Sono sempre più i genitori che – per motivi di salute, ecologici o economici – scelgono di utilizzare pannolini lavabili di stoffa per i loro bambini. E in questo caso le domande si moltiplicano: come lavarli? Quanti livelli dovremmo pianificare di organizzare bene? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? Provo a togliervi qualche dubbio in questo post.
Dopo i vari studi sulla composizione dei pannolini usa e getta, molte mamme cercano un’alternativa ecologica senza prodotti tossici per il loro bambino. Infatti, un bambino usa in media dai cinque ai sei pannolini al giorno fino all’età di tre anni. In totale, ci sono quindi quasi 2.000 pannolini per bambino all’anno, ovvero 3 miliardi di pannolini buttati via ogni anno in Italia. Abbastanza per danneggiare il nostro ambiente, ma anche l’economia familiare.
TE1, TE2, quali sono i diversi tipi di pannolini lavabili?
I giorni delle fasce in cui si attorciglia il bambino prima di fissarlo con le spille da balia sono finiti (e menomale). Oggi i pannolini lavabili sono perfezionati e assomigliano per praticità ai pannolini usa e getta, tranne per il fatto che sono riutilizzabili.
Nel loro aspetto, sono molto simili ai pannolini classici. Sono composti da una parte a strato assorbente, il cosiddetto inserto, e da mutandine protettive impermeabili per evitare perdite. Per i genitori che vogliono semplificarsi la vita, all’inserto possono essere aggiunti dei veli protettivi ulteriori. L’inserto può anche essere monouso, a seconda delle marche.
Esistono diversi tipi di pannolini lavabili.
- Pannolini all -in-one (TE1), costituiti da uno slip in cui l’inserto è cucito o si infila in una tasca sul fondo. Comodo per cambiare il bambino, ma bisogna lavare il tutto ogni volta;
- L’altra versione è la all-in-two (TE2), in cui si aggiunge l’inserto nelle mutandine (spesso fissato con bottoni a pressione), che permette di rimuovere l’inserto e lavare il pannolino intero solo dopo due o tre utilizzi.
Come lavare un pannolino?
Mentre si fa il cambio del bambino, bisogna scartare il velo protettivo o l’inserto, se si è scelta la versione usa e getta. In caso contrario, gettare via le feci e risciacquare eventuali residui.
Per lavare i pannolini lavabili, iniziare piegando il velcro in modo che rimangano intatti. Il mio consiglio è di usare un lavaggio a 40°C, con un detersivo senza enzimi, e senza ammorbidente, che può contenere prodotti che causano arrossamenti e irritazioni.
Attenzione, non utilizzare smacchiatori, aceto o candeggina, poiché questi prodotti possono danneggiare il pannolino, ma anche la pelle del bambino! Dopo il lavaggio, l’ideale è asciugare il pannolino lavabile all’aria aperta; tuttavia, ci sono modelli compatibili con l’asciugatrice.
Come usare un pannolino lavabile?
Prima del primo utilizzo, i pannolini di stoffa devono essere immersi in acqua fredda in modo che le fibre degli inserti si gonfino e siano più assorbenti. Potete quindi lavarli con un detersivo senza additivi chimici e sciacquarli con acqua pulita.
Fatto questo primo lavaggio, si possono indossare allo stesso modo di un pannolino usa e getta.
Attenzione alle creme anti-arrossamento che mettiamo per proteggere la pelle dei neonati, non è consigliabile utilizzare creme molto grasse o dense quando si utilizzano pannolini lavabili. Queste, infatti, rischiano di impregnare la parte assorbente, che risulterà quindi meno efficace. Tuttavia, uno o due lavaggi a 60°C dovrebbero consentire al pannolino di ritrovare la sua piena capacità di assorbimento.
Pannolini lavabili di stoffa: quali sono i vantaggi?
- Sono ecologici
Il primo grande vantaggio dei pannolini di stoffa è che sono ecologici. In effetti, i pannolini usa e getta impiegano molto tempo a degradarsi. La versione lavabile ovviamente consuma acqua e detersivo, ma l’impatto ambientale totale è minore, anche rispetto a quelli usa e getta compostabili.
- Nessuna sostanza tossica per i bambini
Poi arriva un aspetto positivo per la salute del bambino. Non solo non c’è il rischio che contengano profumi o lozioni potenzialmente allergizzanti come nel caso della versione usa e getta, ma è possibile trovarli anche in cotoni organici o certificati OEKO-TEX, etichetta che garantisce l’assenza di sostanze nocive per i tessuti.
- I pannolini lavabili più economici
Infine, non possiamo tralasciare l’aspetto economico. È infatti un grande risparmio non dover acquistare regolarmente confezioni di pannolini! Infatti, ogni pannolino lavabile costa tra i 10 e i 20 euro per una confezione. Occorre quindi contare tra i 200 e i 400 euro, a cui si aggiungono i costi di biancheria e veli o inserti usa e getta a seconda del modello. A titolo di confronto, per un bambino dalla nascita ai 3 anni occorrono in media 4.500 pannolini, o quasi 1.125 euro se si acquistano pannolini usa e getta.
Pannolini di stoffa e asilo nido
Infine, va notato che i pannolini lavabili non sono compatibili con tutte le modalità di puericultura. Gli asili nido e alcuni assistenti d’infanzia possono rifiutarsi di accettarli. Se è così, puoi sempre portare pannolini di stoffa quando il bambino è con te e pannolini usa e getta compostabili o per lo meno biodegradabili negi altri casi.
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