Niente di più adorabile di un gatto che muove le zampe e replica un atteggiamento pari a quello di fare la pasta per la pizza. Lo avrete sicuramente visto, almeno una volta nella vita, e vi avrà di certo incuriosito. Ma cosa significa questo comportamento e a cosa serve nello specifico? Ve lo spiego io.
Fare la pasta o fare il pane rientra nel linguaggio consueto del gatto, un movimento ritmico e alternato delle zampe che l’animale mette in pratica su tutto ciò che risulta morbido. Come ad esempio cuscini, maglioni e materasso, passando dalle coperte fino alla pancia del proprietario. Un metodo del tutto singolare che rimanda all’istinto dello stesso felino e che lo zoologo Desmond Morris ha ribattezzato come “calpestare il latte”. Un comportamento che il gatto apprende sin dai primi istanti di vita, ma che nasconde molteplici significati. Scopriamoli insieme.
Cosa significa quando il gatto fa la pasta
Lo sapevi che tutti i gatti possono replicare il gesto di fare la pasta, ma che ognuno lo fa seguendo la propria indole personale? C’è chi impasta facendo le fusa contemporaneamente, chi invece lo fa in silenzio con gli occhi chiusi. Ma anche chi fa la pasta con le zampe anteriori e chi utilizza invece solo quelle posteriori. Ma una cosa li accomuna: impastare li rilassa e li rasserena, grazie alla ripetitività del movimento che coinvolge le dita delle zampe, che vengono leggermente divaricate in un gesto morbido e ritmico.
Perché il gatto mette in pratica questo comportamento? È presto detto, è un’azione innata che impara sin dai primi istanti di vita. Il cucciolo appena nato pratica una leggera pressione con le zampe direttamente sul ventre materno, mentre mamma gatta lo allatta. Questo stimola la secrezione del latte stesso, e che il gatto associa a un momento positivo e sereno. Per questo il felino lo replica anche in età adulta, così da ricreare quel momento particolare della sua infanzia e la stessa sensazione di benessere.
Perché il gatto impasta, una questione di ormoni e psiche
Come spiegato il gatto fa la pasta anche in età adulta replicando, così, un comportamento appresso
durante l’infanzia e che può avere un impatto sia dal punto di vista ormonale e fisico, che psicologico. Nel
primo caso, l’atto, permette un rilascio di endorfine nell’organismo che agevolano un maggiore relax
personale. Ma anche un senso di serenità e di tranquillità, infatti il gatto solitamente impasta mentre fa le
fusa sia sopra un tessuto che sulla pancia del proprietario. In questo caso dimostrando sintonia e affetto nei confronti dello stesso, ma anche una sensazione di totale fiducia personale. Dal punto di vista psicologico il movimento gli permette di marcare il territorio, con tanto di rilascio dei feromoni attraverso i cuscinetti presenti sotto alle zampe. Una ridefinizione del territorio e della proprietà dello stesso felino di casa, che identifica come positiva l’area dove sta effettuando l’impasto. Proprietario compreso che, attraverso l’atto, può così ricevere l’affetto e la fiducia del gatto, e tutto il suo amore.
Quando è indispensabile monitorarne il comportamento
Il mio gatto non fa la pasta? Nulla di preoccupante, come ho anticipato ogni felino si esprime seguendo la propria predisposizione personale. Se invece sfodera gli artigli mentre impasta è bene non punirlo o
sgridarlo, ma aggiungere un tessuto morbido che faccia da barriera tra le zampe e il corpo. Invece se
l’impasto diventa ripetitivo e ossessivo è bene consultare il veterinario, in particolare se il gesto dura per ore. Il gatto potrebbe risultare stressato o mostrare così il suo disagio nei confronti di qualcosa che incide
sul suo equilibrio quotidiano.
E allora, per il suo benessere, è importante correre ai ripari individuandone la causa scatenante e mettendo in pratica una soluzione utile, grazie al supporto del veterinario di fiducia. Che potrà visitare il felino, suggerendo il metodo migliore per ricondurlo verso la serenità di sempre.
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