, spinaci, melanzane, zucca, piselli, mele e molti altri ingredienti. E la possiamo anche consumare da sola, facendola friggere in pastella, ottenendo così un croccante snack.
Coltivarla è molto semplice: si può partire dal seme o da una talea di un’altra pianta, scegliendo un vasetto ricolmo di terriccio morbido, ricco di nutrienti azotati e ben drenante. In casa, cerchiamo di posizionare il vasetto vicino a una finestra, poiché la salvia ama la luce solare, a cui deve rimanere esposta per almeno sei ore al giorno. Le annaffiature non sono frequenti – solo quando il terreno appare secco – e si solito non è soggetta all’azione dei parassiti.
Rosmarino: uso in cucina e coltivazione
L’inconfondibile profumo del rosmarino, un’erba aromatica che nella cucina italiana non può di certo mancare. Ideale per arricchire ricette a base di patate e di carne, sta avendo una nuova vita anche nella dieta vegana, grazie al suo abbinamento a tofu, seitan e tempeh.
Coltivare la Salvia rosmarinus è molto semplice: è sufficiente procurarsi un rametto, una talea di circa una ventina di centimetri da chiedere ad amici o parenti, rimuovere le foglie inferiori e piantarla in un terreno morbido e drenante. In pochi giorni, il rametto produrrà nuove radici e la pianta ricomincerà a crescere. Bisogna però ricordarsi di posizionare il rosmarino vicino a una finestra, perché ha bisogno di tanto sole, e di annaffiarlo poco: l’eccesso d’acqua può farlo morire.
Erbe aromatiche: l’immancabile basilico
Cosa non può mai mancare su un buon piatto di pasta al sugo? Ovviamente qualche fogliolina di basilico. Nota anche come Ocimum basilicum, questa erba aromatica è perfetta per numerosi abbinamenti: sughi, formaggi, verdure fresche e creme. E, naturalmente, non possiamo dimenticare il pesto, di cui è l’ingrediente principale.
Anche in questo caso, ci troviamo con una coltivazione senza troppo sforzo: si può partire dal seme, grazie alla buona capacità di germogliazione della pianta, oppure da una talea. Nel primo caso, scegliendo un terreno ben drenante e ricco di sostanze nutritive organiche, in meno di 40 giorni il basilico sarà pronto per essere usato in cucina. Anche in questo caso, dobbiamo di ricordarci di esporlo al sole, di annaffiarlo senza bagnare le foglie e, soprattutto, di evitare gli sbalzi di temperatura e le gelate.
Prezzemolo: come usarlo e autoproduzione
Il prezzemolo è quell’erba aromatica che davvero si abbina a tutto. Non a caso, nel linguaggio comune, si dice che qualcuno sia un “prezzemolino” quando riesce a presenziare in qualsiasi occasione, mondana o non. Pesce, carne, sughi, pasta, creme, salse ed estratti: non c’è praticamente ricetta dove un pizzico di prezzemolo possa stonare.
Il Petroselinum crispum – questo il suo nome botanico – si coltiva senza troppo sforzo, anche in casa. Si può partire dal seme, o più semplicemente da una piantina d’acquisto, scegliendo un terreno morbido e ben drenante, dove non si formino ristagni d’acqua. Rispetto alle altre aromatiche, non disdegna una posizione in penombra, soprattutto quando i raggi solari sono troppo intensi e potrebbero bruciarlo. Eventualità rara, questa, se la coltivazione avviene direttamente in cucina. Necessita inoltre che il terreno sia sempre umido, senza però esagerare con le annaffiature.
Erbe aromatiche: la saporita menta
La menta è la regina delle bevande, si tratti di una rinfrescante granita estiva o di un mojito da gustare dopo una dura giornata di lavoro. Eppure, non tutti ne conoscono gli altri usi in cucina, ad esempio per arricchire le macedonie, per un tocco in più alle salse da abbinare alla carne o, ancora, per gustare ricette fredde o da forno a base di frutta. E non mancano nemmeno le idee originali: chi ha mai provato l’abbinamento tra menta e cioccolato fondente?
La Mentha piperita – questa la varietà più utilizzata in cucina – può essere coltivata per seme, anche se la modalità più diffusa è la talea. Ama i terreni drenanti, una posizione non eccessivamente soleggiata e annaffiature frequenti, affinché il terriccio sia sempre umido, ma non fradicio. In alternativa, si può procedere alla divisione dei cespi di una pianta già ben sviluppata, operazione che si esegue solitamente nel mese di settembre.
Timo, l’aromatica da riscoprire
Se c’è un’erba aromatica da riscoprire, quella è certamente il timo. Dall’aroma intenso, ha davvero mille usi: lo si può consumare in insalata, per aromatizzare minestre e zuppe, per creare creme e vellutate o per arricchire carni e macinati. E, ancora: lo si può abbinare alla frutta fresca, agli ortaggi estivi come pomodori, patate e carote, nelle macedonie e come ingrediente speciale per il pesce.
Coltivare il Thymus in cucina è abbastanza facile: di solito si parte con talee o con piantine d’acquisto, poiché la crescita dal seme è difficoltosa, e si sceglie un terreno ben drenante e ricco di componenti azotate. Ama l’esposizione diretta al sole, quindi posizioniamolo vicino a una finestra, e richiede annaffiature non eccessivamente frequenti: basta che il suolo non appaia eccessivamente secco.
Altre erbe aromatiche
Le erbe aromatiche sono così numerose, che davvero c’è l’imbarazzo della scelta. Oltre alle principali già elencate, è utile citarne alcune che possono fare la differenza in cucina:
- Origano: ingrediente immancabile per la pizza, ha un sapore inconfondibile ed è solitamente abbinato ai pomodori e ai formaggi fusi;
- Erba cipollina: molto saporita e benefica, poiché sembra possa rafforzare il sistema immunitario, la si può abbinare a formaggi, insalate, vellutate e a frutta e verdura fresche, anche in insalata;
- Aneto: frequentemente usato per insaporire il pesce, è anche perfetto per sottoli e sottaceti;
- Alloro: perfetto per aromatizzare le carni, in particolare la selvaggina, può essere abbinato anche a sughi, salse e creme;
- Coriandolo: lontano parente del prezzemolo, con usi assai simili, presenta un sapore più pungente ed è ideale per le marinature o per insaporire gli insaccati;
- Barba di frate: nota anche come agretto, si abbina a pasta, sughi, olive, carciofi e carni bianche;
- Crescione: facilissimo da coltivare, perché cresce davvero ovunque – così come suggerisce il nome – può essere consumato direttamente in insalata o abbinato a minestre, salse, pasta, pesce e carni varie.
In definitiva, che state aspettando? Dedicate subito un angolo della vostra cucina alla coltivazione delle erbe aromatiche: piatti più saporiti che aiutano a ridurre l’uso del sale e a basso impatto per l’ambiente!
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