C’è chi non crede al cambiamento climatico. La disinformazione che si spaccia per controinformazione e racconta assurdità in barba alla scienza
Qualche tempo fa ho pubblicato un pezzo sul cambiamento climatico. Sinceramente non pensavo di trovare qualcuno che ancora ne mettesse in dubbio l’esistenza e gli effetti. Chi potrebbe ancora pensare a un fenomeno naturale specialmente dopo che durante la conferenza di Copenaghen dell’anno scorso l’IPCC (International Panel on Climate Changes) ha ribadito con montagne di dati alla mano e 20 anni di ricerche che il cambiamento climatico è provocato dall’uomo? Io no di certo (almeno fino a prova scientifica contraria), perchè tendo a fidarmi di 30.000 scienziati e del 97% dei climatologi che studiano il global warming giunti alla conclusione che è proprio colpa nostra se il clima cambia così alla svelta. Persino i governi più riluttanti l’hanno dovuto ammettere e hanno dovuto impegnarsi a promettere (per ora) di fare qualcosa dopo il fallimento del Protocollo di Kyoto.
E invece, sorpresa: c’è chi mi ha incolpato di appartenere alla “lobby climatica” (sic!) a capo del solito, fantomatico complotto che sostiene l’esistenza, pensate un po’, del cambiamento climatico a discapito della verità. Secondo la teoria del complotto l’IPCC non se n’è accorto ma il pianeta non solo non si sta riscaldando, si sta addirittura raffreddando oppure anche se si sta scaldando lo sta facendo non per colpa delle emissioni umane!
Ecco alcune delle bufale più o meno scientifiche che mi è capitato di leggere e sentire in merito.
1- Stiamo semplicemente uscendo dall’ultima glaciazione
Il pianeta si è riscaldato di 0,5 °C in 40 anni (quasi 1 °C in 100 anni) in maniera proporzionale all’aumento delle emissioni di gas serra. Certo, il pianeta si stava già scaldando naturalmente, ma la velocità con cui la colonnina di mercurio ha preso quota regalandoci dal 2000 al 2015 i 15 anni più caldi delle storia delle misurazioni meteo ha un che di artificiale che può essere spiegato soltanto dalle emissioni umane.
2- La climatologia è una scienza giovane (e imprecisa)
Chi obietta contro il cambiamento climatico e mette in dubbio le previsioni dei climatologi usa il “precedente” della glaciazione prevista per questo inizio millennio da alcuni climatologi negli anni ’70. Premesso che il clima è qualcosa di assai complesso e che la climatologia è una scienza giovane, non basta una clamorosa cantonata a metterne in dubbio i risultati. Anche perché quella della glaciazione fu una cantonata presa da uno sparuto gruppo di climatologi americani non dal 97% dei climatologi intenti a studiare il riscaldamento globale…
3- L’attività del Sole
Il riscaldamento globale non è legato all’attività umana ma a quella del Sole. Vero, l’attività solare influenza il clima ma non in maniera tanto regolare e significativa. Non esiste una correlazione tra il costante riscaldamento globale degli ultimi 100 anni e i picchi di attività solare. Secondo questa pseudo bufala anche gli altri pianeti del sistema solare si starebbero scaldando regolarmente. Falso: si scaldano e si raffreddano ciclicamente per una lunga serie di motivi del tutto differenti dall’attività solare.
4- “Il Polo Nord quest’anno…”
Il Polo Nord quest’anno è tornato all’estensione che aveva 40 anni fa d’inverno dopo decenni di contrazione dei ghiacci. Vero, ed è capitato anche un paio di volte negli anni ’90 ma purtroppo non è un anno caldo o un anno freddo che fa la differenza. Non è quello che percepiamo sulla nostra pelle e non sono le singole osservazioni che vengono fatte in una specifica data che cambiano il fatto di fondo: il 2015 è stano uno degli anni più caldi della storia nonostante i ghiacci in espansione al polo. E’ la media delle temperature in tutto il mondo e nel corso degli anni che conta, non una singola misurazione stagionale. Tra alti e bassi, sono stati di più i picchi di calore dei minimi e questo fa sì che la media sia salita.
