Una malattia poco conosciuta, molto diffusa e di difficile diagnosi
Nel linguaggio comune si chiama “sindrome di Atlante”: ricordate il gigante della mitologia greca, costretto a reggere il peso del mondo sotto le sue spalle? Chi è affetto da fibromialgia soffre di continui dolori articolari e muscolari, alle spalle e non solo.
Molti di voi forse non avranno mai sentito nominare questa malattia: io stessa l’ho scoperta recentemente, quando è stata diagnosticata ad un’amica. Ho poi scoperto che è tutt’altro che rara, e colpisce principalmente noi donne: ho pensato perciò di approfondire la questione anche qui su Ecocentrica, perché possiate esserne al corrente anche voi e, se doveste riconoscervi nel quadro, sappiate a chi rivolgervi.
Ho intervistato un vero esperto: il professor Pierluigi Meroni, Direttore del Dipartimento di Reumatologia e Fisiatria dell’Istituto Gaetano Pini, e mi sono fatta raccontare tutto ciò che c’è da sapere.
In cosa consiste la fibromialgia? Che sintomi presenta?
«È una malattia cronica che causa principalmente dolori e rigidità articolari e muscolari. Può essere isolata o associata ad altre malattie reumatiche. Gli altri sintomi sono vari e poco specifici: stanchezza, astenia, colon irritabile, difficoltà a dormire, disturbi dell’umore.» Disturbi dell’umore: motivo per cui fino a non molto tempo fa chi ne soffriva veniva trattato solamente con psicofarmaci. Prima di scoprire questa particolare sindrome, infatti, i medici non si spiegavano i sintomi e diagnosticavano una semplice malattia psicosomatica.
Ora per fortuna non è più così, anche se, come spiega il professore «resta comunque una malattia misteriosa. È provocata da un’alterazione del sistema nervoso, che abbassa notevolmente la soglia del dolore, ma le cause di questo malfunzionamento non si conoscono.»
Foto: www.my-personaltrainer.it
Ed è tutt’altro che rara: solo in Italia ne soffrono circa 1,5-2 milioni di persone, soprattutto donne. «Però può colpire entrambi i sessi e insorgere a qualunque età. È più frequente nell’adulto, e solitamente compare per la prima volta tra i 30 e i 40 anni, ma esistono anche molte forme pediatriche.» Insomma, potenzialmente può capitare a chiunque di noi, in qualunque momento.
La fibromialgia presenta sintomi dolorosi ai muscoli e articolazioni: a chi ci rivolgersi?
«Lo specialista di riferimento è il reumatologo, ma è una patologia che può anche essere riferita a neurologi o a internisti. Non esiste una diagnosi certa al 100%, né strumenti o analisi di laboratorio specifiche: è una diagnosi ad esclusione, se i dolori non sono causati da artrite o altre malattie infiammatorie, è probabile che sia fibromialgia. Esiste anche un test a supporto della diagnosi: ci sono alcuni punti particolari (chiamati tender points) tra muscoli e tendini, la cui pressione in un soggetto normale può dare al massimo un po’ di fastidio, mentre in un paziente fibromialgico provoca un forte dolore. I tender points sono 18, ma l’individuazione di almeno 8 punti dolorosi è già in grado di dare il sospetto di fibromialgia.»
Foto: www.miofasciale.it
Abbiamo parlato di malattia cronica: una volta che insorge, non si può guarire, ma solo trattare i sintomi. «La fibromialgia non è una malattia pericolosa, però ha un impatto negativo sulla qualità della vita. Per ridurre i sintomi della fibromialgia si possono utilizzare diverse terapie, a cominciare da un tipo di farmaco che agisce sul sistema nervoso: non si tratta di psicofarmaci, ha effetto solo sul meccanismo dei neurotrasmettitori, in modo che non mandino sempre un “segnale di dolore”. Possono essere utili anche i rilassanti muscolari. Altrettanto importanti i trattamenti non farmacologici: si raccomanda sempre molta ginnastica, che comprenda sia attività aerobica che esercizi di stretching; negli ultimi anni si è rivelato particolarmente indicato lo yoga. Si può provare anche con altre tecniche di meditazione e rilassamento, o massaggi per ridurre la rigidità muscolare; qualcuno trae beneficio da una terapia psicologica di supporto, ad esempio quella cognitivo-comportamentale. Non esiste un’unica terapia: quello che aiuta un paziente, può essere del tutto inefficace per un altro, per questo che il programma di trattamento deve essere personalizzato.»
Foto: www.centrofisioterapiamilano.it
Questo articolo nasce solamente per aprire una finestra sul problema diffuso e poco conosciuto della fibromialgia, sui sintomi, le terapie e le cause: il parere del medico è d’obbligo.
Che ne soffriate o meno, però, vi consiglio di dare un’occhiata al sito dell’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica (Aisf Onlus): troverete tante informazioni e servizi regionali.
Foto copertina: www.infosalus.com
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