L’illuminazione domestica ha subito molti cambiamenti negli ultimi anni. Tra gli ultimi lo storico e benarrivato addio alle inquinanti ed energivore lampadine a incandescenza. Alcuni di noi le hanno sostituite con le lampadine a LED, altri con le alogene o anche con le CFL (a fluorescenza).
Abbiamo sentito in questi anni magnificare soprattutto la possibilità di risparmiare in bolletta con l’utilizzo delle lampadine a LED. Cosa che in questo periodo non guasta…
Come mia abitudine cerco però sempre di capire se ciò che viene proposto come ecologico sia davvero tale, oppure se si tratti di false promesse.
Lampadine a LED, il risparmio è reale?
Eccoci alla domanda principale: con le lampadine a LED quanto si risparmia davvero? Per capirlo meglio occorre andare a valutare diversi parametri, non ultimo il consumo energetico. Anzi, in fondo è proprio qui che si gioca una buona fetta della questione ecologica e finanziaria.
Per capire qualcosa in più possiamo confrontare quelli che sono i consumi in relazione alle necessità quotidiane. Ad esempio, l’illuminazione domestica: con una vecchia lampadina a incandescenza si consumavano 40 watt, circa 7-8 W con una LED. Ne consegue un risparmio energetico prossimo all’80%, con un minore costo economico (nell’arco del ciclo di utilizzo della lampadina) di circa 115 euro.
Anche rispetto alle lampadine fluorescenti il risparmio è evidente, stimato in circa il 60% per quanto riguarda la materia prima energia. A fronte di un periodo di accensione di 500 ore, il consumo di una LED sarebbe di circa 500 kilowattora, mentre per una fluorescente di 1.140 kW/h. Considerata la maggiore durata e i risparmi in bolletta è presto assorbita anche la leggera differenza di costo d’acquisto, solitamente intorno a 5-6 euro.
Vantaggi delle lampadine a LED
Per guidarci meglio tra quelli che sono i vantaggi delle lampadine a LED ecco un breve riepilogo dei benefici principali. Innanzitutto la durata di vita, che è indicata come superiore alle 50.000 ore.
Queste lampadine sono ad accensione immediata e non hanno necessità di scaldarsi per la produzione di luce ambientale.
Anche dal punto di vista del design vi sono diversi vantaggi, in considerazione del fatto che possono essere facilmente adattate ad arredamenti minimalisti e meno “classici”. In più ben si prestano a creare suggestivi effetti di luce, a fronte di un risparmio considerevole rispetto ad altre soluzioni.
È possibile inoltre scegliere la tipologia di acquisto basandosi su due parametri. La luce può essere sia di tipo dinamico (quindi regolabile in intensità) o ferma. In più ogni lampadina fornisce un tipo di luce che può rispecchiare una di queste tre differenti varietà: calda, fredda o naturale.
LED, quali differenze con le altre?
Rispetto alle lampadine a incandescenza il confronto è schiacciante, e probabilmente non ne sentiremo troppo la mancanza negli anni a venire. Netta la differenza anche con le “alogene”, che garantirebbero un risparmio energetico medio di circa il 28% (a fronte di un ciclo di utilizzo di durata media). Rispetto alle alogene risultano più longeve le lampadine CFL o a fluorescenza, che permettono di risparmiare fino al 75% rispetto a quelle a incandescenza e presentano un costo operativo relativamente basso. In assenza di alternative queste ultime potrebbero rappresentare una soluzione praticabile, ma di fronte alla maggiore durata e ai minori costi/consumi delle LED sono destinate anch’esse a cedere il passo.
Il risparmio offerto dalle lampadine a LED sembra quindi piuttosto reale, almeno di fronte alle altre opzioni offerte finora. Chissà però che il futuro non ci riservi soluzioni ancora più ecologiche ed ecocentriche. Per il momento ben vengano quindi, sempre ricordandoci di prestare attenzione anche alla sottoscrizione di un contratto energetico che ci rifornisca di energia 100% rinnovabile.
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