5- Il riscaldamento c’è ma non è la CO2 prodotta dagli uomini la causa
No, infatti. Non solo la CO2 anche il metano, il diossido d’azoto e tutti gli altri gas serra che emettiamo. La bufala nasce in questo caso da una verità detta a metà. La CO2 prodotta dagli uomini è solo il 3% di quella prodotta dal resto degli ecosistemi. Mh, certo… Peccato che il restante 97% rientri nei normali cicli di produzione e riassorbimento dell’anidride carbonica. E’ proprio quel bastardissimo 3% ogni anno prodotto e immesso nell’atmosfera a ispessire la cappa che circonda il pianeta e a trasformare la Terra in una serra bollente.
6- L’effetto serra è un fenomeno naturale
Certo, naturale e fondamentale. Senza l’effetto serra la Terra sarebbe un luogo tanto brillante quanto glaciale perché la superficie del pianeta rifletterebbe nello spazio tutta l’energia contenuta nei raggi solari. E’ per questo che Marte è freddo: ha un’atmosfera troppo “inconsistente” per trattenere il calore dei raggi del sole. Ma a tutto c’è un limite. Così come, a concentrazioni di CO2 naturali, l’effetto serra ci serve per stare al calduccio così se la serra ha il tetto troppo spesso per colpa delle emissioni umane può diventare una sauna invivibile.
7- Sono le multinazionali a diffondere la teoria del riscaldamento globale
Quali? Fatemi capire: quali industrie possono godere nel vedersi imporre limiti nelle emissioni. Se pensate che le emissioni siano prodotte solo dalla combustione dei carburanti fossili dei motori delle automobili vi sbagliate di grosso. Le emissioni vengono prodotte soprattutto dalle centrali termoelettriche a carbone; vengono emesse dall’agricoltura che taglia boschi e foreste e usa concimi chimici e alleva animali; vengono prodotte da chiunque faccia qualunque cosa… Credetemi, il global warming è una fregatura per tutti! E’ per questo che semmai le industrie e specialmente quelle del settore energetico remano contro e producono un sacco di letteratura contro il cambiamento climatico. Hanno tanti modi i governi e i “poteri forti” per terrorizzarci senza bisogno di complicarsi la vita!
E queste sono soltanto le più diffuse teorie della non esistenza del cambiamento climatico che, a mio avviso, sono sicuramente in controdenza ma soltanto rispetto al buon senso. A chi dice che la scienza non è “basata sulle convinzioni della maggioranza” ricordando che a volte sono stati singoli visionari a vedere nel giusto quando tutti sbagliavano… beh, posso dire che quelle sono straordinarie eccezioni e che tutti noi prima di sentirci nuovi, incompresi Galileo faremmo meglio a fare un bel respiro, studiare e documentarci.
Nessuno vi vuole convincere. Nessuno. Anche perché se qualcuno è convinto della teoria del complotto mondiale che fa dire cose terribili ai 30.000 climatologi del circuito IPCC… Be’ in quel caso io non posso davvero farci niente. Nessuno, sottolineo, NESSUNO ha vere armi efficaci contro teorie del complotto che si autogiustificano e producono. Però a tutti gli altri posso dire: mettetevi il cuore in pace per favore. E’ colpa nostra se il clima cambia e possiamo fare molto ancora per conservare il nostro stile di vita e l’ambiente in cui siamo abituati a vivere.
PS: esistono molte ragionevoli obiezioni alla teoria del Cambiamento climatico, ma non tanto sul chi e cosa, né sul come. Soprattutto sugli effetti più o meno catastrofici e i tempi. La climatologia è giovane, può migliorare moltissimo ma, fidatevi, non sono completamente impazziti tutti!
1 Comment
Fabio - faraone_985
28 Novembre 2015 at 21:34Tutta la verità la troviamo nella Bibbia…tu Tessa hai ragione ma purtroppo non tutte le persone si pongono le domande giuste. A volte basta ascoltare e non sentire.