Green lifestyle

Pasquetta 2020, celebriamola aiutando le api e l’ambiente!


Un modo speciale per trascorrere le festività in casa o in giardino: seminare nuove piante mellifere per ospitare questi insetti in pericolo

E’ stata una Pasqua anomala e inconsueta, che abbiamo festeggiato in modo eccezionalmente diverso da come siamo solitamente abituati: niente pic-nic nei boschi, gite fuori porta o escursioni nella natura incontaminata. Niente pranzo pasquale con amici e parenti, nessuna celebrazione religiosa o sociale e nemmeno festeggiamenti pubblici. L’emergenza Coronavirus ci costringe alla reclusione domestica, ma non dobbiamo farci prendere dallo sconforto! 

Esiste un modo utile e originale di trascorrere queste feste…come? Rinnovando gli angoli verdi di casa nostra – giardini, balconi e terrazzi – con nuove, importanti piante mellifere, che possano fornire rifugio e nutrimento alle api!

Fonte: www.lifegate.it

Non è una novità, questi fondamentali insetti impollinatori sono in pericolo. Sbaglia chi pensa che ci forniscano solo miele e pochi altri prodotti: senza le api senza non ci sarebbero 71 delle principali 100 specie vegetali con cui ci nutriamo. 

Le api – nell’accezione entomologica del termine gli Apoidei – includono oltre 24.000 specie di insetti a livello mondiale, un migliaio di queste vivono in Italia, delle quali la più nota è certamente l’ape domestica (Apis mellifera). 

Accomunate dallo stesso ruolo fondamentale negli ecosistemi naturali e agrari attraverso i processi di impollinazione, le api garantiscono la riproduzione di gran parte delle specie vegetali, incidendo significativamente sulle quantità e la qualità di molte produzioni agricole.

Per colpa di cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, inquinamento e pesticidi si è già persa buona parte del patrimonio apistico a livello mondiale ed è il momento di invertire la rotta prima che sia troppo tardi.

Mentre aspettiamo che l’Europa prenda provvedimenti in merito, come la messa al bando di diserbanti e pesticidi tossici – ad esempio, il glifosato! – ciascuno di noi può dare un contributo, che costa poco ma può fare molto!

Con l’aiuto di Debora Rizzetto, apicoltrice biologica presso “Tenuta il Ritiro”, vi ho preparato una lista di alcune specie di piante e fiori mellifere, da seminare anche in città, che abbiate un giardino, un orto o un piccolo balcone: serviranno a offrire un riparo alle api e daranno loro il nutrimento necessario per sopravvivere. 

Troverete il periodo di semina (per lo più in questo periodo!) e i consigli per prendervene cura una volta piantate; ce n’è per tutti i gusti, da quelle di grandi dimensioni alle piante aromatiche da utilizzare anche in cucina, quindi niente scuse neanche per i principianti del giardinaggio!

FACELIA (Phacelia tanacetifolia)

Foto: www.casaegiardino.it

Fiorisce a maggio, circa 6 settimane dopo la semina, che dev’essere quindi a inizio primavera. I semi di questa pianta vanno interrati in un vaso o direttamente nel terreno a una profondità di 2-3 cm; occhio a dove la posizionate, perché ha bisogno della luce diretta del sole per molte ore al giorno. Normalmente basta l’acqua piovana, ma in caso di periodi di siccità va innaffiata regolarmente. I fusti diventano alti da 30 ai 70/90 cm e i fiori viola durano per 8-10 settimane. La produzione di miele grazie a questa pianta può raggiungere e superare i 10 q/ha (10 quintali di miele per ogni ettaro di campo coltivato con facelie).

CORIANDOLO (Coriandrum sativum)

Foto: www.giardinaggio.it

Si tratta di una pianta aromatica, molto utilizzata in cucina come spezia. è piuttosto semplice da coltivare: si può piantare in un orto ma anche in un vaso da mettere sul balcone, perché non occupa molto spazio; non occorrono fertilizzanti, mentre per quanto riguarda l’acqua va innaffiata spesso ma in poca quantità. Si semina a inizio primavera e fiorisce fino a luglio.

La produzione di miele può raggiungere i 350 kg/ha.

GIRASOLE (Helianthus annuus)

Foto: tempolibero.pourfemme.it

Si semina proprio verso aprile e fiorisce nel mese di giugno. Si può coltivare in giardino oppure in vaso, avendo cura di sceglierne uno di 20 cm di diametro. Sul fondo create uno strato drenante con ghiaia o argilla espansa su cui versare terriccio fertile e letame pellettato, poi interrate 2 o 3 semi di girasole a circa 2 cm di profondità. Non servono cure particolari, ma non innaffiate troppo spesso: lasciate sempre asciugare il terreno dall’irrigazione precedente. La produzione di miele può raggiungere 40 Kg/ha.

