Come prevenire le infestazioni di formiche e vespe senza usare un grammo di chimica
Apri tutto! Con questo caldo africano la casa spalanca porte e finestre e sembra un animale con la bocca aperta in affanno sotto il sole. Il problema è che il caldo umido di questi giorni rende più attivi anche gli insetti, molti dei quali sembrano non vedere l’ora di diventare nostri coinquilini. Oggi vediamo come evitare ospiti indesiderati, e vi propongo, come sempre, qualche trucco nato a cavallo tra conoscenza della natura e antiche esperienze. Così, per evitare di metter mano subito agli arsenali chimici!
Le formiche
Partiamo dagli invasori per eccellenza: le formiche. Come ecologista e amante degli animali le ammiro perché sono uno straordinario successo dell’evoluzione, come essere umano mi mandano ai matti quando invadono il mio spazio domestico. Allora mi sono messa a cercare nel pentolone ribollente della rete soluzioni che non implicassero bombolette tossiche, napalm o bombe atomiche.
La maggior parte dei consigli che ho raccolto nascono dal buonsenso. Prima di ogni invasione, essendo le formiche l’esercito meglio organizzato la mondo, arrivano gli esploratori: poche formichine che alla chetichella vanno alla ricerca di qualche buon boccone. Difficile notarle ma anche un paio di formiche per la cucina o la dispensa devono farvi suonare un campanello d’allarme.
Quindi come fare? Semplice, non lasciate avanzi in tavola o nel lavatoio, spazzate e raccogliete anche la minima briciola. Nel caso un’esploratrice entrasse in una cucina pulita non diamole motivi validi per chiamare il resto della truppa! Sigillate anche i punti d’ingresso più reconditi: piccole fessure lungo gli infissi o negli angoli alle formiche possono sembrare autostrade.
A parte questo, poi, si può ricorrere alla natura. Non sapevo, per esempio, che le formiche odiassero certi odori.
La menta: le formiche non sopportano la menta. Qualche goccia di olio essenziale diluito in acqua se spruzzato sulla soglia di casa, sui davanzali e all’ingresso di cucina e dispensa rappresenta una barriera invalicabile.
Così come la menta le formiche non sopportano l’aceto (diluito in acqua e spruzzato o versato), il caffè (utilizzato anche semplicemente in chicchi), il peperoncino e la paprika, ma anche cannella o l’olio essenziale di limone.
Nel caso invece fosse troppo tardi e scopriste una colonna di formiche già al lavoro, un po’ di acqua saponata con qualche goccio di limone fermerà l’invasione.
Vespe e Calabroni
Da primavera inoltrata per tutta l’estate ci troviamo a dividere il nostro spazio all’aperto con questi imenotteri invadenti e suscettibili. Forse se non avessero quei temibili pungiglioni velenosi sarebbero meno sfrontati. Fatt’è che non è difficile vedere una vespa atterrare nel piatto o gironzolare sul bordo di bicchieri e lattine incuranti della nostra presenza.
Amano nidificare sotto le tegole, sotto i tetti, nelle grondaie, persino nei cassoni delle tapparelle o nei comignoli e non ci lasciano tanta scelta: una volta scoperto il nido, se troppo vicino ai nostri spazi, purtroppo va eliminato. Di sera quando vespe e calabroni sonnecchiano e sono meno aggressivi si può intervenire con una soluzione al piretro (esistono molti insetticidi a base di questa molecola naturale poco tossica per uomo e altri animali ma letale per gli insetti) spruzzata sul favo e poi lo si deve staccare ed eliminare. Una volta spazzate via larve e regina, anche eventuali vespe sopravvissute morirebbero in poco tempo. Ma fatelo solo se vi sentite sicuri: la puntura di una o più vespe arrabbiate può avere brutte conseguenze per gli allergici!
Sicuramente in caso di nido di calabroni è meglio avvisare i vigili del fuoco: troppo rischioso. Essere aggrediti da un nugolo di calabroni arrabbiati è pericoloso per chiunque, allergico o no.
Per prevenire la creazione dei favi meglio usare zanzariere anche attorno alle finestrelle di solai e sottotetti se non addirittura attorno al comignolo, specialmente in campagna.
Per impedire che vespe e calabroni vagabondi possano rovinarvi il pranzo o la cena all’aperto distraeteli con trappole zuccherine. Amano il dolce, è la cosa che li attira di più in assoluto ecco come fare: prendete una bottiglia di plastica. Tagliatela all’altezza del collo. A questo punto avete i due pezzi principali della trappola: capovolgete il collo della bottiglia che assomiglia così a un imbuto e incastratelo nel fondo. Riempite la trappola con della birra o una soluzione di acqua e zucchero (100 ml di acqua e 100 gr di zucchero e 20 ml di aceto vengono consigliati nella maggior parte dei casi) e appendentela a un ramo esposto al sole delle piante attorno. In questo modo vespe e calabroni, attirati dalla soluzione nella trappola entreranno nell’imbuto e rimarranno intrappolati.
Come vedete, la lotta contro gli insetti invasori può essere condotta a basso impatto e in maniera molto mirata ed… ecocentrica!
2 Comments
gabriele
21 Luglio 2015 at 16:11ciao tessa…
la trappola funziona anche con le mosche???
in caso contrario c’è qualche ricetta “ecocentrica”???
grazie e un abbraccio
buona vita
gabriele
Tessa Gelisio
24 Luglio 2015 at 14:20no con le mosche no…. ora indago bene bene e se trovo qualcosa ti dico!