GRANO SARACENO (Fagopyrum esculentum)

Foto: www.ruralpini.it

È una pianta sensibile al freddo, che soffre sotto i 6°, quindi per la semina bisogna aspettare che finisca il rischio di gelate tardive; indicativamente tra aprile e maggio, in base all’altitudine. Va seminato nel terreno (le piante possono raggiungere anche il metro e mezzo d’altezza), a righe distanti 18-20 cm, a 2 cm di profondità, poi innaffiato leggermente una volta a settimana: non servono cure particolari, anche se potete utilizzare dei concimi naturali. Fiorisce tra luglio e agosto.

ERBA MEDICA (Medicago sativa)

Foto: www.donnamoderna.com

Si tratta della pianta foraggera per eccellenza. Il periodo migliore per la semina è quello della primavera-estate, normalmente nel terreno a una profondità di 1-2 cm; teme i terreni acidi e non va innaffiata troppo, solitamente basta l’acqua piovana (va irrigata solo in caso di clima arido) e non necessita di fertilizzanti. Fiorisce da maggio a settembre.

TRIFOGLIO VIOLETTO (Trifolium pratense)

Foto: www.tuttogreen.it

È un’altra pianta foraggera. Si semina in primavera e fiorisce nel periodo estivo. Facile da coltivare in un prato, non richiede attenzioni particolari perché è piuttosto resistente, ma teme la siccità e i ristagni idrici: l’ideale è un terreno drenante, di tipo argilloso.

Beeo Natural, un portale di cosmesi ecobio che propone diversi prodotti realizzati con le materie prime delle api, ci tiene a fare la sua parte per sensibilizzare i consumatori sul tema. Hanno preparato una piccola brochure con una selezione di piante salva-api, erbe aromatiche o comunque facili da coltivare anche in vaso per chi ha a disposizione solo un balcone, e in ogni ordine effettuato sul loro e-commerce aggiungono un pacchetto di semini da piantare! Ecco i loro consigli:

ROSMARINO (Rosmarino officinalis)

Foto: www.nonsprecare.it

Pianta perenne mediterranea di facile coltivazione, resiste anche al freddo. Attenzione però ai ristagni d’acqua: preferite vasi di terracotta e aggiungete al terriccio un fondo sabbioso per drenare, poi innaffiate raramente, ogni 10-15 giorni. Il rosmarino si può piantare in ogni momento dell’anno, ma il migliore è la primavera.

SALVIA (Salvia officinalis)

Foto: www.stile.it

Questa pianta ama il caldo e l’esposizione al sole, grazie al quale cresce in fretta; si adatta a qualunque terreno, ma meglio evitare quelli troppo argillosi. Utilizzate un vaso capiente, profondo almeno 40/50 cm perché le radici sono molto lunghe, e con molta terra. Preferite terriccio ricco di sostanze organiche, e concimate periodicamente; la salvia ha bisogno di un ambiente secco quindi non innaffiate troppo (ma non lasciate neanche che si asciughi completamente). L’ideale è piantarla in primavera, per la fioritura estiva.

LAVANDA (Lavandula officinalis)

Foto: www.greenme.it

Si può seminare tra aprile e giugno, la fioritura poi avverrà tra giugno e luglio. Piantate i semi in un vaso colmo di terriccio umido e ricordate che la lavanda avrebbe bisogno di 8 ore di sole al giorno: mettetela in balcone (se l’avete) o almeno vicino alla finestra.

BASILICO (Ocimum basilicum)

Foto: www.ideegreen.it

Questa pianta aromatica può raggiungere anche 60 cm di altezza: utilizzate un vaso di terracotta di medie dimensioni e riempitelo con terriccio universale arricchito da compost. Anche il basilico ha bisogno di sole, perciò posizionatelo in balcone, purché lontano da correnti, oppure in casa davanti alla finestra; annaffiate la pianta di sera, dopo il tramonto, mantenendo il terreno sempre umido. Il momento migliore per la semina è tra la fine di marzo e i primi di giugno.

CALENDULA (Calendula officinalis)

Foto: www.saluteebenessere.net

Da coltivare in giardino oppure anche in vaso, purché all’esterno perché non vive bene in casa: ha bisogno di aria e sole. Utilizzate un terriccio ricco di sostanza organica con un fondo sabbioso, per evitare ristagni d’acqua, e concimate ogni 15 giorni; innaffiate tutti i giorni se la pianta si trova al sole, ogni due giorni se è in una zona ombreggiata.  La calendula si semina in questa stagione per vederla fiorire verso l’inizio dell’estate.

SCARICA LISTA PIANTE MELLIFERE

Quando acquistate i semi in ogni caso troverete tutte le indicazioni per la semina e il resto; il consiglio in più è scegliere semi biologici… e naturalmente, evitare pesticidi chimici!

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